Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
domenica 06 ottobre 2024  | aggiornato alle 08:30 | 108135 articoli pubblicati

Rational
Milano Wine Week
Milano Wine Week

Tuscan Mixology

Due “twist” a base Sangiovese firmati Carpineto

Il Dogajolo Rosso, il più contemporaneo dei rossi toscani, e Acquavite Farnito di Carpineto sono stati scelti e mixati al Banana Republic di Roma come protagonisti di due drink fuori lista per il mese di dicembre

 
16 dicembre 2021 | 10:14

Due “twist” a base Sangiovese firmati Carpineto

Il Dogajolo Rosso, il più contemporaneo dei rossi toscani, e Acquavite Farnito di Carpineto sono stati scelti e mixati al Banana Republic di Roma come protagonisti di due drink fuori lista per il mese di dicembre

16 dicembre 2021 | 10:14
 

Il Dogajolo Sour è un cocktail appena nato e rivede in chiave toscana un grande classico miscelando Dogajolo Rosso e Acquavite Farnito di Carpineto, griffe toscana di tre generazioni di vignaioli. Creato da Bruno Rocco, bartender di Banana Republic, storico locale cult della mixology romana (ma con una piccola e buona carta di cucina, disponibile peraltro fino oltre l’una di notte) di Paolo Sanna e dei Fratelli Benedetti che da sempre hanno voluto un locale in cui bancone e cucina dialogassero. Un’idea, una proposta, quella di un cocktail a base Dogajolo, della generazione più giovane di Carpineto, Anton Robert Zaccheo, 22 anni appena ma già super attivo in azienda e che già si era misurato col Frosé.

Dogajolo Rosso Carpineto Due “twist” a base Sangiovese firmati Carpineto

Dogajolo Rosso Carpineto

Qualche resistenza in azienda Anton Robert all’inizio l’ha trovata all’idea di mixare il vino, per quanto l’etichetta scelta fosse il Dogajolo la più innovativa, quasi un’icona giovane, l’acquavite fosse prodotta anch’essa in casa e le botaniche quelle della tenuta in Maremma, la più selvaggia, con tanta parte di macchia mediterranea ricca di erbe spontanee come il finocchietto selvatico appunto.

Poi, nel dibattito tra i puristi da una parte - dell’opinione che miscelare il Dogajolo col superalcolico volesse dire svilirlo - e gli “innovatori” dall’altra - che hanno sposato entusiasti l’idea di un abbinamento estroso che facesse del vino un ingrediente - ha avuto la meglio chi voleva azzardare e il risultato ora entusiasma non solo i più giovani. D’altra parte, non sarà un caso se quest’anno la novità di Vinitaly è stata proprio un salone dedicato alla mixology...

 

Rivisitazioni di due classici della mixology

Il Dogajolo Sour è un drink che, prendendo ispirazione da un classico New York Sour, è un cocktail straordinario che mantiene inalterato il suo fascino travolgente, sostituendo il whisky con l’acquavite. Un’acquavite dal bouquet fresco e pulito con delicati sentori di fiori e frutta. Perfetto il Dogajolo per le sue sensazioni fresche, vivaci, di frutti di bosco, per i sentori di vaniglia, caffè e spezie; una beva facile e rotonda, al palato morbido, vellutato. Un drink che si presta a tanti abbinamenti gustativi. Perfetto anche come dopo cena. Molto piacevole la sensazione setosa data dall’albume d’uovo. Affascinante il gioco di sfumature cromatiche dal giallo solare al rosso di un tramonto infuocato.

Ma Bruno Rocco col Dogajolo Rosso ha firmato anche un secondo cocktail, ancor più leggero, adatto a soddisfare la sete, il Dogajolo Cobbler, che rimanda allo Sherry Cobbler d’inizio Ottocento, che ha poi dato origine a tutta la famiglia dei Cobbler. Bevanda che col passare degli anni è diventata un long drink leggermente alcolico con ghiaccio tritato e frutta fresca usata anche come decorazione. L’effetto è sicuramente molto dissetante, quasi un effetto sangria ma di ottimo livello. Oppure si potrebbe avvicinarlo ad uno spritz in versione toscana. Il contesto per berlo? A tavola in food pairing oppure magari per l’aperitivo. Tenendo presente che essendo un drink low alcol, tendenza sempre più presente, le occasioni sono tante, magari proprio prima di mettersi a cena per poi proseguire a tavola abbinando il vino.

Per le sue caratteristiche fruttate il Dogajolo Rosso sposa alla grande i primi piatti. Il meglio di sé lo dà, con piatti di sapore intenso come possono essere i piatti tipici regionali, e gli arrosti. Oppure all’aperitivo con i salumi. Un pairing di grande tendenza è con piatti etnici, una cucina fusion dai sapori speziati. Felici gli abbinamenti con la tradizione gourmet del fine dining orientale. Colpisce l’etichetta dal gusto pittorico, un’etichetta d’arte che dona gioia, una tavolozza di colori spalmati su un bouquet di foglie di quercia e foglie oro a dare luce preziosa.

Bruno Rocco con Dogajolo Sour; Dogajolo Cobbler Due “twist” a base Sangiovese firmati Carpineto

Bruno Rocco con Dogajolo Sour; Dogajolo Cobbler

 

Dogajolo Sour

45 ml Farnito acquavite d’uva
15 ml liquore al finocchietto selvatico
22,5 ml succo di limone
10 ml zucchero liquido
10 ml albume
Float up di Dogajolo Rosso 

Tecnica: shake&pour
Bicchiere: doppio old fashioned
Decorazione: profumo di oli essenziali di limone 

 

Dogajolo Cobbler

Pestare 1 fetta di limone e 1 fetta di arancia con 2 barspoon di zucchero. Aggiungere:
30 ml di Contreau
120 ml Dogajolo
1 dash di bitter al cardamomo 

Tecnica: build
Bicchiere: hurricane o fantasy
Decorazione: ciuffi di menta e arancia disidratata

 

Carpineto
Dudda - 50022 Greve in Chianti (Fi)
Tel 055 8549062
carpineto.com

 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Cirio Conserve Italia
Salomon Food
Madama Oliva
Sartori

Cirio Conserve Italia
Salomon Food
Madama Oliva

Sartori
Bonduelle
Elle & Vire