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Hotel o galleria d’arte contemporanea? No, Byblos Art Hotel Villa Amistà

Arte, design, moda e ospitalità si fondono nel suggestivo contesto di una splendida villa patrizia del 15° secolo in Valpolicella: il risultato è un esclusivo hotel a 5 stelle inaugurato nel settembre 2005

 
10 aprile 2022 | 12:30

Hotel o galleria d’arte contemporanea? No, Byblos Art Hotel Villa Amistà

Arte, design, moda e ospitalità si fondono nel suggestivo contesto di una splendida villa patrizia del 15° secolo in Valpolicella: il risultato è un esclusivo hotel a 5 stelle inaugurato nel settembre 2005

10 aprile 2022 | 12:30
 

Byblos Art Hotel è una realtà unica nel panorama dell’accoglienza di lusso internazionale grazie a un progetto che nasce da un amore spropositato per l’arte in ogni sua espressione. Ci troviamo in Valpolicella, territorio famoso per le sue eccellenze enologiche, in provincia di Verona, città d’arte da cui dista pochi chilometri, in posizione strategica per visitare Venezia, Milano, il Lago di Garda e l’intero nord Italia. La cinquecentesca Villa Amistà di Corrubbio di Negarine, originariamente disegnata dall’architetto Michele Sanmicheli, versava in stato di abbandono quando la famiglia Facchini, proprietaria del fashion brand Byblos e grande collezionista di arte contemporanea, si innamorò di questo luogo e decise di farne qualcosa di veramente speciale.

La splendida villa patrizia del 15° secolo Hotel o galleria d’arte contemporanea? No, Byblos Art Hotel Villa Amistà

La splendida villa patrizia del 15° secolo


Cinque stelle inaurato nel 2005

Dopo gli importanti restauri conservativi che hanno investito l’intero complesso (costituito dal corpo centrale, i due torrioni, la chiesa e il grande parco di oltre ventimila metri quadrati) è stato dato incarico al celebre architetto Alessandro Mendini di curare personalmente l’intero progetto d’interior design del futuro hotel cinque stelle lusso che viene inaugurato nel 2005.


Dormire tra arte e design

Byblos Art Hotel dispone di 58 camere suddivise tra vare tipologie, e ognuna di esse è la realizzazione dello scenario orchestrato dal maestro. In ogni stanza e nel grande salone di ingresso si trovano oggetti e arredi dei più importanti designer internazionali (tra i quali Gio Ponti, Eero Saarinen, di F.L. Wright, Aldo Rossi, Philippe Starck, Ron Arad, Gaetano Pesce, Anna Gili, Patricia Urquiola, Harrison & Gil, Marcel Wanders, Ettore Sottsass, Luca Sacchetti) che convivono con opere d’arte in un insieme in cui ogni minimo dettaglio è espressione dell’infinita passione per il mondo artistico che sottende a tutto il progetto Byblos Art Hotel.

Suite Presidenziale. Foto: Gianni Basso Vegamg Hotel o galleria d’arte contemporanea? No, Byblos Art Hotel Villa Amistà

Suite Presidenziale. Foto: Gianni Basso Vegamg


Galleria per l’arte contemporanea

L’arte è, dunque, il tratto distintivo e il filo conduttore del concept del Byblos Art Hotel. Il grande salone centrale, la reception, il ristorante e persino i corridoi che conducono alle camere diventano un vero e proprio museo, con oltre 150 opere di artisti che stanno scrivendo la storia dell’arte contemporanea internazionale: da Marina Abramovic a Vanessa Beecroft, da Peter Halley a Demian Hirst, da Anish Kapoor a Marc Quinn e Cindy Shermann, solo per citarne alcuni. La collezione è un continuo divenire con nuovi interventi di artisti che vengono chiamati a realizzare opere site specific. L’accostamento di arte, design e moda in un contesto antico come Villa Amistà rende l’intero progetto del Byblos Art Hotel un’affascinante scenografia, concepita per dare forma a un’eccezionale esperienza di ospitalità senza eguali. Eccezionalità che è stata consacrata sia dall’affiliazione al prestigioso brand “Small Luxury Hotels of the World”, sia dall’assegnazione di importanti premi internazionali nel settore dell’hôtellerie di lusso.

