Estate a tavola fa rima con pesce! E di più: frittura di pesce. Accompagnata dall’immancabile bicchiere di vino bianco. Piatto da gustare anche in città, non solo al mare. Ma chi è a dieta? Se ne deve dimenticare e optare per un branzino alla griglia o un’orata al sale? Assolutamente no! Vediamo i tre consigli di base per godersi una buona frittura di pesce senza sensi di colpa e, soprattutto, senza conseguenze.
Frittura di pesce anche per chi è a dieta
1 - Non più di una volta ogni due settimane
La regola numero è uno: non esagerare. Ma mangiare il fritto una volta ogni tanto non fa male. Gli esperi suggeriscono u
na volta ogni due settimane.
2 - Mangiare una frittura sana
Seconda regola:
scegliere un ristorante in cui il fritto viene fatto in modo sano. Che tradotto significa che gli ingredienti devono essere fritti ad immersione in olio abbondante (meglio se i pezzi sono piccoli), con una temperatura tra i 170-180 gradi, e nel più breve tempo possibile.
3 - Come fare a casa una frittura buona e salutare
Uno dei problemi del mangiare il fritto fuori è non potete controllare che olio viene utilizzo. Se invece lo prepariamo a casa è preferibile
utilizzare oli ricchi in acidi grassi monoinsaturi, come quello extravergine di oliva oppure di arachidi. Entrambi hanno un elevato punto di fumo, cioè una maggiore stabilità anche a temperature elevate.