è quanto ha affermato la Coldiretti, in occasione della divulgazione dei dati Istat sul consumo di alcol in Italia, nel sottolineare che occorre investire nella prevenzione promuovendo la conoscenza del vino a partire dalle giovani generazioni per fermare gli abusi che negli adolescenti sono spesso provocati dal consumo di bevande alcoliche mascherate da bibite alla frutta.
L'esperienza dimostra l'efficacia della formazione poichè tra molti giovani si sta anche affermando un consumo responsabile di vino che è divenuto l'espressione di uno stile di vita lento attento all'equilibrio psico-fisico che aiuta a "stare bene con se stessi". E il fatto che si stima che almeno il 40% degli oltre 30mila sommelier italiani sono giovani, dimostra che cresce tra le nuove generazioni la cultura della degustazione consapevole del vino, da contrapporre al consumo sregolato di alcol. Bisogna invece fermare la diffusione di cocktail, superalcolici e "alcolpop", bibite che contengono spesso vodka e rum mascherate da innocui analcolici "ready to drink" che si presentano con una immagine accattivante di divertimento e socializzazione che favoriscono gli eccessi e il bere fino ad ubriacarsi.