Il corridoio del piano terra. Foto: Gianni Basso Vegamg Hotel o galleria d’arte contemporanea? No, Byblos Art Hotel Villa Amistà

Il corridoio del piano terra. Foto: Gianni Basso Vegamg


Ristorante una stella Michelin

Il Ristorante Amistà (1 Stella Michelin) propone una cucina legata ai prodotti del territorio, rivisitata in chiave moderna dalle sapienti mani dello chef Mattia Bianchi. Il Ristorante Amistà è il luogo in cui prende forma una cucina che ricerca la semplicità fatta di rispetto per le materie prime, di legami intimi con le proprie origini e di puro amore per la natura, volta a condividere con l’ospite il massimo del piacere in un gioco di sapori, profumi e sensazioni. Come un artista, Bianchi realizza i suoi “capolavori” per gli ospiti interni ed esterni all’hotel.


I menu degustazione di impronta gourmet sono pensati per valorizzare una cucina locale che si avvale di materie prima di altissima qualità e in parte provenienti dall’orto botanico di proprietà. Un percorso fine dining pensato per offrire al commensale una vera e propria esperienza sensoriale attraverso il cibo apprezzando le eccellenze vitivinicole che vengono accuratamente scelte e proposte in abbinamento dal sommelier. A pranzo, un menu più semplice consente di degustare piatti caldi e freddi godendo di una location unica nel suo genere, con la possibilità, in estate, di accomodarsi a bordo piscina in totale relax.

 


Il Peter’s Bar

Il Peter’s Bar offre una selezione di cocktail da abbinare a sfiziosi stuzzichini gourmet creati ad hoc dallo chef. A disposizione degli ospiti, per degustazioni guidate dal sommelier, anche l’antica cantina a volta quattrocentesca con oltre 400 etichette del territorio e internazionali.

Peter's Bar. Foto: Gianni Basso Vegamg Hotel o galleria d’arte contemporanea? No, Byblos Art Hotel Villa Amistà

Peter's Bar. Foto: Gianni Basso Vegamg


Relax nell’esclusiva spa

Infine “Espace Byblos” è l’intima ed esclusiva spa con centro benessere in stile pompeiano che propone agli ospiti solarium, zona relax con vitality pool, sauna, bagno turco, idromassaggio, chaises-longue in mosaico, attrezzature fitness Technogym e un’ampia proposta di preziosi trattamenti per il benessere psico-fisico. Grazie alla collaborazione con il marchio Anmin Cosmetics, si possono sperimentare i rituali legati all’oro e all’ambra abbinati a prodotti infusi con oro 24 carati che dona alla pelle luminosità e una sensazione di giovinezza.
L’accesso è incluso nella tariffa della camera per un’ora di Private Spa a utilizzo esclusivo, a seconda della disponibilità della struttura e previa prenotazione anticipata.

 


Il grande parco progettato dall’architetto Gianfranco Paghera

Completano l’esperienza al Byblos Art Hotel il grande parco progettato dall’architetto Gianfranco Paghera che accoglie la piscina esterna affiancata dal Pool Bar, e dove, nella bella stagione, è possibile cenare sotto i grandi gazebi in ferro battuto decorati a mano.


