Un 2020 fuori dall’ordinario si chiude dietro le spalle di Icam, azienda lecchese attiva nella produzione e commercializzazione di cioccolato e semilavorati del cacao. Con un fatturato di circa 177 milioni di euro (+15 milioni di euro rispetto al 2019), l’effetto negativo della pandemia sembra non aver toccato questa realtà.
Nel 2020, Icam ha lavorato 24mila tonnellate di cacao
Crescita ininterrotta da 5 anniNonostante le incertezze, Icam conferma il
trend positivo che da ormai cinque anni sospinge l’azienda (con un guadagno di 42 milioni di euro dal 2015 ad oggi) grazie a
scelte decise a favore della multicanalità, del biologico e della
private label – quest’ultima ha registrato un balzo del +19% nel 2020 aumentando a 43% la quota nel mix del fatturato.
A trazione exportCaratteristiche molto apprezzate all’
estero dove il business di Icam ha riscosso particolare successo in mercati come Francia, Usa, Gran Bretagna. Qui, infatti, a differenza dell’Italia che durante i mesi di lockdown si è data alla panificazione, il bene di
conforto è stato rappresentato dal cioccolato. Non è un caso, quindi, che l’
export sia cresciuto del +16% rispetto al 2019 con un peso del 62% sul fatturato.
La produzione aumentaA livello produttivo, il 2020 si è chiuso con un aumento del +4% della quantità di
fave di cacao acquistate per un totale di 24mila tonnellate di cui il 65% composto da cacao bio e Fair Trade. Aspetto che sottolinea la dimensione
sostenibile dell’azienda che oggi acquista cacao da 21 diversi paesi del Centro America, dell’America Latina e dell’Africa.