Il migliore regalo per i 50 anni di un vino che ha fatto la storia? Una collina, ovviamente. Così la famiglia Antinori, proprietaria dell'omonima cantina, ha deciso di riportare in casa i quattro ettari mancanti del Tignanello.
La collina del Tignanello
«Il ritorno in famiglia di questi quattro ettari di terreno della collina di Tignanello mi rende particolarmente orgoglioso - commenta il marchese
Piero Antinori, presidente onorario dell’azienda di famiglia - Tignanello, per mille ragioni, è un
vino che mi sta particolarmente a cuore, avendo contribuito in prima persona alla sua nascita con la prima annata nel 1971. Un’idea maturata grazie a
studi e ricerche, molte delle quali avvenute partendo proprio da quel vigneto, situato in un’area del territorio del
Chianti Classico particolarmente vocata alla produzione di vini dalla grande qualità».
La storia e il presenteNato come un
vino non convenzionale, precursore del suo tempo, Tignanello ha rappresentato un punto di
svolta nel panorama enologico italiano, contribuendo a quello straordinario movimento oggi conosciuto come "Rinascimento", iniziato alla fine degli Anni 60. Ora, con l'aggiunta del nuovo
terreno, verrano introdotte nuove viti a
Sangiovese utilizzando il materiale già presente nell'attuale vigneto.
La famiglia Antinori, al centro il marchese Piero Antinori
A monitorare le operazioni, la famiglia Antinori che 50 anni fa, nelle persone di Niccolò e Piero Antinori in collaborazione con l'enologo
Giacomo Tachis, fu l'artefice di alcune felici intuizioni maturate dopo attente
ricerche in vigna e viaggi nelle principali terre vitivinicole del mondo che portarono alla nascita del Tignanello.
«Poter contare su altri quattro ettari di un vigneto dalle caratteristiche così straordinarie è motivo di grande soddisfazione - ha affermato
Renzo Cotarella, ceo ed enologo di Marchesi Antinori - Si tratta di un terreno molto ben
drenato, ricco di sassi quali Alberese e Galestro, in grado di donare al vino grande
identità territoriale e personalità. Qui il Sangiovese riesce a esprimere al meglio tutto il suo carattere. Una varietà “nervosa” che va saputa comprendere e interpretare ma, se gestita in maniera corretta, ha la capacità di sorprendere per la sua straordinaria
qualità. È il Sangiovese di Tignanello; vibrante, elegante, deciso senza essere mai troppo invasivo».
Per informazioni:
www.antinori.it