Gli artisti del Byblos Art Hotel Villa Amistà

Arte, design, moda e ospitalità si fondono nel suggestivo contesto di una splendida villa patrizia del 15° secolo: il risultato è Byblos Art Hotel Villa Amistà, l’esclusivo hotel a 5 stelle inaugurato nel settembre 2005. Concepito come una mostra permanente d’arte contemporanea, l’hotel accoglie al suo interno opere di artisti di fama internazionale come Vanessa Beecroft, Lucio Fontana, Giorgio de Chirico Enrico De Paris, Andy Warhol, Sandro Chia, Peter Halley, Damien Hirst, Robert Indiana, Anish Kapoor, Kimsooja, Sol LeWitt, Beatriz Millar, Begoña Montalban, Takashi Murakami, Luigi Ontani, Piero Manzoni, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Patricia Piccinini, Arnaldo Pomodoro, Marc Quinn, Mimmo Rotella, Cindy Sherman, Sissi, Tom Wesselmann, Jim Dine, Marina Abramovic, Jean Michel Othoniel, Jelena Vasiljev, Tony Cragg, Giuliano Vangi e altri artisti in progress.


Museo d’arte contemporanea e di design

L’hotel è situato a Corrubbio, su un colle nel cuore della Valpolicella, a pochi chilometri dal centro di Verona. Un fortino romano era la base sulla quale l’architetto Michele Sanmicheli (1489-1559) ha realizzato in perfetto stile veneziano il corpo centrale. Nel corso dei secoli è avvenuta poi la sua trasformazione e l’attuale costruzione risale alla seconda metà del 1700 ed è opera dell’architetto Ignazio Pellegrini (1715-1790). Gli accurati restauri degli elementi architettonici e pittorici, la collaborazione con il noto architetto e designer Alessandro Mendini e la scrupolosa scelta degli arredi interni e delle opere d’arte, hanno trasformato questa villa veneziana in un vero e proprio museo d’arte contemporanea e di design. Si possono così ammirare le fotografie delle performances di Vanessa Beecroft, immagini di corpi femminili nudi, ragazze diafane dai capelli rossi o trasformate dall’artista con parrucche. Figure filiformi, indifferenti, che si stagliano sulle pareti del grande salone dove troneggia il maestoso lampadario in vetro di Murano. Nelle camere, tutte arredate dall’esperta mano di Alessandro Mendini, si mostrano i corpi femminili proposti dall’artista spagnola Begoña Montalbàn: corpi eleganti e scultorei trasformati in creature edeniche ed eteree, figure bianche, dai tratti androgini, umanizzate solo dal marcato trucco degli occhi e delle labbra. E proprio le labbra sono il fulcro delle opere dell’artista svizzera Beatriz Millar: “Coloured Lips” e “Morningdiary” sono i titoli delle sue creazioni, bocche colorate e palpitanti dalle quali escono messaggi poetici, preghiere, scioglilingua e provocazioni. Oltre l’imponente vetrata che sovrasta il salone, l’artista, sempre ironica e solare, ha arredato anche una saletta con mobili, sculture e fotografie elaborate digitalmente.

 

Solaris Corridoio De Levita Foto: Gianni Basso Vegamg Hotel o galleria d’arte contemporanea? No, Byblos Art Hotel Villa Amistà

Solaris Corridoio De Levita Foto: Gianni Basso Vegamg


Le surreali immagini di Cindy Sherman, l’artista americana che ha usato la fotografia come personale mezzo d’espressione mettendo in luce con immagini a volte grottesche le caratteristiche della società americana, spesso smitizzando l’apparente perbenismo, ornano l’Internet Point insieme a un’opera di Patricia Piccinini, nel cui lavoro creature mutanti e figure umane convivono in armonia, suggerendo una profonda discussione sull’impatto etico che la tecnologia può avere nella vita d’oggi. Altre due opere dell’artista australiana si aggiungono alla collezione dove il concetto di diversità viene sviscerato e trasmesso dall’artista con una personale interpretazione del futuro dell’universo dove i rappresentanti di nuove specie si ritrovano ad abitare la Terra. Sissi ha allestito una sala conferenze con le fotografie delle sue performances dove trionfa la metamorfosi e la trasformazione dell’essere.


