Allarme rose per la Cia-agricoltori: tutti pronti per un San Valentino con pochi mazzi di rose, il cui prezzo al dettaglio è arrivato fino a 10 euro in aumento del 40% per il fiore a gambo lungo sopra i 70cm. A vincere nel 50% dei casi è il bouquet misto per una media di 30 euro: al centro una singola rosa rossa con tanti prodotti tipici Made in Italy come i ranuncoli, le fresie, gli anemoni, le gerbere e i garofani tutti da 1,5 a 2 euro a stelo.
Il settore del fiore reciso italiano sia particolarmente legato, a differenza del Nord Europa, alle ricorrenze particolari. La festa della mamma, quella della donna, San Valentino e il giorno dei defunti, infatti, rappresentano più del 50% degli acquisti annui di fiori. In questo 2022 il giro d'affari della festa degli innamorati si attesta per Cia sugli 80 milioni di euro, in linea con il 2021 per una vendita di circa 30 milioni di fiori.
La crisi del sistema internazionale dei trasporti durante la pandemia ha, dunque, diminuito l'import estero delle rose, che vengono al 90% da Equador, Colombia, Kenya, Etiopia e Zimbabwe, dove il basso costo della manodopera e il clima caldo, che non necessita serre riscaldate, non rendono più competitiva da molto tempo la produzione europea di questo fiore ben prima dell'attuale emergenza energetica. La scarsa produzione italiana, non riscaldata in serra, deve aspettare la bella stagione e non è pronta per la commercializzazione del 14 febbraio.
La stima di una maggiore vendita di fiori italiani (+20%), però, dovrà tenere conto dei rincari dell'energia elettrica che non hanno a che vedere col riscaldamento delle serre. La maggior parte del prodotti nei distretti toscani, campani e del ponente ligure è coltivata in campo aperto oppure in serra fredda; quindi il prezzo maggiorato di gas e gasolio incide piuttosto sulle irrigazioni di soccorso per preservare i fior dalla prolungata siccità che ha contraddistinto questo inverno; oppure per l'alimentazione delle celle di conservazione e le lampade per l'infiorescenza.