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Guida Street Food 2023, ecco i 20 migliori "regionali" secondo il Gambero Rosso

Sono oltre 450 indirizzi presenti nella nuova edizione della guida. Il premio speciale Street Food da Chef è stato assegnato a Marcello Trentini di Casamago

di Mariella Morosi
 
27 settembre 2022 | 10:00

Guida Street Food 2023, ecco i 20 migliori "regionali" secondo il Gambero Rosso

Sono oltre 450 indirizzi presenti nella nuova edizione della guida. Il premio speciale Street Food da Chef è stato assegnato a Marcello Trentini di Casamago

di Mariella Morosi
27 settembre 2022 | 10:00
 

È giunta all'8ª edizione la guida Street Food del Gambero Rosso che racconta il cibo di strada italiano attraverso 450 indirizzi, con le storie e i piatti più tipici riproposti in genere da giovani imprenditori e artigiani (240 pagine, 8,90 euro). Il cibo di strada con un'offerta accessibile e innovativa, pur rispondendo a esigenze e stili di vita contemporanei, nasce da una tradizione che in Italia esiste e resiste da secoli, ma che negli ultimi anni è diventata una vera e propria tendenza in costante crescita sia nell'offerta qualitativa che nei numeri (per l'agenzia internazionale Deloitte +21.3% per tutto il settore rispetto allo scorso anno).

Guida Street Food 2023, ecco i 20 migliori

La nuova edizione della Guida

Premiati 20 esercizi

Questa edizione 2023, curata da Pina Sozio, contiene inoltre un'appendice dedicata alle attività itineranti: food truck, apette e ambulanti, invita alla scoperta dei mercati e offre contenuti e approfondimenti sulle specialità tradizionali e sulle ricette tipiche regionali. Premia 20 esercizi regionali, dalla Valle d'Aosta alla Sardegna, e assegna un premio speciale Street Food da Chef al cuoco Marcello Trentini di Casamago (Torino) che ha rivisitato in modo originale un piatto tipico dello street food messicano. In una madeleine ha saputo racchiudere il ricordo messicano, mescolato ai viaggi in giro per il mondo e all’amore per le empanadas argentine. «Le forme si mischiano - recita la motivazione - il ripieno parla di Mediterraneo, con mozzarella di bufala e ricotta di pecora romana, mentre il tartufo riporta a casa». Emozione e applausi alla consegna degli attestati, con breve cenno alle storie personali. C'è il tempio della Focaccia di Recco, la Baracchetta di Biagio dove Biagio Palombi aiutato dalla moglie e dalle figlie impasta e inforna focacce di rara leggerezza da decenni, organizza corsi per bambini e sostiene lo sport.


Largo ai giovani e all’etnico

Ci sono i giovani fornai cagliaritani di Porta 1918 che sfornano pasticci di pasta sfoglia e "supplì" di fregola anzichè di riso, da abbinare ad una loro birra fatta con i residui della panificazione, e c'è, sempre tra i campioni, il leccese Mezzo Quinto Cibo di Strada che propone la cucina salentina verace come i pezzetti di cavallo al sugo, i municeddhri (lumache) e la focaccia di patate con cipollata. E c'è anche chi, come I Fratelli di Mare, hanno messo su un baracchino di pesce fritto a Firenze vicino alle Cappelle Medicee. Spazio anche all'etnico con un giovane dagli occhi a mandorla, Chen Hu, che nel suo JaMo Lab di Roma spopola con il suo panino croccante cinese ripieno di maiale stufato (ma c'è anche una versione vegetale).


Cambio epocale

Dalla pubblicazione della prima edizione della guida, nel 2013, sorprende quanto sia cambiato lo scenario del cibo di strada all'italiana e quanto ne sia diffusa la cultura e il consumo nelle giovani generazioni.


«La tradizione del cibo di strada italiano è antica - ha detto Paolo Cuccia, presidente del network Gambero Rosso, ed era nata per soddisfare i bisogni primari di viandanti con prodotti essenziali e territoriali. Questa guida è nata anche per dare risalto alle alternative nostrane di qualità rispetto all’omologazione del fast food internazionale. Personalmente, sono da sempre appassionato di questi cibi e desidero quindi ringraziare tutti i maestri presenti in questa ottava edizione e complimentarmi con loro». Ma lo street food è anche un fenomeno mondiale, fatto di contaminazioni e culture che si intersecano tra loro e in cui tradizione e innovazione si amalgamano in creazioni gustose. «Mangiare di strada italiano - aggiunge l'amministratore delegato Luigi Salerno - è uno dei patrimoni della nostra enogastronomia che da secoli esalta i prodotti e le ricette tradizionali del territorio. In questa guida diamo spazio anche a locali etnici di ottimo livello che meritano di essere conosciuti».


Per la realizzazione della Guida Street Food, Gambero Rosso è stata supportata dall'azienda vitivinicola umbra Terre Margaritelli, in attività dal 1870.


Questi i Campioni regionali:
VALLE D’AOSTA
Officina della pasta | Aosta
PIEMONTE
Patria - Peruvian Street Food | TORINO
LIGURIA
La Baracchetta di Biagio | Recco [GE]
LOMBARDIA
Cecchini Panini | Erbusco [BS]
VENETO
Vino Vero | VENEZIA
TRENTINO - ALTO ADIGE
L’Officina Easy | Riva Del Garda [TN]
FRIULI - VENEZIA GIULIA
Buffet Clai| Trieste
EMILIA - ROMAGNA
Ciao Kebab | Bologna
TOSCANA
Fratelli di Mare | FIRENZE
MARCHE
Sapido | PESARO
UMBRIA
Ribelle | Assisi (PG)
LAZIO
JiaMo.Lab | Roma
ABRUZZO
+Tosto Gastro Bottega | Atri [TE]
MOLISE
Panificio Blanz | Isernia
CAMPANIA
Friggitoria Vomero | Napoli
PUGLIA
Mezzo Quinto Cibo di Strada | Lecce
BASILICATA
Casarsa - Pizzeria Lucana | Potenza
CALABRIA
Bestie Calabresi Selvaggi | Montepaone [CZ]
SICILIA
Le Savocherie | Palermo
SARDEGNA
Porta 1918 | Cagliari

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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