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Acquisizioni

I cocktail e le puree della bolognese Mixer diventano francesi

Attraverso l'acquisizione da parte della controllata italiana Dilmoor-Perlino, il gruppo transalpino La Martiniquaise-Bardinet si rafforza nel nostro Paese. Obiettivo: farsi largo nel canale Horeca

 
06 ottobre 2021 | 13:24

I cocktail e le puree della bolognese Mixer diventano francesi

Attraverso l'acquisizione da parte della controllata italiana Dilmoor-Perlino, il gruppo transalpino La Martiniquaise-Bardinet si rafforza nel nostro Paese. Obiettivo: farsi largo nel canale Horeca

06 ottobre 2021 | 13:24
 

La bolognese Mixer Cocktails diventa francese a seguito della vendita di una quota di maggioranza a La Martiniquaise-Bardinet (Lmb), un gruppo indipendente di spirits fondato nel 1934 leader in Francia e fra i primi 10 gruppi di spirits al mondo grazie a un ampio portafoglio di marchi internazionali distribuiti in oltre 110 Paesi. Una costellazione in cui entra a far parte anche il marchio Mixer accando a brand del calibro di Label 5, Sir Edward’s e Poliakov (che fanno parte del Milionarie Club) a cui si aggiungono Porto Cruz, Saint James, Cutty Sark e la storica Marie Brizard, rinomata marca di liquori e sciroppi dal 1755.

Stabilimento di produzione Mixer Cocktails I cocktails e le puree della bolognese Mixer diventano francesi

Stabilimento di produzione Mixer Cocktails

 

Notorietà e reputazione del gruppo i fattori chiave

A impreziosire la collezione di Lmb, dunque, ci sarà anche Mixer che vanta un giro d'affari di 5 milioni di euro all'anno e un export che raggiunge 50 Paesi. «La notorietà e la reputazione del Gruppo Lmb, associati alla solidità della compagine italiana Dilmoor-Perlino, con cui collaboriamo già da un paio di anni, hanno rappresentato due fattori di scelta preferenziale per assicurare la continuità di gestione e garantire alla nostra azienda una crescita bidirezionale, sia sul mercato interno che sui mercati internazionali», hanno affermato Diego e Marco Salmi alla guida di Mixer, azienda nata nel 1990 con sede ad Argelato (Bo).

 

Obiettivo: consolidamento sul mercato italiano e nel segmento Horeca

Più nel dettaglio, l'acquisizione del pacchetto di maggioranza di Mixer è stata realizzata dal Lmb tramite la controllata italiana Dilmoor-Perlino Spa, realtà storicamente affermata con sedi a Bergamo e Asti, leader nella produzione e commercializzazione di distillati, liquori, sciroppi, vini, spumanti e vermouth (principalmente distribuiti nella Gdo). L'operazione si inserisce all'interno di una più ampia strategia di sub-consolidamento della presenza italiana di Lmb che punta in questo modo ad aprirsi maggiormente le porte del canale Horeca. Soprattutto nel segmento puree & cocktail mix di cui Mixer possiede una forte specializzazione. 

«Grazie a questa operazione, coerente con il piano internazionale di crescita e sviluppo del marchio Mixer, la nostra società e il nostro brand potranno espandersi più rapidamente attraverso il forte e radicato network di distribuzione La Martiniquaise rafforzando la posizione internazionale del brand Mixer, sfruttando le numerose sinergie commerciali ed industriali in termini di economie di scala, condivisione di know-how, integrazione di offerta e competenze», ha aggiunto Diego Salmi. «L’operazione appena conclusa ha una rilevanza strategica per la sede italiana del Gruppo - ha affermato Edoardo Laugieri, ceo di Dilmoor-Perlino - in quanto ci permette attraverso la rete commerciale di Mixer di presidiare il mercato on trade e facilitare la distribuzione dei propri marchi».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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