Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
sabato 23 novembre 2024  | aggiornato alle 02:30 | 109181 articoli pubblicati

Siad
Siad

Nuova norma sugli imballaggi, addio alla bustina di zucchero al bar?

Nella proposta di regolamento sugli imballaggi presentata dalla Commissione Europea vengono espressamente vietate le confezioni monouso all'interno di bar e ristoranti

 
30 novembre 2022 | 18:28

Nuova norma sugli imballaggi, addio alla bustina di zucchero al bar?

Nella proposta di regolamento sugli imballaggi presentata dalla Commissione Europea vengono espressamente vietate le confezioni monouso all'interno di bar e ristoranti

30 novembre 2022 | 18:28
 

Le classiche bustine di zucchero potrebbero presto scomparire dai bar. E con loro anche i flaconcini di sapone e shampoo dagli alberghi. Il motivo? La nuova norma sugli imballaggi a cui sta lavorando l'Unione Europea. Nel documento presentato dalla Commissione Europea vengono infatti espressamente vietati gli imballaggi monouso anche per l'Horeca. Saranno messi al bando, spiega Adnkronos, «bustine, tubetti, vassoi e scatole». L'iter è appena iniziato, ma la volontà dell'Ue appare chiara. 

La nuova norma europea sugli imballaggi mette a rischio le bustine di zucchero  Nuova norma sugli imballaggi, addio alla bustina di zucchero dai bar?

La nuova norma europea sugli imballaggi mette a rischio le bustine di zucchero

Norma sugli imballaggi, gli obiettivi dell'Europa 

Il progetto è senza dubbio ambizioso. L'Europa vorrebbe ridurre entro il 2040 i rifiuti da imballaggio del 15% pro capite. Come? Puntando sul riuso e sul vuoto a rendere per bottiglie di plastica e lattine in alluminio. Non solo: entro il 2030 il 20% delle vendite di bevande take-away dovrà essere servito in imballaggi riutilizzabili o utilizzando i contenitori dei clienti, per arrivare all'80% nel 2040. Prevista anche una quota obbligatoria di contenuto riciclato nei nuovi imballaggi di plastica.

A spingere la Commissione Europea a questa proposta, i numeri: ogni europeo genera circa 180 chilogrammi di rifiuti da imballaggio l'anno. Le stime dicono che, senza interventi mirati, l'Unione Europea vedrebbe un ulteriore aumento del 19% dei rifiuti dal packaging entro il 2030, e per i rifiuti di imballaggi in plastica addirittura un aumento del 46%.

Addio bustine, si torna alla zuccheriera? 

La nuova norma, se dovesse andare in porto, rappresenterebbe una vera e propria rivoluzione per bar, ristoranti e alberghi. Significherebbe infatti dire addio alle bustine di zucchero, con un ritorno alla più ecologica zuccheriera, ma anche alle porzioni monouso di olio e sale, spesso utilizzate nei ristoranti e aumentate in maniera esponenziale durante la pandemia, e ai flaconcini utilizzati negli hotel. 

Gli imballaggi destinati al compostaggio industriale saranno consentiti solo per bustine di tè, cialde di caffè, adesivi per frutta e verdura e sacchetti di plastica molto leggeri.

La contrarietà di Coldiretti 

Sul tema hanno già espresso la loro contrarietà Coldiretti e Filiera Italia. A preoccupare è l'effetto negativo che la misura potrebbe avere sulle aziende del comparto degli imballaggi. «Si tratta di norme che non premiano la filiera del packaging italiano e quelle aziende che in particolare hanno investito nei materiali tecnologicamente avanzati sostenibili e riciclabili - afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini - L’effetto negativo sui costi di produzione dell’intera filiera agroalimentare rischia di riflettersi sui prezzi pagati dai consumatori in un momento di grande difficoltà economica». 

Particolarmente grave è inoltre la volontà di favorire il passaggio alla vendita di prodotti allo stato sfuso invece che confezionati singolarmente, riducendo il livello di controllo e di rintracciabilità contro le contraffazioni, denunciano Coldiretti e Filiera Italia nell’evidenziare anche l’enorme aumento degli sprechi di prodotti alimentari legati alla maggiore deperibilità dei prodotti venduti senza confezioni che aumentano significativamente la shelf life del prodotto stesso.

 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Consorzio Asti DOCG
Pavoni
Onesti Group
Col Vetoraz

Consorzio Asti DOCG
Pavoni
Onesti Group

Col Vetoraz
Debic
Siad