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L’estate 2022 è quella della ripresa: negli alberghi numeri a livelli pre-pandemia

Secondo Confindustria Alberghi, agosto si apre sotto ottimi auspici, le prenotazioni sono molto vicine al tutto esaurito. Da settembre avrà un enorme rilevanza il quadro sanitario e socio economico

 
29 luglio 2022 | 15:25

L’estate 2022 è quella della ripresa: negli alberghi numeri a livelli pre-pandemia

Secondo Confindustria Alberghi, agosto si apre sotto ottimi auspici, le prenotazioni sono molto vicine al tutto esaurito. Da settembre avrà un enorme rilevanza il quadro sanitario e socio economico

29 luglio 2022 | 15:25
 

I dati Istat diffusi oggi, 29 luglio 2022, sulla stima preliminare del Pil evidenziano il contributo del turismo nel secondo trimestre del 2022. Continua a ridursi la distanza con le performance registrate nel 2019, come sottolinea Confindustria Alberghi  A partire dalle fine del mese di aprile per gli alberghi è tornato il turismo in Italia dopo il periodo buio del Covid. I segnali positivi si sono via via rafforzati tanto che per il bimestre giugno-luglio si registra il 62% di strutture ad aver raggiunto i livelli pre-Covid e il 47% circa che addirittura vede risultati migliori rispetto al bimestre giugno-luglio 2019 (+7%).


Prenotazioni ad agosto leggermente superiori al 2019

Al momento le prenotazioni di agosto segnano mediamente dei risultati superiori rispetto allo stesso periodo 2019 grazie all’aumento degli stranieri (+1,2%), mentre quelle degli italiani risultano allineate a quelle del 2019 (+0,1%).


Segnali positivi dagli Stati Uniti

A settembre ancora margini di incertezza ma, restano i segnali positivi dal mercato statunitense forte anche della forza del dollaro sull’euro che favorisce la possibilità di scegliere la destinazione Italia per un viaggio.


Il ritorno delle città d’arte e degli stranieri

Nel dettaglio, l’elemento di gran lunga più rilevante dell’estate 2022 è il ritorno delle città d’arte e del turismo internazionale, proprio quel segmento più colpito dalla crisi covid degli ultimi due anni.


In primis il turismo americano che è tornato a scegliere in massa l’Italia per le proprie vacanze seguito anche da altre provenienze quali quella francese, spagnola, inglese, tedesca e araba.


Alberghi di lusso: boom di prenotazioni

La presenza dei viaggiatori internazionali è stata particolarmente rilevante nei segmenti più alti del mercato, le strutture lusso hanno visto una crescita dell’occupazione delle camere nel bimestre giugno-luglio del +5% rispetto allo stesso periodo del 2019. Un trend positivo che proseguirà sicuramente a tassi più elevati nel prossimo mese considerato che già ora si registra un +6,2% di prenotazioni per la clientela straniera rispetto ad agosto 2019, elemento questo che costituisce oltre il 70% di chi si rivolge a tali strutture.


Firenze e Venezia, hanno segnato un incremento delle prenotazioni di agosto da parte della clientela straniera rispettivamente del +7% e del +3% ma Roma recupera ma ancora in lieve sofferenza con -1,5% rispetto ad agosto 2019.


Bene il mare

Bene il mare con una maggiore componente del turismo domestico ma dove comunque è aumentata la presenza di viaggiatori stranieri rispetto alle estati difficili del 2020 e del 2021.


Nel dettaglio le strutture alberghiere hanno registrato un tasso di occupazione a giugno e luglio di +1,5% rispetto al 2019 mentre sul fronte delle prenotazioni agosto vede rispettivamente -0,7% per gli italiani e +1,1% per gli stranieri.

 


Agosto si apre con ottimi auspici

Agosto si apre sotto ottimi auspici, le prenotazioni sono molto vicine al tutto esaurito per la maggior parte delle destinazioni con un andamento piuttosto costante per tutto il mese.


«È un quadro finalmente positivo quello che stiamo registrando ora e che speriamo possa confermarsi anche dopo l’estate. Il ritorno dei viaggiatori internazionali è un segnale importante per il settore e per il Paese, visti gli effetti sul Pil e sulla bilancia dei pagamenti. A partire da settembre avrà un enorme rilevanza il quadro sanitario e socio economico, ma la situazione più difficile è quella relativa ai prezzi di energia e materie prime che si scaricano pesantemente sulle nostre strutture. Dalla metà di aprile ad oggi abbiamo registrato dati finalmente in crescita, ma dobbiamo attendere la fine dell'anno per tirare le somme», dichiara Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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