Da marzo del 2020, le nostre vite sono state radicalmente cambiate dall’avvento della pandemia, che ha stravolto usi e costumi delle persone di tutto il mondo. A maggior ragione quelle del popolo italiano, da sempre avvezzo ad uno stile di vita in cui lo svago, il divertimento e la voglia di condivideremomenti della propria giornata con parenti e amici sono sempre stati una sorta di “mantra imprescindibili”.
Tra i momenti preferiti dagli italiani, gustarsi una pizza o un piatto prelibato in compagnia degli affetti più cari, erano certamente tra i più graditi. Tutte le limitazioni imposte dalle autorità sanitarie al fine di contenere il propagarsi del coronavirus, però, ha reso difficoltoso, se non impossibile, condividere questi momenti nelle tante pizzerie e ristoranti che animano lo Stivale, famoso nel mondo per le prelibatezze culinarie che è in grado di sfornare.
Il delivery: aumenta il ricorso alle piattaforme ad hoc
Gli italiani, però, difficilmente rinunciano alla buona tavola, a quel ristorante in grado di saziare il loro gusto e palato, piuttosto che a quella pizzeria capace di sfornare una pizza croccante e gustosa. E, traslando il famoso adagio “se la Montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna”, gli italiani hanno ripiegato, a mani basse, sul delivery, al fine di non poter perdere le antiche e sane abitudini alimentari.
Nel 2020, infatti, il 70% degli italiani ha ordinato piatti pronti, pizze e quant’altro per l’asporto e la consegna a domicilio. Un dato che nelle grandi città, spesso, si può vedere anche ad occhio nudo: dalle code fuori dagli esercizi commerciali sino al considerevole aumento dei rider nelle vie di ogni singolo capoluogo.
Oltre il 30% di questi ordini, infatti, vengono effettuati direttamente tramite le più note piattaforme di consegna a domicilio, che, però, non sono in grado di coprire alcune zone periferiche del nostro paese: la maggior parte del business di queste società, infatti, si concentra nelle grandi città, zone turistiche o importanti centri urbani.
Non deve stupire, di conseguenza, se la maggior parte degli utenti si accorda direttamente con l’esercente, tramite telefono o WhatsApp, per poi recarsi in loco a ritirare il cibo o farselo recapitare a domicilio non avvalendosi delle summenzionate piattaforme di delivery, che, tuttavia, in questo avvio di 2021 hanno continuato a rafforzare la propria leadership all’interno del settore food e rappresentano il futuro dello stesso.
Dal delivery al gaming, passando per l’e-commerce
La tecnologia, d’altro canto, ha letteralmente rivoluzionato il mondo del commercio in qualsiasi ambito. Basta pensare, ad esempio, al mondo dell’abbigliamento. Grazie ad alcuni portali del settore è possibile acquistare vestiti a prezzi, spesso, decisamente più concorrenziali rispetto a quelli proposti dagli esercizi commerciali, con la comodità, qualora il capo non sia effettivamente quello richiesto, di poterlo restituire e vedersi rimborsata la somma spesa.
L’abbigliamento, però, è solo uno dei tanti settori ai quali si può attingere dalla grande rete telematica. Il discorso, ad onor del vero, dovrebbe essere decisamente più ampio ed andare tutti i settori del commercio. Il successo dell’e-commerce, ovvero effettuare acquisti direttamente tramite il web, è innegabile e riguarda, di fatto, tutti i comparti economici ed industriali, che con un semplice click consentono l’acquisto di beni o servizi agli utenti.
Non solo l’e-commerce, però, ha tratto nuova linfa da Internet. Anche il mondo dello svago e del divertimento, infatti, è tra i più ricercati, in assoluto, dagli internauti, pronti a dedicare una piccola parte del proprio tempo libero ai videogames online piuttosto che agli altri giochi presenti in rete. Alla ricerca, ad esempio, di siti legalmente riconosciuti, come quelli marcati AAMS, che spieghino come ottenere i bonus dai casino online piuttosto che alcuni suggerimenti nel mondo del betting sportivo.