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L'avocado fa bene ma quanto bisogna mangiarne?

Altamente energetico e ricchissimo di grassi monoinsaturi, ha un elevato apporto calorico. In una dieta ipocalorica non è consigliato superare il mezzo cucchiaio di avocado al giorno

 
18 maggio 2021 | 07:30

L'avocado fa bene ma quanto bisogna mangiarne?

Altamente energetico e ricchissimo di grassi monoinsaturi, ha un elevato apporto calorico. In una dieta ipocalorica non è consigliato superare il mezzo cucchiaio di avocado al giorno

18 maggio 2021 | 07:30
 

Lo si usa nelle ricette di molte cucine etniche, da quella messicana a quella giapponese, ma è sempre più diffuso anche sulle tavole degli italiani. Dalla colazione al pranzo alla cena, l’avocado viene ormai consumato anche in Italia in grandi quantità. Qual è la giusta quantità di avocado che possiamo (o dovremmo) consumare?

L'avocado L'avocado fa bene ma quanto bisogna mangiarne?

L'avocado


Lo svela la dottoressa Silvia Goggi, dietologa di Humanitas san Pio X.


Ne esistono fino a cento varietà
Il suo nome deriva dallo spagnolo aguacate, e ancor prima dal sostantivo originale ahuacat, che significa “testicolo”: gli avocado, infatti, crescono sempre in coppia. La scoperta di questo frutto esotico da parte delle popolazioni europee è avvenuta durante la perlustrazione spagnola nelle Americhe.

Dal punto di vista botanico, il frutto dell’avocado è una drupa, come la pesca, l’albicocca, la ciliegia, l’oliva e la noce di cocco. Le piante che generano questo frutto possono vivere fino a 200 anni. Esistono più di cento varietà di avocado: la più diffusa è però la Hass (circa l’80% del consumo mondiale), che deriva da un albero innestato. L’avocado può arrivare a pesare fino ad 1 kg e la sua maturazione avviene solo dopo che è stato raccolto. Ecco perché i frutti che si trovano in commercio sono di solito molto duri e non possono quasi mai essere consumati immediatamente.

Valori nutrizionali e proprietà dell’avocado
L’avocado è un frutto altamente energetico e ricchissimo di grassi monoinsaturi, mentre la componente di grassi saturi è piuttosto modesta.

Ricco di omega 9, gli stessi acidi grassi presenti nell’olio d’oliva, l’avocado è un alimento che ben si inserisce nel contesto di una dieta sana. L’attenzione va però posta sul suo elevato apporto calorico: un frutto intero di media dimensione può infatti apportare da solo fino a 500 calorie.

Ciò significa che questo frutto è da aggiungere alla dieta in sostituzione, e non in aggiunta di altri alimenti. Ad esempio, se in un’insalata sarà presente mezzo avocado, non è opportuno aggiungere anche l’olio. Buono anche l’apporto vitaminico del frutto, ricco di potassio, magnesio e acido folico, elemento essenziale per lo sviluppo del feto in gravidanza, oltre che di vitamina E.

Qual è la giusta quantità di avocado?
Gli avocado sono molto ricchi di fibre che, a differenza degli oli, contribuiscono alla sazietà, oltre che di grassibuoni” in grado di combattere l’ipercolesterolemia. Questo frutto aiuta anche il corpo ad assorbire le vitamine liposolubili introdotte con i pasti, come la come la A, la E e la K. Aggiungerlo quindi all’insalata aiuta ad assorbire le vitamine dalle verdure fresche.

In una dieta ipocalorica non è però consigliato superare il mezzo cucchiaio di avocado al giorno. È meglio invece astenersi del tutto dal consumo se si sta seguendo una dieta a basso contenuto di Fodmaps, visto che l’avocado contiene fibre molto fermentabili che possono causare gonfiore intestinale.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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