Dove mangiano e bevono i grandi cuochi d'Italia di Luca Iaccarino è l'ultimo titolo della casa editrice torinese Edt sui temi del food&drink. Il libro, una vera e propria guida nel gusto italiano, è il risultato di un grande lavoro di contatti con tanti chef, stellati e non, che si sono prestati a rivelare i loro luoghi del cuore quando, appesa la divisa bianca, escono dalle loro cucine e diventano normali clienti. Anche loro, alla fine di un lungo turno di lavoro o nel loro giorno libero, da soli o con la famiglia, amano concedersi un relax di gusto. Il libro è stato presentato a Roma dall'autore e dalla giornalista Sabina Minardi de L'Espresso nel cocktail bar Drink Kong con la collaborazione con la Compagnia dei Caraibi, azienda piemontese di distillati.
L'autore ha chiesto a 164 professionisti della ristorazione italiana le loro insegne preferite dove mangiare e bene
Una volta erano i camionisti…
Una volta erano i luoghi frequentati dai camionisti in veste di gourmet quelli che davano la garanzia del mangiar bene, ma in questo libro il consiglio viene da chi in cucina ci vive tutti i giorni e conosce bene la qualità della materia prima e l'arte dell'accoglienza.
Solo recensioni “vere”
«
Si tratta per lo più di indirizzi inediti - ha detto l'autore- perché gli chef non seguono le mode e non amano la mondanità. Ne vedono già tanta durante il lavoro.
Abbiamo chiesto loro di non dare risposte politiche o ricambiare favori tra colleghi: ci sono già tante guida gastronomiche che segnalano i luoghi migliori della cucina italiana. L'idea ci è venuta sfogliando "Where chefs eat", pubblicato da Phaidon, che ha applicato questo principio su scala planetaria. L'Italia è ricca di indirizzi importanti molti però fuori dai riflettori. Per trovarli, che siano una piccola trattoria di provincia o una rosticceria del centro storico, c'è bisogno di un consigliere di fiducia e noi ne abbiamo trovati 164».
Alla scoperta dei luoghi preferiti dai grandi chef
Dove fa colazione Niko Romito? Qual è la pasticceria preferita da Massimiliano Alajmo? Dove mangia la pizza Antonia Klugmann? Dove Davide Scabin, per finire la serata, beve un gin tonic? E dove Massimo Bottura sceglie le tagliatelle?
Dal Trentino alla Sicilia, passando per i distretti gastronomici più noti come Roma, Milano o Venezia, i cuochi contattati hanno indicato 981 preziosi indirizzi spesso poco noti che vanno dal ristorante all'osteria fino al chiosco di street food al cocktail bar: dal top al pop.
Grande assente il Molise
Manca solo il Molise che forse deve ancora essere scoperto dai grandi professionisti della cucina nonostante il suo agroalimentare di grande qualità e i tanti luoghi del gusto.
Indirizzi inediti e autentici
Alcuni chef, specialmente i più giovani, oltre a indicare le loro preferenze hanno espresso gratitudine ai loro mentori, ai grandi chef - per fare un esempio
Anthony Genovese - che ne ha formati molti. Forse ricordando i viaggi di lavoro alcuni hanno espresso preferenza per i locali etnici orientali o sudamericani, altri hanno indicato con nostalgia quelli dei luoghi di origine, ma tutti hanno scelto di consigliare quelli improntati alla semplicità, persino «con stoviglie usa e getta o con secchi dove gettare i gusci dei ricci di mare», come dice lo chef
Antonio Zaccardi consigliando La Rotonda da Rosa di Savelletri di Fasano. Dei locali indicati vengono precisate anche le fasce di prezzo.
Svelati anche i cocktail bar preferiti
A completare l'indirizzario d'autore un focus dedicato ad alcuni migliori cocktail bar amati dagli chef, con tanto di ricette e spunti per procurarsi un buon drink a casa.
Titolo: Dove mangiano e bevono i grandi cuochi d'Italia
Autore: Luca Iaccarino
Editore: Edt - Torino
Pagine: 391 pagine
Prezzo: 18 euro