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Allarme grassi: entro 15 anni 5 italiani su 10 saranno obesi

Per la Società italiana dell'obesità la situazione si fa sempre più preoccupante e riguarda già il 10% della popolazione. Particolarmente drammatica la situazione dei bambini: a Milano il 52% di quelli fra i 9 ed i 10 anni ha problemi di peso. Solo il 38% mangia frutta tutti i giorni

 
15 aprile 2009 | 14:59

Allarme grassi: entro 15 anni 5 italiani su 10 saranno obesi

Per la Società italiana dell'obesità la situazione si fa sempre più preoccupante e riguarda già il 10% della popolazione. Particolarmente drammatica la situazione dei bambini: a Milano il 52% di quelli fra i 9 ed i 10 anni ha problemi di peso. Solo il 38% mangia frutta tutti i giorni

15 aprile 2009 | 14:59
 

 In Italia il sovrappeso riguarda il 42,5% degli uomini, di cui il 10,5% sono obesi. Le donne invece sono meno in sovrappeso (il 26,6%), ma è alto il tasso di obese (9,1%). In totale - secondo quanto riporta l'Agi - risultano sovrappeso il 34,2% degli italiani e obesi il 9,8%, due dati in continua crescita (erano rispettivamente il 33,6 e il 9% nel 2000). Se si manterranno questi dati tendenziali, secondo la Società italiana dell'obesità (Sio), nel 2025 il tasso di obesità negli adulti arriverà al 14% (+43%). Nel nostro Paese poi oltre un terzo dei bambini tra i 6 e i 9 anni risulta in sovrappeso o obeso (34,1%), un dato che scende al 25,4% nella fascia tra i 10 e i 13 anni, e precipita con l'adolescenza (14-17 anni) al 13,9%.

Per i bambini e adolescenti italiani, al di sotto della maggiore età, l'obesità infantile, si attesta al 4% di media, ma le stime della Sio sono drammatiche: nel 2025, mantenendosi questa situazione, l'obesità infantile in Italia triplicherà, arrivando al 12,2%. Inoltre, secondo i dati emersi dall'indagine condotta dal Comitato provinciale di Milano del Coni svolta su un campione di circa 20.000 bambini, il 52% dei bambini tra i 9 e i 10 anni ha problemi di peso.

Parte da questi dati preoccupanti il progetto realizzato da Codici (Centro per i diritti del cittadino) con la Provincia di Milano e con la Regione Lombardia, portato avanti in 11 scuole di Milano e provincia. Di qui l'ipotesi di un'indagine per raccogliere dati e informazioni relativamente all'alimentazione e allo stile di vita di un campione significativo di studenti, in un ambito territorialmente circoscritto. Per raggiungere quest'obiettivo Codici ha elaborato un questionario che ha distribuito a un campione di ragazze e ragazzi delle scuole di istruzione secondaria,di età compresa tra 11 e 14 anni, per conoscere le loro abitudini alimentari. Dall'analisi delle risposte ottenute per le varie sezioni, emerge un identikit dello "studente medio" milanese che presenta alcuni motivi di riflessione. Ecco in sintesi i principali: il 29% del campione dichiara di non fare mai colazione e il 15% di farla solo a volte. In totale il 44% degli studenti intervistati non fa regolarmente colazione ogni giorno.

Solo il 38% del campione dichiara di mangiare verdura praticamente tutti i giorni. Sostanzialmente il consumo di frutta rispecchia quello di verdura: solo il 38% del campione dichiara di mangiare verdura praticamente tutti i giorni. Anche questo è un dato estremamente negativo perchè si raccomanda di mangiare come minimo due porzioni al giorno (meglio tre) di frutta. Il 52% del campione dichiara inoltre di mangiare carne 3 -4 volte la settimana, in linea con le moderne raccomandazioni nutrizionali, ma c'è un 17% che la consuma praticamente ogni giorno. Per quanto riguarda il pesce, solo l'11% del campione dichiara di mangiarlo 3-4 volte la settimana, in linea con le moderne raccomandazioni nutrizionali. Purtroppo c'è un 21% che non lo consuma mai.

«La scorretta alimentazione porta i bambini a diventare degli adulti con disturbi legati al cibo, accentuando i rischi di malattie cardiovascolari tipici di chi ha un regime alimentare in cui assume troppi grassi», dichiara il segretario nazionale Codici Ivano Giacomelli. E aggiunge: «I dati sull'obesità infantile sono preoccupanti e non vanno assolutamente sottovalutati, i bambini vanno aiutati a comprendere l'importanza di una corretta alimentazione e la società deve sostenerli in questo. Codici sottolinea la necessità di orientare interventi educativi legati all'acquisizione di conoscenze specifiche non tanto di tipo nutrizionale ma merceologico, con particolare attenzione al concetto di sostenibilita?. Ribadisce, inoltre, l'importanza di assumere un atteggiamento analitico verso se stessi ai fini della conquista di una sufficiente consapevolezza del proprio agire e promuove il consumo di alimenti sani: frutta e verdura in primo luogo, e pesce in seconda battuta».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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