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Prevenire e curare la carie. Tra igiene orale e visite periodiche

Un disturbo che non va sottovalutato, in quanto, se non trattato, continuerà ad attaccare, fino a colpire gli strati più profondi causando sintomatologie dolorose e, in alcuni casi, anche la perdita del dente.

 
19 gennaio 2021 | 16:35

Prevenire e curare la carie. Tra igiene orale e visite periodiche

Un disturbo che non va sottovalutato, in quanto, se non trattato, continuerà ad attaccare, fino a colpire gli strati più profondi causando sintomatologie dolorose e, in alcuni casi, anche la perdita del dente.

19 gennaio 2021 | 16:35
 

La carie è una malattia dentale che colpisce gran parte della popolazione ed è caratterizzata, nella fase iniziale, dalla distruzione della parte più esterna e dura del dente, lo smalto. Un disturbo che non va sottovalutato, in quanto, se non trattato, continuerà ad attaccare, fino a colpire gli strati più profondi causando sintomatologie dolorose e, in alcuni casi, anche la perdita del dente. Ma le carie non sono tutte uguali e sono classificabili in cinque classi, a seconda del grado di penetrazione nel dente. Abbiamo approfondito questa tematica con gli specialisti del Dental Center di Humanitas Rozzano.

Prevenire e curare la carie Tra igiene orale e visite periodiche

Una costante attività di prevenzione è la prima regola da seguire per contrastare la carie

Cinque fasi evolutive

Le classi di carie si articolano in diverse tipologie:

1.    Iniziale: si mostra come una macchia biancastra sullo smalto, senza aver “bucato” la superficie sottostante. In questa fase, è reversibile.
2.    Superficiale: comincia a invadere la parte iniziale della dentina sottostante lo smalto, creando una cavità.
3.    Profonda: la cavità interessa la maggior parte del corpo dentinale.
4.    Penetrante: la carie comincia a provocare una reazione da parte dell’organo pulpo-dentinale.
5.    Perforante: la carie provoca una lesione e un’esposizione pulpare.

Cause e sintomi
I sintomi della carie tendono a insorgere a partire dal secondo stadio: avremo mal di denti, sensibilità dentinale, dolore lieve quando si mangia o si beve qualcosa di particolarmente caldo o particolarmente freddo. La carie non dà sintomi al primo stadio: per questo è molto importante sottoporsi alla visita odontoiatrica due volte all’anno.
Tra le cause, possiamo annoverare una scorretta igiene della bocca: una bocca non pulita favorisce il deposito di placca dentale, così come il consumo eccessivo di bevande e cibi zuccherati.
Il tabagismo, una salivazione ridotta e un’insufficiente resistenza del dente causata da fattori costituzionali, completano il quadro.

Come prevenire?
Una costante attività di prevenzione è la prima regola da seguire per contrastare la carie. Il processo è semplice, purché si faccia con costanza. Prevede di:
•    spazzolare i denti dopo ogni pasto, o almeno due volte al giorno;
•    utilizzare, oltre a spazzolino e dentifricio, il filo interdentale e il colluttorio più adeguato alla propria bocca;
•    evitare il consumo di alimenti che tendono ad attaccarsi nei solchi dentali, come caramelle e biscotti;
•    evitare di assumere cibi e bevande zuccherate;
•    effettuare visite periodiche dal dentista;
•    utilizzare dei sigillanti dentali, ossia delle piccole pellicole da applicare sulla superficie masticatoria dei denti posteriori, che hanno lo scopo di chiudere le scanalature e le fessure tra un dente e l’altro, dove i residui di cibo tendono a raccogliersi.

Come curare?
Per curare la carie è necessario eliminare le parti necrotiche e chiudere le cavità formatesi con appositi materiali. Tra i trattamenti, che dipendono dalla gravità della lesione, sono da segnalare:
•    il trattamento al fluoro, ottimo nel caso di carie iniziali;
•    l’otturazione, che consiste nel riempimento dell’area dentale lesa con materiali appositi. È il metodo più utilizzato quando la carie non ha ancora intaccato la polpa dentaria;
•    le corone, rivestimenti fatti su misura che sostituiscono la parte più esterna del dente, chiamata appunto “corona”. Questo metodo si usa quando il dente risulta essere molto indebolito;
•    la devitalizzazione, quando la carie raggiunge la polpa. La polpa viene rimossa e sostituita con appositi materiali, e il dente viene devitalizzato.
•    la rimozione del dente, quando il danno è irreversibile.

Per informazioni: www.humanitasalute.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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