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L'Albugnano Doc conquista i palati romani

I produttori, Orietta Perotto, Tommaso Nebbia e Mario Mosso, hanno scelto per raccontare i loro vini il ristorante Rosso di Viale Aventino 32 abbinandoli a un menu proposto dal cuoco Valerio Laudato

di Mariella Morosi
 
30 novembre 2022 | 15:54

L'Albugnano Doc conquista i palati romani

I produttori, Orietta Perotto, Tommaso Nebbia e Mario Mosso, hanno scelto per raccontare i loro vini il ristorante Rosso di Viale Aventino 32 abbinandoli a un menu proposto dal cuoco Valerio Laudato

di Mariella Morosi
30 novembre 2022 | 15:54
 

Trasferta romana di tre giovani vignaioli dell'Associazione Albugnano 549 per promuovere la loro Doc Albugnano, una produzione di un territorio limitato del Monferrato, appena 44 ettari, che mostra una nuova espressione del vitigno Nebbiolo. I produttori, Orietta Perotto, Tommaso Nebbia e Mario Mosso, hanno scelto per raccontare i loro vini il ristorante Rosso di Viale Aventino 32 abbinandoli a un menu proposto da cuoco Valerio Laudato, dal patron David Tarnani e da Livia Belardelli e Chiara Giannotti di Vino tv, esperte comunicatrici del vino che hanno organizzato l'evento e condotto la degustazione.

Associazione Albugnano 594  L'Albugnano Doc conquista i palati romani

Quattordici i produttori dell'Associazione Albugnano 549


La zona di produzione

Questo vino nasce dai migliori versanti collinari di quattro comuni dell'Astigiano: Albugnano, Pino d’Asti, Castelnuovo don Bosco e Passerano Marmorito su pendenze spesso elevate. I suoli sono prevalentemente marnosi e sabbiosi, la piovosità è oltre la media e i vigneti sono circondati da boschi.


Dal 1997 la Doc tutela l'Albugnano, frutto di quel vitigno diffuso in tutto il Piemonte da cui nascono grandi vini come Barolo e Barbaresco ma che assume qui una speciale identità per le caratteristiche ambientali e territoriale in questa ristretta area nel Monferrato nord-occidentale, ai confini della Provincia di Torino.


Quattordici i produttori dell’associazione

L'Associazione 549 nasce invece nel 2017 per iniziativa di 9 produttori che oggi sono diventati 14. E quel numero a tre cifre ne condensa tutta la storia. Era il 5 di aprile quando 9 vignaioli decisero di riunirsi per fare squadra, e 4 sono i comuni dell'area. E se non basta, di 549 metri è l'altitudine di Albugnano, da cui si possono ammirare il Monferrato Astigiano, la Basilica di Superga e parte dell'arco alpino occidentale. Per questo il progetto non ha soltanto una finalità enologica ma punta sul vino come ambasciatore del territorio, vocato fin dal 1148 secondo un documento papale relativo alla Canonica di Vezzolano.

Orietta Perotto, Tommaso Nebbia e Mario Mosso L'Albugnano Doc conquista i palati romani

Orietta Perotto, Tommaso Nebbia e Mario Mosso


L’enologo Gianpiero Gerbi segue il processo di vinificazione

Per fare esprimere un solo vino nel rispetto di diverse tradizioni il processo di vinificazione è seguito per tutte le aziende dall'enologo Gianpiero Gerbi e le bottiglie sono uguali e personalizzate dal nome Albugnano 549 in rilievo. Il disciplinare concordato dall'associazione per garantire il prodotto finale prevede il Nebbiolo in purezza che prima di essere immesso sul mercato deve affinarsi per 18 mesi in legno e 6 mesi in bottiglia. Il risultato è un vino di grande intensità, di color rosso scarico ma ricco di corpo e profumi, con sentori di sottobosco e frutti dolci, note eteree e una spiccata acidità.


Dieci i vini degustati a Roma

Dieci vini in rappresentanza delle 14 aziende, in batterie di 3-4-3, sono stati degustati in abbinamento alle tre portate del menu di ispirazione autunnale: Tartacrock, tartare di prussiana, uovo alla crock, pomodori secchi, crema di olive nere e senape, con le etichette Alle tre colline, Ca' Mariccia e Cascina Quarino. A seguire Pappardella al ginepro mantecata con fondo bruno, cubettato di manzo brasato e granella di castagne con le etichette Mario Mosso, Tommaso Nebbia, Orietta Perotto e Panfiorito. Infine, è stata la volta della Guancetta di vitella brasata in salsa di castagne con i vini di Bruno e Marco Roggero, della Tenuta Tamburnin e di Terre dei Santi. Molto apprezzate le pizze e le focacce di Massimiliano Bacich, docente dell'Italian Pizza Chef Academy.

Il pizzaiolo Massimiliano Bacich L'Albugnano Doc conquista i palati romani

Il pizzaiolo Massimiliano Bacich


L’enoteca

La trasferta romana prevede altre tappe e molte altre iniziative promozionali anche in altre regioni e in Piemonte dove lo scorso maggio è stata inaugurata ad Albugnano la nuova enoteca, la 15ª della regione, dove si possono gustare i vini simbolo del territorio, a cominciare dall’Albugnano Doc ma anche la Freisa d’Asti e quella di Chieri Doc, la Malvasia di Castelnuovo Don Bosco Doc, la Barbera D’Asti Docg e tutte le altre denominazioni di origine. Grande scelta anche di prodotti dell'agroalimentare e della tradizione.

 


Queste l'elenco delle 14 aziende dell'Associazione 549:

  • Azienda Agricola alle Tre Colline - Albugnano
  • Azienda Agricola Ca'Mariuccia -Albugnano
  • Azienda Agricola Cascina Quarino - Aramengo
  • Azienda Agricola Mosso Mario - Moncucco Torinese
  • Azienda Agricola Tommaso Nebbia - Albugnano
  • Azienda Agricola Perotto Orietta - Albugnano
  • Azienda Agricola Pianfiorito - Albugnano
  • Azienda Agricola Roggero Bruno e Marco - Albugnano
  • Tenuta Tamburnin - Castelnuovo Don Bosco
  • Torre dei Santi Soc.Coop.Agricola - Castelnuovo Don Bosco,
  • Azienda Agricola Maurizio Calcagno - Albugnano
  • Enrico Malfetti -Albugnano
  • Azienda Agricola Antoniella Natta - Pino d'Asti

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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