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Finisce un mito, clienti intossicati Blumenthal chiude The Fat Duck

Considerato uno dei migliori al mondo dalla guida Michelin, che gli assegna tre stelle, è stato chiuso temporaneamente a causa di alcuni casi di intossicazione alimentare tra i clienti il Fat Duck di Heston Blumenthal

 
01 marzo 2009 | 18:11

Finisce un mito, clienti intossicati Blumenthal chiude The Fat Duck

Considerato uno dei migliori al mondo dalla guida Michelin, che gli assegna tre stelle, è stato chiuso temporaneamente a causa di alcuni casi di intossicazione alimentare tra i clienti il Fat Duck di Heston Blumenthal

01 marzo 2009 | 18:11
 

Heston BlumenthalForse le ragioni sono dovute davvero a qualche batterio che ha superato i controlli, ma è indubbio che il sospetto che la troppa fisica e chimica in cucina faccia male alla salute è più che fondato…. E su queste basi anche le più brillanti stelle Michelin cadono. è il caso del celebre ristorante britannico "The Fat Duck" (letteralmente l'anatra grassa), considerato uno dei migliori al mondo dalla guida Michelin (secondo solo allo spagnolo El Bulli), che gli assegna tre stelle, è stato chiuso temporaneamente a causa di alcuni casi di intossicazione alimentare tra i clienti.

Lo ha annunciato lo stesso proprietario del locale di Bray, alla periferia di Londra, il giovane chef Heston Blumenthal (come mostra la foto, quasi più un chimico che un cuoco...). Tra 30 e 40 clienti hanno accusato i sintomi di una intossicazione alimentare dopo aver mangiato nel ristorante nel corso delle ultime tre settimane. I test eseguiti finora agli alimenti e al personale del Fat Duck, scelto come migliore ristorante del mondo nel 2005 dal settimanale specializzato 'Restaurant', non hanno ancora permesso di scoprire la causa del contagio. «è veramente strano, non abbiamo trovato niente. Ma non posso correre il rischio di riaprire fino a quando non avremo esaminato tutte le possibilità», ha detto Blumenthal, un seguace della cucina molecolare come lo chef catalano Ferran Adrià.

 Tra le specialità del celebre ristorante, che ha sede in una costruzione di campagna di 450 anni fa, figurano il porridge di lumache, il salmone bollito alla liquirizia e il gelato alle uova e bacon. Una delle ultime creazioni dello chef è un piatto di frutti di mare che viene servito con tanto di iPod che riproduce il suono del mare per «immergersi completamente nell'universo degli ingredienti», informa il sito online del locale. Provocazioni e sperimentazioni ardite, che purtroppo si possono pagare anche con qualche inconveniente, come mostrano i troppi mal di pancia che capitano di frequente anche ai clienti dei alcuni stellati italiani un po' troppo arditi sull'uso di alginati o prodotti sifonati. Forse siamo arrivati ad un punto di un po' troppa sperimentazione e poca attenzione alla qualità dei cibi...

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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