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PastaTrend, il Salone internazionale del prodotto simbolo del made in Italy

 
20 marzo 2009 | 16:48

PastaTrend, il Salone internazionale del prodotto simbolo del made in Italy

20 marzo 2009 | 16:48
 

La pasta, forse il simbolo per eccellenza della gastronomia italiana, sarà la prima protagonista di PastaTrend, primo Salone internazionale dedicato al prodotto italiano che vanta il 26% dell'intera produzione mondiale di pasta. La manifestazione si svolgerà a Bologna dal 24 al 27 aprile 2010

è stato presentato questa mattina PastaTrend, il Salone internazionale della pasta, che si svolgerà dal 24 al 27 aprile 2010 a Bologna. PastaTrend è il primo e unico evento al mondo che afferma il primato italiano nelle tecnologie e nella produzione della pasta. Un Salone da vivere, fatto di persone che vogliono ottimizzare i processi produttivi, scoprire le nuove tecnologie e incontrare i consumatori senza intermediari.

 La manifestazione è uno spazio aperto alle realtà del settore agroalimentare italiano e internazionale che sono parte attiva nella dinamica produttiva e commerciale della pasta, come pure alle aziende di tecnologie, impianti, accessori e abbigliamento professionale. Bologna e l'Emilia Romagna, con il Salone internazionale della pasta diventano capitale della food valley italiana. «La nuova manifestazione che presentiamo in questa occasione - commenta il presidente di Bologna Fiere, Fabio Alberto Roversi Monaco - è una significativa occasione per valorizzare una delle eccellenze gastronomiche italiane, la pasta. All'intera filiera di questo prodotto, dalla materia prima alla produzione e successiva distribuzione, intendiamo offrire il nostro know how per organizzare un evento che vada a colmare una lacuna del sistema fieristico. La manifestazione sarà di valido supporto per sviluppare la conoscenza e la commercializzazione di questo alimento che caratterizza, in tutto il mondo, la cultura gastronomica italiana e a dare risalto alle numerose tipicità del nostro territorio».

Il primato della pasta italiana non si esprime solo attraverso i numeri: è 'made in Italy” il 26% dell'intera produzione mondiale di pasta (che nel 2008 ha raggiunto i 13 milioni di tonnellate) e il 75% della produzione nei Paesi dell'Unione europea. Come dire che tre piatti di pasta su quattro, consumati nel vecchio continente, sono di origine italiana.

Un evento per addetti ai lavori e non
Il primato della pasta italiana, in realtà, ha radici profonde e si snoda dal campo di grano al pastificio, diventando tradizione nell'uso domestico e nella ristorazione, ed elemento primario per la cultura alimentare. PastaTrend è la grande piazza dove il consumatore può incontrare il produttore ed essere direttamente informato. Uno spazio in cui effettuare assaggi, fare acquisti eccellenti, acquisire e conservare esperienze. Ma la kermesse è anche business, essendo un evento che per primo fornisce a tutti gli addetti ai lavori l'opportunità di un approccio esclusivo. Dall'agricoltura alla trasformazione primaria, dal frumento alla semola ed alla farina, dalla tecnologia e impiantistica per il pastificio alle tecniche e strategie della distribuzione commerciale, dalle attività di supporto e di servizio alle elaborazioni dello chef, dalla confezione al piatto servito. Insomma, dalla spiga di grano alla forchetta. Parlando italiano.

La pasta produce l'ormone del buon umore
«Tutto il mondo si sta rendendo conto che, per divincolarsi dalla morsa della crisi globale, bisogna puntare non solo sul lavoro ma anche sul buon umore. «La pasta - afferma Giorgio Calabrese, vicepresidente dell'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione e membro dell'Authority europea della sicurezza alimentare quale unico rappresentante italiano - con i suoi componenti amidacei e le sue proteine può contribuire a tenere alto il morale. Le proprietà della pasta hanno la capacità di scatenare la reazione che produce serotonina, il cosiddetto ormone del buon umore. Diciamo di più: un piatto di pasta, associato a un buon bicchiere di vino rosso e a una barretta di cioccolato, è la triade perfetta per triplicare la serotonina. E, quindi, riportare nell'individuo fiducia».

Paolo De Castro: PastaTrend e Bologna a capofila dei distretti italiani della pasta
La crisi che ha investito il sistema produttivo e commerciale, da parte di chi lavora e investe sull'eccellenza, impone di valorizzare al massimo e al meglio ciò che è insito nelle tradizioni e peculiarità di ogni Paese. E l'Italia punta sulla pasta, scegliendo PastaTrend come punto di accelerazione e affermazione del made in Italy. «Potrà sembrare strano, ma in un Paese che ha decine di fiere e manifestazioni agroalimentari di altissimo livello, - commenta il senatore Paolo De Castro, vicepresidente della Commissione agricoltura e produzione agroalimentare del Senato - un evento dedicato interamente alla pasta non era mai stato pensato. Eppure la filiera della pasta ricopre un ruolo di notevole importanza nel sistema produttivo ed economico nazionale. Senza contare che l'Italia detiene l'indiscusso primato mondiale in fatto di produzione di pasta secca e fresca. Il protagonismo e le capacità che gli artigiani e gli industriali della pasta da sempre mettono in campo sono un patrimonio che tutto il mondo ci invidia».

«Tutto ciò - prosegue De Castro - rende particolarmente interessante il comparto, polmone di un'economia di settore che, nonostante la crisi globale, è in crescita. I numeri sono positivi non per un miracolo, ma perché questa Italia produttiva può contare su una genetica agraria di altissimo livello, su tecnologie e impianti all'avanguardia e su un'eccezionale capacità di presentare al mondo il prodotto finito».

 Tiberio RabboniL'azione della Regione Emilia Romagna
«Bastano pochi elementi per comprendere la grande importanza che ha raggiunto il settore cerealicolo e pastario in Emilia Romagna – ha sottolineato l'Assessore regionale all'Agricoltura, Tiberio Rabboni (nella foto). Le superfici investite e le produzioni sono al primo posto a livello nazionale per frumento tenero e, a seguire, sorgo e orzo e frumento duro. In quest'ultimo settore la resa ad ettaro è la più alta del Paese e le caratteristiche qualitative dei raccolti sono di gran lunga superiori alla media nazionale. La filiera è moderna, ben strutturata sia sul fronte dei produttori agricoli, sia negli impianti di stoccaggio che nei centri di raccolta. I molini e i pastifici rappresentano una realtà industriale competitiva, dotata di eccellente know how e con buona integrazione di filiera».

In questo quadro, che vede l'Assessorato regionale perseguire lo sviluppo della coltivazione del grano duro in Emilia Romagna per creare un bacino di produzioni di alta qualità in vicinanza dell'industria di trasformazione pastaria, si sono attivate numerose iniziative. «Un esempio concreto di questo impegno è costituito dalla legge regionale che promuove le organizzazioni dei produttori. Tant'è che si è giunti alla fusione di tre Op regionali e alla nascita della più grande organizzazione di produttori di cereali in Italia, 'Cereali Emilia Romagna”, che gestisce oltre otto milioni di quintali di cereali». Ecco perché il Salone internazionale della Pasta, che viene oggi presentato per la prima volta, rappresenta simbolicamente un naturale traguardo e, al tempo stesso, una nuova linea di partenza dell'azione propositiva e di sviluppo economico della Regione per la Regione.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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