Nei mesi estivi le temperature aumentano e durante le vacanze si tende a modificare le proprie abitudini. Per chi soffre di diabete, tuttavia, il caldo e i cambiamenti di routine possono essere pericolosi ed è importante essere consapevoli del proprio stato di salute e conoscere le strategie da mettere in atto per proteggere l’organismo.
Il diabete mellito di tipo 2, infatti, è un disturbo che in Italia interessa il 6% della popolazione e che risulta in continua crescita, a causa di uno stile di vita inappropriato caratterizzato da sedentarietà e dieta poco equilibrata nonché di un aumento dell’età media della popolazione. Ne parla il dottor Marco Mirani, diabetologo in Humanitas, in un articolo di Humanitas Salute che riportiamo di seguito integralmente.
Cos’è il diabete di tipo 2 e quali sono i sintomi
Il diabete di tipo 2 è una patologia cronica che comporta una condizione di iperglicemia causata dalla difficoltà dell’organismo a produrre o utilizzare adeguatamente l’insulina, l’ormone che regola la quantità di zucchero nel sangue e che è secreto dalle cellule del pancreas. Il principale fattore di rischio per lo sviluppo del diabete di tipo 2 sono l’obesità e il sovrappeso, condizioni a cui concorrono una dieta poco equilibrata e uno stile di vita sedentario con poca attività fisica.
I sintomi principali del diabete sono un aumento della sete e della frequenza urinaria, associati a un calo di peso corporeo e un generale senso di affaticamento. Tuttavia il diabete può anche svilupparsi restando silente per diverso tempo manifestandosi solo a distanza di anni, a volte quando ha già prodotto le sue complicanze quali problemi alla vista, disturbi cardiovascolari, neuropatie e nefropatie. Per questo motivo è importante monitorare regolarmente alcuni valori, tra cui la glicemia e l’emoglobina glicata, attraverso semplici esami del sangue.
Caldo: bere molto per evitare la disidratazione
Il principale fattore a cui chi è interessato da diabete deve fare attenzione è il caldo. Quando aumentano le temperature, infatti, si rischia di restare disidratati favorendo un aumento del livello di glicemia. Per questo motivo è importante ricordarsi sempre di bere molto, anche quando non si avverte sete, favorendo acqua e tè fatto in casa ed evitando, oltre alle bibite zuccherate anche quelle che vengono pubblicizzate come prive di zuccheri, perché potrebbero contenere edulcoranti o sostanze zuccherine nascoste. Occorre attenzione anche per le bevande reidratanti ricche di sali minerali, perché potrebbero contenere anche zucchero.
Sport: attenzione all’intensità
Attenzione anche allo sport: se fare attività fisica è fondamentale quando si soffre di diabete, bisogna però prestare anche attenzione a non scegliere allenamenti molto faticosi e, se si è all’esterno o in ambienti privi di aria condizionata, a evitare gli orari più caldi, preferendo la prima mattina o il tramonto.
Esposizione solare e lesioni della cute: da evitare le infezioni
Quando si parla di sole, inoltre, bisogna anche prestare attenzione alle ustioni e alle dermatiti: le lesioni cutanee, infatti, possono infettarsi scompensando il diabete. Ricordarsi di usare creme protettive e non esporsi direttamente ai raggi solari è fondamentale, così come evitare di camminare a piedi nudi nei parchi o in spiaggia. Quando si parla di lesioni, infatti, bisogna sempre considerare che tra le conseguenze del diabete figura una ridotta sensibilità alle estremità, che potrebbe condurre a ferirsi inavvertitamente o a scottarsi la pianta del piede, se si è a contatto con terreni molto caldi. Il consiglio è quello di utilizzare anche in spiaggia e quando si fa un bagno delle ciabatte morbide e, in caso di tagli o ustioni, richiedere subito un consulto medico.
Alimentazione: gli alimenti da evitare e le regole da seguire
Le vacanze possono comportare cambiamenti all’alimentazione, a cui invece, chi ha il diabete, deve sempre prestare attenzione. Le colazioni a buffet degli alberghi, per esempio, o le continue cene al ristorante, potrebbero indurre a mangiare alimenti con un carico glicemico maggiore: è quindi importante continuare a seguire un piano alimentare adeguato alla patologia, senza pensare che per questo sia penalizzata la socialità con familiari e amici. In caso già prima della partenza si sospetti che potrebbe esserci una diversa distribuzione dei nutrienti tra i vari pasti o modifiche negli orari a cui abitualmente si mangia, è opportuno informare il proprio medico curante, che valuterà eventuali modifiche della terapia antidiabetica.
In generale, dunque, anche se la situazione potrebbe invitare a qualche sgarro è bene mantenere un’alimentazione varia, ricca di cibi non processati e possibilmente integrali, sia per le loro maggiori proprietà sazianti, sia perché la loro azione di rallentamento dell’assorbimento dei carboidrati mantiene la glicemia a un livello inferiore. Da evitare, o mangiare con molta parsimonia, i dolci e i cibi zuccherati. È anche preferibile sostituire a pasti molto abbondanti un’alimentazione più leggera in cui integrare uno spuntino a metà mattina e uno a metà pomeriggio, utili per “spezzare la fame”.
Aumento della glicemia: come comportarsi
È poi importante ricordarsi di portare con sé glucometro e farmaci, per evitare di trovarsi impreparati in caso di scompensi: un’eventualità piuttosto pericolosa per la salute del paziente. Durante le vacanze, inoltre, per i pazienti che sono in trattamento con insulina o farmaci come le sulfaniluree, potrebbe essere maggiore il rischio di ipoglicemia, a causa della maggiore tendenza a muoversi e delle modifiche della propria dieta abituale. Fondamentale avere sempre con sé una fonte di glucosio a rapida azione (bustine di zucchero, brick di succhi di frutta) o barrette snack, caramelle e cracker integrali per intervenire in caso di crisi ipoglicemiche.
I consigli per quando si viaggia
Ricordarsi di misurare i parametri è importante anche per il motivo opposto: gli aumenti di glicemia si associano a momenti stressanti come un viaggio in macchina o spostamenti faticosi, così come alla sedentarietà forzata a cui costringono le tratte più lunghe. Se si viaggia in automobile, dunque, è importante fermarsi per muoversi nelle aree di sosta, mentre se si è in treno o in aereo può essere utile camminare di tanto in tanto lungo l’abitacolo.
La corretta gestione dei farmaci
Inoltre, quando si viaggia in Paesi esteri, bisogna considerare eventuali difficoltà a reperire i farmaci che si utilizzano abitualmente e, dunque, è fondamentale organizzarsi in anticipo per il trasporto dell’insulina e delle penne in modo che con il cambio di temperatura e gli spostamenti non vengano danneggiate. Lo stesso discorso vale anche per altri farmaci antidiabetici eventualmente in uso: bisogna sempre averli con sé in modo da poterne usufruire in caso di emergenze e prestare attenzione alla temperatura a cui li si mantiene che non deve essere troppo elevata ma neanche troppo bassa.