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Assembramenti ai Musei Vaticani. Un'altra macchia per tutto il turismo

Nel sito culturale romano, il 13 febbraio c'era il pienone e una guida turistica ha voluto denunciare l'accaduto con una lettera molto dura inviata alla direzione la quale però smentisce la graità della situazione.

 
16 febbraio 2021 | 16:32

Assembramenti ai Musei Vaticani. Un'altra macchia per tutto il turismo

Nel sito culturale romano, il 13 febbraio c'era il pienone e una guida turistica ha voluto denunciare l'accaduto con una lettera molto dura inviata alla direzione la quale però smentisce la graità della situazione.

16 febbraio 2021 | 16:32
 

Non c’è pace per il mondo dell’accoglienza e del turismo, dell’arte e della cultura: non appena le misure restrittive vengono allentate e la gente ne approfitta per tornare a qualcosa che somigli alla normalità pre-Covid, subito circolano immagini di situazioni di assembramenti gravi. Dopo la movida sui Navigli e in altri luoghi caldi del divertimento in altre città italiane ora tocca ai Musei Vaticani finire nel mirino delle critiche.

Dal primo febbraio il sito romano ha riaperto dopo che, a causa dell'emergenza coronavirus, è stato chiuso per quasi tre mesi, il periodo più lungo dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Sebbene le norme italiane prevedano che in zona gialla i luoghi della cultura possano restare aperti soltanto nei giorni feriali, il museo, che si trova all'interno dello Stato del Vaticano, è aperto dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 18.30.

Gli assembramenti ai Musei Vaticani -

Gli assembramenti ai Musei Vaticani (foto: Repubblica Roma)

Il pienone sabato 13 febbraio
Di fatto dunque è l'unica attrazione culturale aperta di sabato a Roma e il 13 febbraio era la vigilia della domenica di San Valentino, quel giorno centinaia di romani e cittadini del Lazio hanno scelto di ammirare le meravigliose opere custodite nei Musei. Se nel corso della settimana le sale sono rimaste praticamente vuote, il 13 febbraio erano invece piene in ogni ordine di posto, nonostante il biglietto debba essere prenotato con anticipo sul sito.

La lettera della guida turistica
A denunciare l’accaduto con una lunga lettera inviata alla direzione dei Musei Vaticani, è stata la guida Vincenzo Spina: «Ho guidato un piccolo gruppo all’interno dei Musei Vaticani. Quello che ho visto mi ha fatto profondamente vergognare. Un carnaio umano, in totale contrapposizione con le più basilari normative mondiali (non italiane o europee, ma universali) in materia di contrapposizione al Covid-19. Nessun distanziamento, nessuna organizzazione, follia allo stato puro: scene di isterismo individuale e collettivo, caos primordiale, shock e paura nei partecipanti. Sembrava di sentir parlare Bill Murray in Ghostbusters quando elencava, uno dopo l’altro, gli elementi premonitori della fine del mondo. Mi sono vergognato. Profondamente vergognato. Vergognato di aver evidenziato il certo contingentamento nella vendita dei biglietti organizzato dai Musei Vaticani, venendo inesorabilmente smentito».

«Vergognato di averne esaltato la buona organizzazione, prima di venire nuovamente ed inequivocabilmente smentito dai fatti. Vergognato di aver fatto da Responsabile, da Caposquadra, da Guida (nel senso più etimologico del termine) per un gruppo che si è trovato immerso in un girone dantesco. Quello a cui ho assistito nel pomeriggio di oggi è un suk inaccettabile durante una pandemia globale. Un suk dettato dal desiderio di vendere ogni biglietto disponibile, fino all’ultimo codice a barre, senza un contingentamento adeguato, senza un “piano di battaglia” razionale, senza alcun altro principio che non fosse quello della raccolta del vile profitto. Alle spalle e alle spese di chi gridava, di chi piangeva, di chi sbraitava, di chi tremava impaurito, di chi sgranava gli occhi incredulo, di chi minacciava di chiamare la polizia, e di chi pregava in silenzio di uscirne vivo».

Su Tripadvisor una recensione dello stesso tenore: «Sono stata ieri a fare una visita guidata ai musei Vaticani, purtroppo con molto rammarico devo sottolineare l'assoluta mancanza di rispetto delle norme di sicurezza relative al covid. Le persone si sono ritrovate in diversi momenti in una specie di girone infernale, senza la minima distanza prevista dalle normative in vigore». E ancora: «Tantissimi gruppi con le guide che si bloccavano nelle sale (decine di persone senza distanziamento in periodo di pandemia). I musei sono ovviamente bellissimi ma c'era troppa gente accalcata e in questo periodo è un errore organizzativo inaccettabile».

Ma la risposta dei Musei è arrivata prontamente attraverso le parole dette all'Ansa dalla direttrice Barbara Jatta: «Sabato scorso - ha detto - ero anche io ai Musei Vaticani a fare da guida ad alcuni visitatori e la situazione non era affatto così drammatica. Trovo sinceramente le polemiche tirate fuori da alcune guide un po' sciocche. Prima si lamentavano della chiusura dei Musei, ora, dopo ben 88 giorni di stop forzato, si lamentano della riapertura. A me dispiace, perché il problema non c'era. Io stessa ho fatto da guida a due gruppi, intrattenendoci nelle sale il giusto tempo. Ma a quanto mi dicono, questa guida esterna ha tenuto i suoi visitatori ben 40 minuti in una delle sale principali».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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