Vinarius, l’associazione delle enoteche italiane, ha assegnato il premio al territorio al Pavese nel segno di uno sviluppo territoriale guidato dal settore vitivinicolo e dall’enoturismo. Ogni due anni l'associazione presieduta da Andrea Terraneo, a cui aderiscono 120 enoteche nazionali, seleziona, infatti, un territorio italiano in cui è presente una spiccata vocazione vitivinicola, un rilevante paniere agroalimentare ma anche una grande attenzione nei confronti delle tematiche legate alla sostenibilità ambientale, alla valorizzazione delle tradizioni e alla sua storia nonché all’accoglienza enoturistica.
I vigneti dell'Oltrepò pavese
La soddisfazione di Centinaio, pavese
Alla cerimonia, svoltasi a Roma nella Sala Caduti di Nassirya di Palazzo Madama era presente il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, pavese. «Per me è un doppio piacere ospitare questa cerimonia a Palazzo Madama - ha detto - perché contribuisce ad aprire un luogo così solenne a chi ogni giorno lavora per valorizzare il patrimonio vitivinicolo italiano, ma anche per l’orgoglio che provo nel vedere premiato il mio territorio. La convergenza tra il settore enogastronomico e quello turistico può dare un grande impulso all’economia pavese, come a quella di tante altre zone d’Italia, e questo riconoscimento è la dimostrazione che siete già sulla giusta strada».
Grande soddisfazione hanno espresso il commissario straordinario della Camera di Commercio di Pavia, Giovanni Merlino, insieme al direttore Enrico Ciabatti e alla presidente del Consorzio tutela vini Oltrepò Pavese, Gilda Fugazza.
Da sinistra: Enrico Ciabatti, Andrea Terraneo, Gian Marco Centinaio e Giovanni Merlino
Grande opportunità per il territorio
«Ricevere questo premio al saper fare del nostro territorio - ha detto Merlino - è un grande onore ed è motivo d’orgoglio il fatto che venga assegnato da imprese che quotidianamente svolgono un ruolo di ambasciatrici dei territori attraverso il racconto del vino come fattore di attrattività e accoglienza. Il merito è dei nostri produttori e di tutte le imprese coinvolte in una filiera agricola, manifatturiera e commerciale che vede nell’Oltrepò Pavese le sue radici naturali. Una grande opportunità per gli operatori locali e per i soggetti associativi e istituzionali che hanno la responsabilità di lavorare uniti affinché la qualità dei vini dell’Oltrepò rappresenti un brand per tutto il territorio della provincia di Pavia».
Anche per il presidente di Vinarius, Andrea Terraneo, il territorio rappresenta un vero esempio di come la combinazione tra vino ed enoturismo possa diventare la chiave di volta per far scoprire un territorio e la sua storia. «Per questo - ha detto - siamo non solo felici di aver assegnato questo premio ma anche onorati di averlo conferito all’interno del palazzo del Senato, segno di come il comparto vinicolo sia sempre più al centro del dialogo tra istituzioni ed esponenti di un settore realmente trainante in Italia».
La bellezza di Pavia
La ricchezza del vino nel Pavese
Il settore vitivinicolo pavese trova piena espressione attraverso i vini Doc, Docg dell’Oltrepò Pavese e Igp Provincia di Pavia. Gli ettari vitati sono 13.269 dei quali ben 11.102 iscritti alle diverse denominazioni, rappresentativi del territorio e della passione dei suoi produttori. Si tratta inoltre di un'area viticola con numerosi percorsi enoturistici. Non mancano inoltre tante ricchezze storiche e artistiche e un grande patrimonio gastronomico, con la presenza di 58mila imprese di vario genere operanti in tutta la provincia.
Le enoteche di Vinarius
Le enoteche associate a Vinarius, fondata nel 1981, sono in tutto il territorio nazionale e il loro fatturato sfiora i 50 milioni di euro. L'obiettivo è la loro tutela quali attività commerciali specializzati nella proposta del vino di qualità. Si occupa anche della formazione dell’enotecario, dei suoi collaboratori e dipendenti, degli aggiornamenti professionali, individuando e attuando tutta una serie di attività che vanno dall’organizzazione di viaggi studio a stage di approfondimento nei vari luoghi di produzione, partecipando attivamente a convegni, mostre, fiere e manifestazioni a tema.