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Parte la nuova stagione dell’Agnello gallese Igp in Italia

La rinomata carne ovina d’oltremanica è nuovamente disponibile nei principali supermercati, nelle macellerie e nei ristoranti d’Italia

 
08 luglio 2022 | 13:09

Parte la nuova stagione dell’Agnello gallese Igp in Italia

La rinomata carne ovina d’oltremanica è nuovamente disponibile nei principali supermercati, nelle macellerie e nei ristoranti d’Italia

08 luglio 2022 | 13:09
 

LAgnello Gallese Igp si appresta a vivere una nuova stagione sul mercato italiano: la rinomata carne ovina d’oltremanica è nuovamente disponibile nei principali supermercati, nelle macellerie e nei ristoranti d’Italia. L’Agnello gallese, infatti, è un prodotto stagionale e, sebbene il progresso dell’industria delle carni lo renda disponibile per tutto l’anno, il suo sapore e la sua tenerezza raggiungono il meglio proprio nei mesi estivi fino alla fine dell’anno.

Le costolette d'Agnello Gallese Igp  Parte la nuova stagione dell’agnello gallese Igp in Italia

Le costolette d'Agnello Gallese Igp

Le indiscusse proprietà dell’Agnello Gallese Igp

Sono proprio le indiscusse caratteristiche organolettiche ad aver reso il Welsh Lamb una carne apprezzata e ricercata dai buongustai di tutto il mondo, mentre i tagli piccoli e carnosi si adattano al gusto e alle stagioni, facendo dell’Agnello Gallese il prodotto ideale da servire per un’occasione speciale, per una cena veloce o per aggiungere sapore a un barbecue in giardino.

«La stagione 2022-2023 si apre con importanti novità - spiega Jeff Martin, responsabile HCC Italia - a cominciare da un sempre maggior servizio che come Ente di promozione offriamo ai nostri clienti fino alla qualità sempre costante che riusciamo a garantire grazie a un’industria delle carni all’avanguardia, senza dimenticarci della sostenibilità, un fattore determinante quando si parla di carne e di allevamenti».

  

L’agnello gallese sarà sponsorizzato nelle macellerie d’Italia

Complice la riscoperta dei negozi di quartiere, le macellerie vengono sempre più scelte per la qualità dei prodotti offerti e per il servizio che si fa sempre più personalizzato e ampio. Proprio a questo canale, l’Ente gallese di promozione HCC presterà particolare attenzione e proporrà una serie di iniziative per far conoscere la varietà e versatilità delle sue carni.

«I macellai oggi sono sempre più gastronomi e promotori di qualità - prosegue Martin - Proprio per loro abbiamo creato il “kit del Rivenditore di fiducia”, con tanti materiali e informazioni e facilmente scaricabile dal nostro sito agnellogallese.it. Il consumatore moderno è attento alla qualità del cibo che acquista per sé e per la propria famiglia, si appassiona non solo ai prodotti ma anche alla storia dei produttori, e vuole il contatto con chi questi prodotti li conosce e li seleziona personalmente. Il nostro obiettivo quest’anno è offrire tutto questo sia ai nostri rivenditori che ai nostri consumatori».

La coscia disossata di Agnello Gallese Igp Parte la nuova stagione dell’agnello gallese Igp in Italia

La coscia disossata di Agnello Gallese Igp

L’Agnello Gallese e l’export sostenibile

 Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Ente HCC il settore delle carni rosse gallesi ha raggiunto miglioramenti significativi relativamente alla shelf-life della carne ovina. La durata media di conservazione dell'agnello gallese è infatti ora appena inferiore ai 40 giorni (39,2 giorni).

Raggiungere una conservazione più lunga è stata per tempo una priorità per il settore della carne rossa gallese, aspetto che aumenta la competitività sul mercato globale. Una shelf-life più lunga significa inoltre che l'Agnello Gallese può essere esportato in modo più sostenibile via mare piuttosto che per via aerea e che può raggiungere mercati nuovi e più lontani.

Infine, la scadenza più lunga permetterà al Welsh Lamb di essere costantemente disponibile per i consumatori tutto l'anno.

«HCC ha lavorato a lungo per migliorare la durata di conservazione dell'Agnello Gallese - spiega Martin - È un risultato raggiunto grazie al lavoro di tutto un comparto, fatto di studi, ricerche e condivisione informazioni».

L'Agnello Gallese Igp servito in tavola Parte la nuova stagione dell’agnello gallese Igp in Italia

L'Agnello Gallese Igp servito in tavola

Il futuro dell’Agnello Gallese sarà sempre più “verde”

La sostenibilità continuerà ad essere un pilastro della comunicazione di HCC. «L’obiettivo di HCC è garantire che i consumatori, quando scelgono Welsh Lamb o Welsh Beef, possano essere sicuri che la loro carne sia prodotta secondo i più alti standard di sostenibilità e di fare la nostra parte per combattere le sfide globali del cambiamento climatico e della sicurezza alimentare», conclude Martin. In Galles bovini e ovini sono allevati quasi esclusivamente in maniera non intensiva, con erba e acqua piovana, evitando così mangimi importati ad alta intensità energetica ed esercitando una pressione notevolmente inferiore sulle risorse naturali.

I terreni sono una riserva di cattura del carbonio estremamente importante. Dato che la maggior parte dei terreni in Galles è gestita per scopi agricoli, il settore vanta una posizione davvero significativa. Le distese erbose del Regno Unito sequestrano circa 240 chilogrammi di carbonio/ettaro/anno.

Agnelli gallesi al pascolo Parte la nuova stagione dell’agnello gallese Igp in Italia

Agnelli gallesi al pascolo

Ciò significa che ogni anno in Galles circa 318 milioni di chilogrammi di carbonio vengono eliminati dall'atmosfera grazie all'agricoltura gallese (Basato su 1.326 milioni di ettari – dato del Governo Gallese).

Le aziende agricole gallesi, inoltre, contribuiscono a creare e proteggere gli habitat naturali, garantendo il buono stato del suolo. Il lavoro degli allevatori gallesi è indispensabile per la protezione e il mantenimento del paesaggio circostante.

Un altro punto importante riguarda l’elevato consumo di acqua: la realtà è che quasi tutta l’acqua usata per produrre carne bovina e ovina nel Regno Unito è acqua piovana.

L’acqua piovana rappresenta circa il 90% dell’acqua necessaria per produrre carne rossa e latticini in Gran Bretagna, ciò significa che occorre soltanto una piccola quantità di acqua trattata o di acqua di acquedotto per produrre carne bovina, ovina e suina britannica.

 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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