Certo non si passa per protezionisti suggerendo ai nostri connazionali di visitare, comodamente, il Paese più bello del mondo. Il viaggio ideale che propongo inizia da un fazzoletto di terra estera che nell'italianità si riconosce, il Canton Ticino. Dalla temperatura mite e dalle palme che ornano il lago di Lugano, arrivo con un balzo a Palermo, trovando altre palme lungo i viali di questa splendida città. Palme anche a ovest, ad Alassio, e a est, a San Benedetto del Tronto, e così via. Ecco l'Italia, un Paese lungo 1.600 km e racchiuso tra le palme. Il Paese delle palme. Ci avevate mai pensato? (Attenzione: le palme sono minacciate da un terribile ragnetto rosso, sbrigatevi).
Le vacanze in Italia sono costose? Mai bugia fu più subdola e disastrosa per i suoi effetti. Nelle caffetterie di alcuni lussuosi alberghi del centro fiorentino si spendono meno di 20 euro per spuntini da sogno e non è più caro un toast, sempre da sogno, all'ombra della Scala in uno dei locali più eleganti e d'opinione della città. Certo non sono pochi, ma perché spendere la stessa cifra per spaghetti alla carrettiera e carne di plastica? In numerose città d'arte, in pieno centro, in luoghi tranquilli e ben serviti, si dorme in camera doppia con meno di euro 100 e si gustano due piatti con 25 euro. I treni italiani sono fra i più economici d'Europa, la qualità e migliorata e si viaggi velocemente. Purtroppo quello dei mezzi pubblici è un cruccio e handicap italico. Pochi sanno che nelle più importanti città italiane esistono biglietti giornalieri a libera circolazione a 3 euro circa, due giorni 5 euro. A Milano, anche utile carta personale settimanale ricaricabile a 9 euro. Venezia vi offre la possibilità di acquistare una tessera valida 4 anni (25 euro), ogni biglietto vaporetto vi costerà 1 euro anziché 6; vantaggi notevoli a Roma e Napoli con annesse visite ai musei. Numerose le linee ferroviarie che sono piccoli gioielli, purtroppo ignote ai più, per esempio il trenino appenninico tra Faenza e Firenze.
Il patrimonio artistico e culturale è immenso, pazzesco, forse davvero non ci rendiamo conto; non esiste località che non possa esibire un artista del passato, un museo, pinacoteca, artigianato , palazzi, chiese, monasteri; botteghe deliziose, per non parlare di cibi e vini cui si aggiungono, laghi, boschi, panorami mozzafiato, morbide spiagge, scogliere. Ma come si fa a privarsi di questo bendidio per recarsi una settimana fugace dall'altra parte del mondo, spesso in luoghi fasulli, turistici, costruiti su misura? Da Ortisei a Portonovo, da Porto Cesareo a San Vito Lo Capo, da Carloforte a Castiglione della Pescaia, da Cervinia a Stresa, migliaia di città, borghi e siti contrassegnati dalla tre eccellenze nazionali: Arte, Natura, Cibo. Certo, l'Italia dovrebbe essere presa con lentezza, altrochè Alta Velocità. Se i viaggiatori settecenteschi del Gran Tour avessero potuto scegliere non avrebbero rinunciato ai loro calessi, diligenze, cavallo, alle gambe. Chi va di corsa o in autostrada si perde la dolcezza delle colline, l'asperità dei monti, i fondali sull'orizzonte che cambiano di regione in regione. Le colline di Parma si distinguono da quelle di Brisighella, differenti da Matelica e da Bracciano. Come i salami e i formaggi peraltro.
A fine dello scorso dicembre mi è capitato di andare a Palermo e per necessità ho dovuto fare l'autista. Mi sono fermato sulle colline liguri per la notte, mi sono scaldato al sole di Genova sui moli di Renzo Piano, tra i gabbiani; per 24 ore mi sono goduto la pace e il silenzio del Tirreno su una confortevole nave (160 euro in ottima cabina singola e auto al seguito). A Palermo mi attendevano 18 gradi. In 48 ore di viaggio ho assaggiato 5 differenti tipi di focaccia italiana fino allo sfincione, sorta di boccone di morbida pizza, con marsala ghiacciato, sulla spiaggia di Mondello. Confermo, a Natale.
Italiani, fate le vacanze in Italia.