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Driiin, le botteghe storiche online. Da Bologna il network di prossimità

Dall'esperienza della piattaforma Indispensa è nata la piattaforma dedicata ai piccoli negozi alimentari che custodiscono le eccellenze enogastronomiche italiane. Prossimamente anche a Roma, Torino e Firenze

di Nicola Grolla
 
09 marzo 2021 | 11:23

Driiin, le botteghe storiche online. Da Bologna il network di prossimità

Dall'esperienza della piattaforma Indispensa è nata la piattaforma dedicata ai piccoli negozi alimentari che custodiscono le eccellenze enogastronomiche italiane. Prossimamente anche a Roma, Torino e Firenze

di Nicola Grolla
09 marzo 2021 | 11:23
 

Se eCommerce e delivery sono diventate parole di uso comune, la loro applicazione pratica non ha avuto altrettanta fortuna. Certo, l'accelerazione imposta dai cambiamenti dettati dalla pandemia Covid ha avvicinato molti consumatori all'online. Ma non sempre vi hanno trovato quello che cercavano. A partire dall'offerta alimentare. Un vuoto in cui si è infilata la piattaforma Driiin.

Driiin offre oltre 3.000 referenze da un network di 22 botteghe artigiane - Driiin, le botteghe storiche online Da Bologna il network di prossimità

Driiin offre oltre 3.000 referenze da un network di 22 botteghe artigiane

Le piccole botteghe vanno online
Lanciata sul mercato a ottobre 2020, sulla scorta dell'esperienza dei tre fondatori Roberto Melloni, Luca Marchesi e Alessandra Anguillari nel mondo food, Driiin ha subito intercettato quel bisogno di digitalizzazione che veniva dalle botteghe storiche del centro di Bologna. Macellerie, drogherie, gastronomie, pescherie, ecc. rischiavano infatti di rimanere tagliate fuori dal mercato online; l'unico che non ha mai subito rallentamenti o chiusure da Dpcm.

Di fatto, il servizio proposto da Driiin è una scalata all'eCommerce dedicata a quelle piccole imprese che, nei propri banchi, sui propri scaffali costudiscono le eccellenze enogastronomiche del territorio. «Qualche anno fa avevamo creato Indispensa con l'obiettivo di mettere in contatto i grossisti con i ristoratori. L'idea funzionava. Peccato che a marzo la ristorazione si sia fermata. Un blocco che ha fatto nascere una nuova necessità: per fare una spesa di qualità c’erano tutta un serie di complicazioni importanti che, alla fine, facevano sì che il consumatore si accontentasse della grande distribuzione. I negozi di quartiere, le botteghe di qualità che spesso erano poco preparati per affrontare questa situazione si erano trovati tagliati fuori», racconta Anguillari. Da qui nasce Driiin: un mercato virtuale che conta un network di 22 botteghe storiche associate e oltre 3.000 referenze.

L'home page di Driiin - Driiin, le botteghe storiche online Da Bologna il network di prossimità
L'home page di Driiin

«L'idea è quella di proporre al consumatore finale una spesa di qualità online con la possibilità di acquistare da più botteghe contemporaneamente come se uno facesse il giro in centro della propria città. Si paga un unico carrello e si riceve tutta la merce insieme entro 24 ore dall'ordine senza nessun costo aggiuntivo per l'utente. E posso assicurare che chi fa un primo acquisto di prova, ritorna da noi e si fidelizza», prosegue Anguillari.

Delivery, servizio e qualità fanno la differenza
Sorge spontanea la domanda. c'era bisogno di un'altra piattaforma? «È vero che è tutto un proliferare di piattaforme ma noi puntiamo su qualità e professionalità per conquistare i nostri clienti e i nostri partner. Spesso, infatti, le botteghe di quartiere hanno una propria presenza online, a volte addirittura un proprio eCommerce. Il problema è che manca quel look&feel e quella cura del dettaglio che solo un network come il nostro può offrire. Inoltre, a differenza delle altre piattaforme, noi siamo riusciti finalmente a sdoganare il concetto di prodotto a peso variabile», specifica Anguillari. Detto diversamente: se il cliente vuole comprare due etti di prosciutto crudo dal salumiere di fiducia che fa parte del network Driiin può farlo senza doversi accontentare del prodotto già confezionato in una grammatura standard.

A consegnare la merce ci pensa poi un'azienda terza «non una cooperativa: tutti rider assunti», ci tiene a specificare Anguillari. Per il momento, il servizio di consegna attraverso biciclette modificate per grandi pacchi oppure con mezzi a basso impatto ambientale avviene solo nella città di Bologna; dove il servizio è nato. Tuttavia, i progetti per l'espansione non mancano. «L'obiettivo è quello di attivare la piattaforma anche su Roma, Torino e Firenze. «Ai nostri partner chiediamo una fee mensile di 25 euro più il 10% del valore di ogni scontrino», afferma Anguillari. Somme destinate a creare una vetrina virtuale dedicata ad ogni singolo punto vendita, con tanto di inserimento dell'assortimento e aggiornamento delle offerte.

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