Oltre 450 quintali di olio sono stati sequestrati su tutto il territorio nazionale. Un'operazione avviata lo scorso dicembre e che testomonia l'efficacia della "tolleranza zero" voluta dal ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia. «Sono molto soddisfatto dei risultati finora raggiunti dall'Icq, dal Corpo forestale dello Stato, dai Nac e dalle altre forze dell'ordine impegnate nelle operazioni di controllo nel settore oleario - ha detto il Ministro. Le centinaia di quintali di olio sequestrate in tutta Italia dimostrano che la filosofia della 'tolleranza zero” vale per tutti. Ma non finisce qui. La nostra battaglia per il rilancio del settore oleario passa anche attraverso una vigilanza costante e capillare: per sostenere i produttori onesti bisogna innanzitutto sconfiggere la concorrenza sleale e difendere il vero made in Italy».
Le ispezioni, effettuate a partire dal 1° dicembre scorso e tuttora in corso, sono state svolte dall'Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari di concerto con i diversi organi di controllo che operano nel settore agroalimentare (Comando Carabinieri Politiche agricole e alimentari, Corpo forestale dello Stato, Comando Carabinieri per la tutela della salute, Polizia di Stato, Agenzia delle Dogane e Comando generale delle Capitanerie di Porto).
I controlli, svolti di concerto con gli altri organismi, si sono concentrati sui prodotti oleari importati o provenienti da altri Paesi Ue, e hanno riguardato 13 grandi operatori in tutto il territorio nazionale (3 in Puglia, 2 in Campania, Sicilia, Toscana e Umbria, 1 nel Lazio e in Calabria). Grazie al programma straordinario di controllo, attivato da dicembre su espressa volontà del Ministro, sono stati sequestrati oltre 450 quintali di olio pronto per essere esportato negli Stati Uniti con la dicitura di olio extravergine di oliva, olio d'oliva e olio di sansa di oliva ma risultato in realtà essere olio di semi di soia e olio di semi di soia colorato. L'Icq e l'Agenzia delle Dogane hanno effettuato i sequestri nel porto di Napoli (420 quintali) e presso un operatore siciliano (30 quintali), il quale ha subito un sequestro amministrativo di 86 quintali di olio ulteriori, in quanto dichiarato olio di oliva vergine o extravergine, pur essendo in realtà olio di oliva lampante.
Nello stesso periodo, l'Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari ha svolto attività di controllo autonome, con oltre 1.000 sopralluoghi, 150 campioni analizzati e 45 illeciti amministrativi accertati, soprattutto per violazione delle norme sulla commercializzazione dell'olio d'oliva e sull'etichettatura, e 5 notizie di reato inoltrate. Nell'ambito di questi controlli sono stati sequestrati penalmente in una ditta in provincia di Verona 240 quintali di olio sofisticato proveniente dalla Spagna, dichiarato olio extravergine d'oliva. Sequestro penale anche presso una ditta con sede a Roma: 12 quintali di olio sono stati ritirati perché spacciati per olio extravergine d'oliva.
Operazione "Capitone", Zaia: 7 tonnellate di pesce "sicuro" donate agli indigenti
«Sono felice di poter comunicare che parte dei prodotti sequestrati nell'operazione 'Capitone sicuro”, sono stati donati agli indigenti dopo i controlli che ne hanno accertato la sicurezza». Questo il commento del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia dopo aver appreso che 7, delle 160 tonnellate di prodotto ittico sequestrato lo scorso 30 dicembre in una maxii operazione del comando Guardia Costiera-Capitaneria di Porto, sono state devolute ad enti di beneficenza.
«Ne abbiamo chiesto il dissequestro alle procure perché sono risultate 'sicure” - ha annunciato il Ministro - e le abbiamo destinate agli indigenti. Così abbiamo ottenuto un doppio risultato: colpire i delinquenti ed aiutare la brava gente che in questo particolare momento si trova a combattere contro la fame».
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