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Nella campagna umbra con piatti stellati: succede a Borgo Petroro

Borgo Petroro con il suo castello del XIII secolo sulle colline intorno a Todi si apre all'ospitalità. Alla guida del ristorante, la Locanda Petreja, c'è Oliver Glowig, già due stelle Michelin

di Mariella Morosi
 
30 agosto 2021 | 10:21

Nella campagna umbra con piatti stellati: succede a Borgo Petroro

Borgo Petroro con il suo castello del XIII secolo sulle colline intorno a Todi si apre all'ospitalità. Alla guida del ristorante, la Locanda Petreja, c'è Oliver Glowig, già due stelle Michelin

di Mariella Morosi
30 agosto 2021 | 10:21
 

Si apre all'ospitalità Borgo Petroro con il suo castello del XIII secolo, nella bellezza e la storia delle colline intorno a Todi (Pg). Le 12 camere e le suite sono articolate e distanziate tra di loro, quasi invisibili nell'antica struttura in pietra, ma vaste e confortevoli, e alla guida del ristorante, la Locanda Petreja, è Oliver Glowig, già due stelle Michelin.

 

L’amore per l’Italia di uno chef tedesco

È un luogo di pace dove gustare i sapori umbri nei piatti firmati da questo chef di origine tedesca, innamorato dell'Italia, che ha guidato cucine di località prestigiose, da Monaco di Baviera a Capri fino a Roma ed a cui, in tutti i percorsi, dalla mitica "Rossa" gli è sempre arrivata la conferma dell'eccellenza.

Prima di scegliere questa verdissima destinazione francescana tra gli ulivi e crearvi il suo luogo del gusto, lo chef vi ha trascorso due mesi, tra contadini e artigiani del cibo locali, per conoscerne le produzioni e le tradizioni della tavola.

Il suo menu ne porta ora l'impronta e il rispetto e anche nella lista dei vini c'è tanta Umbria oltre che numerose referenze nazionali e internazionali.

 

Arredo in pieno stile country chic

L'arredo, come in tutti gli ambienti della country house, è composto da mobili rustici, lampade in ferro battuto, arazzi, dipinti trompe l’oeil e mobili in legno di recupero, ma anche pezzi di antiquariato trovati in zona alternati a tutto ciò che può offrire agli ospiti il massimo relax. Così come nella Royal Deluxe “Ranieri” dotata di area Jacuzzi e sauna privati situata al primo piano dell’edificio o nella Family Suite “La Greppia” con ingresso indipendente dalla corte del borgo, con area benessere, Jacuzzi e sauna. Tutte ampie e con arredi diversi sono la Junior Suite “Bastioni” al piano terra e la Classic “Torretta”, la Royal Suite “Duca” e la Suite “Abate” al secondo piano e la Junior Suite “Colombaia”, anch’essa con accesso indipendente che affaccia sulla piazzetta del borgo.

Tutte le finestre si affacciano sulla campagna e sono dotate di asciugacapelli, tv, telefono, cassaforte per ipad, bollitore, minibar, collegamento wi-fi, set caffetteria e sveglia.

 

Gioca e Parti

 

Restauro rispettoso della storia del luogo

Bellezza e spazio anche nelle sale comuni, dove le pareti sono quelle originali e l'arredo è soprattutto in legno e materiali naturali. Il risultato è quello di un'atmosfera elegante, semplice ma curata, tipica delle più belle dimore del countryside italiano, e l’Umbria è tra le località più amate, meta turistica per un turismo esigente. Todi è a un passo, con la sua triplice cerchia di mura e la sua storia. Lo stemma, un'aquila in pietra, domina l’ingresso ad arco del resort. Un restauro rispettoso ha permesso al castello di tornare a vivere con tutta la sua storia, dalla fortificazione militare a sede monastica ed è piacevole ascoltarne le vicende dai racconti della gente del borgo.

 

Nel piatto tutta la tradizione umbra

Alla Locanda Petreja, chiamata così in omaggio alla Gens Petreja che nell’Antica Roma abitò nel Castrum che sorgeva su questo territorio, Oliver Growig propone una cucina rispettosa della tradizione ma con punte di creatività e di eccellenza.  I suoi 20 anni di permanenza italiana, cominciata al Grand Hotel Quisisana di Capri, sotto la consulenza di Gualtiero Marchesi con il quale lavora anche ad Erbusco (Bs), segnano una ulteriore evoluzione di un'idea di cucina, intuitiva, colorata e intrigante.

Il suo Cotto e crudo di frutta e verdura è una sinfonia unica di colori, sapori e consistenze, così come l'Uovo croccante con piselli, kumquat candito e tartufo di Norcia. Da provare i primi piatti come la Pasta mista con cozze, pomodori canditi e rosmarino fritto e roveja, un legume detto pisello dei campi originario di Cascia. Ingredienti umbri anche negli Spaghetti con cicoria salsiccia di fegato e crostini all’aglio: sapori forti, ma bilanciati senza contrastarsi. Si è ispirato alla tradizione contadina proponendo anche le lumache come ingrediente come nei Bottoni con ortica e ricotta.

 

Tra i secondi lo chef punta alle carni rigorosamente locali, come la cinta senese di un allevatore umbro. Ed ecco il Porco cinturello orvietano con polenta di farro spezzato, asparagi, gelatina di limone, lavanda, peperoni lincino e salsa ai grani di senape. Anche le parti meno nobili sono esaltate, come da tradizione, e la gelatina con note acide, fresche e piccanti spezza e stempera la grassezza del piatto.  Altri piatti del menu estivo sono l'Agnello con agretti e ravanelli, Il Piccione e fegato grasso d’oca con cipolla di Cannara, presidio locale, con una farcia a base di frutta secca caramellata, rosmarino e ginepro.

Vasta la selezione di formaggi di pecora e di mucca, tutti di casari umbri.  Conclusione dolce con i dessert, anch’essi celebrazione del territorio. L’immancabile cioccolato arriva nel “Bacio, semifreddo di cioccolato al latte e nocciole” ispirato al classico cioccolatino, il Semifreddo allo zafferano di Cascia con le pesche e un dolce nato come un gioco: il “Gelato di lenticchie con cremoso al cioccolato bianco acido, rabarbaro e fragole” da provare per scoprirne l'insolita piacevolezza.

 

Nell’antica cappella c'è la sala degustazione

L'accoglienza è curata dal maître Claudio Carletti con alle spalle 23 anni di alta ristorazione, da La Pergola di Roma al fianco di Heinz Beck all’hotel ristorante Villa Crespi - 2 stelle Michelin - con Antonino Cannavacciuolo. Sulla corte esterna si apre la sala degustazione, denominata “la cantina” e ricavata nell’antica cappella del borgo.

 

 

Ambasciatore della cultura gastronomica italiana, Oliver Growig si impegna da sempre in consulenze italiane e internazionali, formando anche nuovi allievi che lo aiutano nel suo progetto di esportare il concetto di dieta mediterranea nel mondo: dal Ristorante “Primavera by Oliver Glowig” presso il Ritz Carlton in Bahrain, alla “Locanda by Oliver Glowig” a Saas Fee in Svizzera, passando dal “Toca” di Toronto.


 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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