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In Giappone non si mangia sushi! Da Ho Bento la vera cucina del Sol Levante

A Palermo c'è un piccolo ristorantino di cucina vera giapponese in un locale piccolissimo che anche nelle fattezze copia i tanti minuscoli ristoranti a vista giapponesi. Non c’è servizio, si ritirano le portate nelle scatole

di Gianni Paternò
 
16 gennaio 2022 | 10:18

In Giappone non si mangia sushi! Da Ho Bento la vera cucina del Sol Levante

A Palermo c'è un piccolo ristorantino di cucina vera giapponese in un locale piccolissimo che anche nelle fattezze copia i tanti minuscoli ristoranti a vista giapponesi. Non c’è servizio, si ritirano le portate nelle scatole

di Gianni Paternò
16 gennaio 2022 | 10:18
 

La cucina giapponese non è sushi e sashimi, anzi se andate in Giappone e osservate come mangiano i giapponesi il sushi è veramente secondario e spesso il piatto delle occasioni. E andando in Giappone vi accorgereste che la loro cultura, la loro way of live quasi sicuramente vi entrerà nel cuore e nella mente, come successo a noi che ci siamo stati per un totale di 44 giorni.

Ho Bento a Palermo In Giappone non si mangia sushi! Da Ho Bento la vera cucina del Sol Levante

Ho Bento a Palermo


Un locale di autentica cucina giapponese

È successo anche a Davide Munna, un quarantenne che venti anni fa si recò nel Sol Levante e vi si fermò per studiare e lavorare specialmente dedicandosi alla loro cucina. La cultura e il costume giapponese gli sono entrati nell’anima quindi, tornato in Italia, nel 2006 ha fondato un’associazione culturale “Amici del Giappone” e a Palermo, a pochi passi dal teatro Politeama, il 12 dicembre 2018 ha aperto un piccolo ristorantino di cucina vera e tradizionale giapponese in un locale piccolissimo che anche nelle fattezze copia i tanti minuscoli ristoranti a vista giapponesi. All’interno pochi sgabelli alti e bancone a muro, all’esterno alcuni tavolini e sedie, ma non c’è servizio, si ritirano le portate nelle scatole di cartone da riciclo o in piatti biodegradabili e si ci siede a mangiarle, molto si basa sul delivery tramite le varie aziende specializzate.


Materie prime e salse dal Sol Levante

Ho Bento letteralmente significa scatola porta mangiare, un’istituzione tipicamente dei giapponesi che la usano per portarsi il pranzo sul lavoro e per il take-way; Davide ha un socio Marco D’Aleo che ne ha sposato la filosofia, si occupa della gestione e se necessario si sbraccia in cucina. Le materie prime, specie le salse, per buona parte provengono dal Giappone e altro è comprato fresco al mercato ma serve per realizzare le vere ricette orientali.


Due i locali

Oggi i ristoranti sono due: ad Ho Bento Politeama, l’originale, si aggiunge Ho Bento Porta Felice nel cento storico con 40 coperti e relativo servizio. Qui alla cucina Jap, con alcune pietanze più elaborate, si aggiungono alcune specialità coreane per integrare l’offerta. Ma Ho Bento, covid permettendo, è diventato un marchio di franchising, sta aprendo a Catania ed è in trattativa con altri sette sparsi in Italia.

 


Perché il Giappone non è solo sushi… anzi!

Chiaramente lo chef executive è Davide che la cultura giapponese che tanto ama la trasmette nei suoi piatti, o scatole, insomma il cliente si immerge in questa cucina giapponese autentica, che chiaramente a qualcuno può non piacere, e come nella maggior parte dei veri ristoranti nella madre patria non si trova sushi. In compenso l’offerta è vasta, gustosa, appetitosa.


Più che una cucina un viaggio

Tra i piatti di maggior successo: Tokyo Curry, una zuppa speziata con riso e curry di verdure; Yakitori, spiedini di pollo caramellati con salsa teriyaki; Ebi Fry, gamberi panati con panko e salsa alle verdure; Bento Osaka, un piatto unico con riso, karage bocconcini di pollo aromatizzato e fritto, kakiage medaglioni di verdure in tempura con salsa alle verdure, ebi fry, insalata e salsa Hobento; Okonomiyaki, strati di crepe/frittata con cavolo cappuccio, varie verdure, carne con topping di salse, katsuobushi ed alga aonori; Yaki Udon spaghettoni originali saltati con cavolo e maiale, salsa Yaki, maionese, aonori; Korrokke, crocchette di patate con verdurine e formaggio panate e fritte, Takoyaki, sfere di pastella fritte con polpo. Per ora solo il mercoledì i classici Ramen in brodo. Per dessert: Doroyaki, piccolo pancake con confettura di fagioli rossi; Mitarashi Dango dolcetti a base di riso glutinoso caramellati.

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Insomma, una cucina chiaramente diversa che può piacere tanto come lasciare qualcuno indifferente; in ogni caso è un’esperienza da provare, una piccola immersione nella cultura culinaria tradizionale giapponese. I prezzi sono abbastanza popolari, si parte dalle piccole portate da € 3,50 per arrivare a € 15,50 dei veri bento che possono costituire un pasto in pratica completo. Da bere birra e bibite giapponesi, the caldo e freddo, sake, niente vino.


Ho Bento
Via Villareale 65 – 90141 Palermo
Tel 091 273 9698

Via Butera 3 – 90133 Palermo
Tel 328 753 8037
www.facebook.com/hobentoitalia

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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