Ci siamo lasciati alle spalle una Pasqua che ha voluto mettere insieme tradizione e innovazione, facendo sfilare anche una produzione di colombe e uova in alcuni casi molto creativa. E oggi a tutti gli effetti navighiamo nel mare dei dolci primaverili. Con lo sbocciare del nuovo corso della natura è il momento di sperimentare e di trovare nuove soluzioni in laboratorio. I tempi dilatati della pandemia, se da un lato ci hanno penalizzato, ci consentono però di organizzare al meglio i pensieri e di concentrarci sui concetti da sviluppare.
Nuove strutture, nuovi gusti e nuovi abbinamenti: la ricerca ai tempi (dilatati) della pandemiaDue i blocchi di partenza. Puntare in maniera ancora più decisa sulla
qualità di ogni aspetto della filiera produttiva e affrontare con determinazione il terreno delle
intolleranze e delle
allergie. La cosiddetta “free from” è una declinazione professionale che necessita maggior attenzione nel nostro settore.
La ricerca metodica e uno sviluppo operativo articolato sono snodi fondamentali.
Rivisitazione della tradizione: nuovi abbinamenti, nuovi gusti, nuove strutture
Altri aspetti da considerare e che meritano una riflessione approfondita sono la
rivisitazione della tradizione, come si è già visto nel caso dei
dolci da ricorrenza del periodo pasquale, e l’innovazione, per quanto riguarda in particolare la struttura e i
gusti. Una strada da percorrere può essere quella inerente all’
abbinamento caldo-freddo al palato impostando diverse strutture, più o meno leggere, per ottenere una miglior deglutizione e palatabilità.
Sul fronte delle strutture, l’effetto
crunch ha aperto da tempo uno scenario lungo tutto l’orizzonte gastronomico, ma le suggestioni in materia sono infinite, a maggior ragione nei settori pasticceria, gelateria, cioccolateria.
L'obiettivo è fidelizzare il mercato con nuovi prodotti
Per meglio definire il nostro raggio d’azione all’insegna dell’innovazione consideriamo di dover destrutturare un dolce, così da analizzarne ogni singola componente e cogliere lo spunto più azzeccato per
avviare la nostra sperimentazione. Da qui parte la
diversificazione dell’offerta,per stimolare e sedurre il
mercato. In ultima analisi, è necessario fidelizzare lo stesso anche intorno al “nuovo”.