Alle pareti di una delle tre sale da pranzo, le opere dell’artista calabrese Mimmo Rotella, che negli anni ‘50 è divenuto celebre per i suoi décollages, lavori inediti, realizzati appositamente per Byblos con i brandelli dei manifesti pubblicitari del noto marchio di moda. Nelle altre due sale una perfetta “Sfera” in bronzo di Arnaldo Pomodoro, l’artista romagnolo che negli anni ’50 creò una nuova forma di scultura, lontana da quelle che erano le forme tradizionali, e i lavori di Luigi Ontani, Vanessa Beecroft e Marc Quinn, con i suoi “Love Painting” (2009), opere create in occasione dell’esposizione scaligera “Marc Quinn – Il Mito”, che ha visto protagoniste la città di Verona e Byblos Art Gallery.


Il Peter’s Bar, dedicato a Peter Halley, uno dei maggiori protagonisti dell’arte americana contemporanea, presenta lavori inediti che colpiscono per la forza dei colori fluorescenti e per il rigore dell’impianto geometrico, oltre a opere di Ivan e Richard Stipl, artista caratterizzato da uno stile iperrealista e che l’estrema cura per il dettaglio porta alla creazione di figure gotiche e macabre. E ancora Takashi Murakami, artista giapponese conosciuto al grande pubblico per i suoi pupazzi naif che lo hanno reso un guru dell’arte contemporanea; opere che si ispirano all’antica cultura figurativa giapponese, ottenute da una fusione di elementi formali tipici della tradizione e di tendenze proprie dell’età contemporanea, come i manga. E ancora le sculture di Sol LeWitt, artista americano caposcuola della Minimal Art, i lavori del maestro dell’arte concettuale italiana Giulio Paolini in un progetto site specific all’interno di una delle salette per conferenze, che accoglie anche due dipinti di Giorgio De Chirico e le opere in vetro dell’artista francese Jean Michel Othoniel, che impreziosiscono le due scalinate che conducono all’entrata della villa.

 

La hall. Foto: Gianni Basso Vegamg Hotel o galleria d’arte contemporanea? No, Byblos Art Hotel Villa Amistà

La hall. Foto: Gianni Basso Vegamg


Inoltre, la Pop Art è ben rappresentata nella sala dalla reception dell’Hotel e in quella adiacente. Partendo dell’americano Robert Indiana, che orienta la sua attenzione al panorama visivo rappresentato dai marchi e dalla segnaletica, passando per la classica rappresentazione iconografica di Marilyn Monroe dipinta da Andy Warhol. Le superfici di metallo concave che riflettono, distorcendola, l’immagine del visitatore, dell’artista indiano Anish Kapoor, presente nella Hall insieme ad alcune sculture di Marc Quinn (“Sphinx Venus” e “Spinx Fortuna” entrambe del 2008) completano lo scenario dedicato al movimento artistico britannico contemporaneo.


Anche la spa non è immune dal segno dell’arte, decorata con opere di Tony Cragg e del duo tedesco Haubitz+Zoche, dove sparisce il concetto di orizzonte e l’occhio rimane piacevolmente immerso in un fluido totale e totalizzante. Tre opere di uno degli artisti contemporanei più provocatori, Damien Hirst, votato all’eccesso, all’ironia e alla riflessione esistenziale, protagonista della vendita d’asta del secolo, sono collocate nella hall e nella sala tv; ma Byblos Art Hotel si apre anche alla street art con un intervento site specific di tredici tra i principali esponenti della street art italiana (tra questi Ivan, Gionata Gesi Ozmo, Pus, Pao, Nais, Sonda, TvBoy, Microbo e altri).


Byblos Art Hotel Villa Amistà
Via Cedrare 78 - Corrubbio di S. Pietro in Cariano (Vr)
Tel 045 68 55 555
www.byblosarthotel.com

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