Quando si parla di raccolta di funghi, l’attenzione deve essere sempre massima: distinguere funghi velenosi da quelli commestibili è molto difficile, spesso anche per i più esperti nel settore, così come capire se un fungo commestibile è in buone condizioni per essere mangiato. E così, in una stagione proficua in cui la raccolta è abbondante si moltiplicano le intossicazioni. A lanciare l'allarme, come riporta La Repubblica Firenze, sono le autorità sanitarie. L'Azienda sanitaria Toscana centro parla di «straordinario aumento dell'incidenza di accessi nei pronto soccorso» a causa di intossicazioni da funghi: dal 15 ottobre a oggi «si sono verificate 44 intossicazioni con sintomatologia rilevante che ha portato all'ospedalizzazione».
Esplosione di intossicazioni da funghi in Toscana
Coinvolti anche minori
Sono stati «22 i casi a Firenze, 4 a Prato, 1 a Pistoia e 17 a Empoli. Coinvolti anche 3 minori (uno a Empoli e due a Prato, tutti fuori pericolo) e si è registrato un caso gravissimo, in rianimazione, in prognosi riservata (ricoverato al San Giovanni di Dio)».
Gravi sintomatologie
Alcuni di questi casi, prosegue la Asl, «si sono verificati con gravi sintomatologie, provocate non solo dal consumo di funghi tossici ma anche da funghi commestibili consumati in cattivo stato di conservazione o non correttamente processati prima del consumo. Le intossicazioni sono collegate tutte a funghi trovati da cercatori privati, e quindi per proprio uso, e quindi consumati in ambito familiare».
Portare i funghi raccolti agli sportelli micologici
L'invito che arriva dalla sanità pubblica e veterinaria della Asl Toscana centro, in particolare dal direttore di Area, Luca Cianti, «è a recarsi agli sportelli micologici per far visionare, gratuitamente, i funghi raccolti in modo da consumarli solo dopo l'esame del micologo. In ogni zona della Asl Toscana centro, a Firenze, Prato, Empoli e Pistoia, il servizio è attivo presso i presidi sanitari territoriali. A Firenze anche nelle zone nord ovest e sud est».