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Nel settore ittico troppe fake news. Serve un tavolo per pianificare strategie d'informazione comuni

Valentina Tepedino dirige un periodico dedicato al mondo del pesce ed è attiva su tanti fronti che riguardano il settore. Tra formazione, comunicazione e filiera corta ecco i suoi progetti.

di Piera Genta
 
18 febbraio 2021 | 12:02

Nel settore ittico troppe fake news. Serve un tavolo per pianificare strategie d'informazione comuni

Valentina Tepedino dirige un periodico dedicato al mondo del pesce ed è attiva su tanti fronti che riguardano il settore. Tra formazione, comunicazione e filiera corta ecco i suoi progetti.

di Piera Genta
18 febbraio 2021 | 12:02
 

Valentina Tepedino è laureata in Medicina veterinaria specializzata in allevamento, igiene e patologia delle specie acquatiche e in diritto e legislazione veterinaria con lo scopo di diventare ispettore degli alimenti. Direttrice del periodico semestrale Eurofishmarket (dal prossimo numero ci sarà una versione online e quella in inglese) e del blog inforMare per non abboccare con piacevoli disegni realizzati dal figlio.

Da sempre è impegnata nella ricerca, formazione ed informazione nel settore ittico e referente scientifica della società Eurofishmarket. Collabora con numerose insegne della Grande Distribuzione Organizzata, dell’Horeca, Associazioni di Categoria ed aziende connesse al settore ittico dalla produzione alla somministrazione.

Valentina Tepedino - Nel settore ittico troppe fake news Serve tavolo per strategie comuni

Valentina Tepedino

Valentina, parliamo di Eurofishmarket.
Si tratta di un’azienda, amministrata da mio fratello, che vuole essere un punto di riferimento per il settore ittico. Non solo consulenza  e formazione, ma anche una casa editrice che  oltre al periodico si occupa di editare libri a tema. Abbiamo realizzato un volume intitolato La Grande Enciclopedia illustrata dei pesci con le schede tecniche e le foto a colori di tutte le specie ittiche commercializzate, circa 1200, a cui abbiamo aggiunto quella dei crostacei e molluschi. Inoltre realizziamo manuali operativi, delle vere linee guida per consumatori ed associazioni di categoria. Con lo chef Marcello Leoni abbiamo pubblicato un testo che racconta come scegliere e cucinare 30 specie ittiche italiane poco conosciute. Questo libro fa parte del progetto l’Amo italiano dedicato alla valorizzazione delle specie ittiche italiane.Tanti sono i nostri interventi  di ricerca e sviluppo.

Intanto però continua con la sua attività ispettiva.
Oggi ad esempio ho partecipato a delle riunioni per un progetto con la regione Emilia Romagna. Lavorando con università ed istituti zooprofilattici ed avendo contatti quotidiani  con autorevoli personaggi sono sempre molto al corrente delle problematiche del settore anche se dedico molte ore al mio aggiornamento.

Il mondo ittico è molto maschile?
Quando ho iniziato ad operare nel mercato del pesce di Milano verso il 1998 ho incontrato mogli e figli di grossista che si occupavano della vendita. I pescatori sono quasi tutti uomini, anche se esistono delle associazioni femminili. In generale nel settore ispettivo un tempo il 90% erano uomini, oggi nel mondo veterinario ci sono molte donne.

I progetti futuri?
Sto lavorando su  progetti di comunicazione, nel settore circolano molte fake news e le istituzioni di riferimento non hanno un progetto comune per fornire informazioni affidabili. Manca anche un tavolo di confronto su obiettivi comuni come ho visto fare dal Governo norvegese. Inoltre sto lavorando per convincere pescatori ed allevatori a valorizzare la filiera corta per ridurre gli intermediari facendo crescere di valore il nostro prodotto ittico. La concorrenza estera è molto forte con prezzi inferiori. Noi possiamo vincere con una qualità reale e misurabile.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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