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Alcol e guida, Zaia ci ripensa: prevenire è meglio che punire

06 febbraio 2009 | 18:43
Alcol e guida, Zaia ci ripensa: prevenire è meglio che punire
Alcol e guida, Zaia ci ripensa: prevenire è meglio che punire

Alcol e guida, Zaia ci ripensa: prevenire è meglio che punire

06 febbraio 2009 | 18:43
 

«Per me chi guida non deve toccare alcol». Così il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia (nella foto) aveva commentato la questione del consumo diffuso e abusato di alcolici e vino. Era il 16 dicembre e in quei giorni il Governo aveva annunciato una politica di "tolleranza zero" e un progressivo inasprimento delle pene per chi guidava dopo aver assunto alcol avanzando la proposta di legge, che avrebbe dovuto essere varata entro la fine di gennaio, di abbassare a 0,2 milligrammi il limite alcolemico consentito.

Luca ZaiaOra, grazie anche al dibattito promosso da Italia a Tavola e alle prese di posizione di politici, giornalisti e produttori (che non hanno mancato di scrivere direttamente alla nostra redazione) la questione si è arenata. E lo stesso Ministro Zaia, a distanza di un paio di mesi dalla dichiarazione a caldo, ha rivisto la sua posizione in merito all'abbassamento del limite del tasso alcolemico nel sangue. In un'intervista all'Ansa a tutto campo, dove peraltro ha ribadito il valore della produzione agricola made in Italy, il Ministro ha sottolineato l'importanza della prevenzione, unico vero deterrente al crescente numero di incidenti mortali causati soprattutto da giovani che alzano un po' troppo il gomito.

 «Il dramma delle stragi del sabato sera non si risolve imponendo il tasso alcolemico zero o chiudendo prima le discoteche. Il vero punto è la prevenzione facendo capire ai giovani il valore della vita e quello che rischiano spingendo sull'acceleratore - ha detto Zaia. Quando sono diventato presidente della provincia di Treviso c'erano 187 morti all'anno nella provincia per incidenti stradali, quando ho terminato il mio incarico avevo più che dimezzando i morti e questo grazie ad alcune decisioni che ho preso, come la sostituzione degli incroci con le rotonde e l'educazione stradale anche attraverso iniziative shock come le utilitarie incidentate portate davanti alle discoteche e la visione di ragazze bellissime prive degli arti in seguito ad incidenti o giovani sulla carrozzina che spiegavano ai loro coetanei in discoteca quanto bisogna stare attenti».

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