Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
sabato 23 novembre 2024  | aggiornato alle 06:42 | 109181 articoli pubblicati

Siad
Siad

Reflusso? La dieta a semaforo vieta i cibi grassi difficili da digerire

Non è da confondersi con un semplice mal di stomaco e, per riprendersi, è necessario seguire un'alimentazione a base di verdure, carni bianche e cibi integrali.

 
22 novembre 2020 | 10:00

Reflusso? La dieta a semaforo vieta i cibi grassi difficili da digerire

Non è da confondersi con un semplice mal di stomaco e, per riprendersi, è necessario seguire un'alimentazione a base di verdure, carni bianche e cibi integrali.

22 novembre 2020 | 10:00
 

Il reflusso gastroesofageo si verifica quando i succhi gastrici che si trovano nello stomaco vengono in contatto con l’esofago, provocando bruciore nella zona dello sterno. Questa condizione colpisce circa il 10-20% della popolazione in Europa. Ne ha parlato in un’intervista a "Il mio medico" su Tv2000 Federica Furfaro, gastroenterologa di Humanitas. L'intervista è stata ripresa da Humanitasalute in un articolo che, di seguito, riportiamo integralmente.

Il reflusso e l'immancabile apporto dell'alimentazione - Reflusso? La dieta a semaforo vieta i cibi grassi difficili da digerire

Il reflusso e l'immancabile apporto dell'alimentazione


I sintomi: come riconoscere il reflusso
Per distinguere il reflusso gastroesofageo da un qualunque mal di stomaco o da altri problemi intestinali e di digestione è importante «capire quali sono i sintomi correlati al male e al bruciore di stomaco che descrivono i pazienti», ha spiegato l'esperta. Lo stomaco, infatti, si trova nella parte alta dell’addome, «ma in questa zona c’è anche il colon trasverso. Quello che i pazienti definiscono “dolore di stomaco” può anche essere un dolore correlato a problemi non gastrici, per esempio in associazione con diarrea o stitichezza deve farci pensare più a un colon irritabile, mentre dolori e bruciori che si irradiano alla parte alta dello sterno, acidità in bocca, raucedine e a volte tosse, sono sintomi correlati al reflusso gastroesofageo», compresi episodi di tosse notturni, dovuti alla posizione supina che favorisce il reflusso e la risalita di acidi dallo stomaco.

La diagnosi: quali esami eseguire?
Se si sospetta un reflusso gastroesofageo, il medico prescrive solitamente una terapia con inibitori di pompa protonica per ridurre i sintomi, ma nei pazienti in cui questa terapia non funziona, o se lamentano gli stessi sintomi alla sospensione della terapia, servono indagini più approfondite. Tra queste l’esofago-gastro-duodenoscopia permette di vedere all’interno il primo tratto del tubo digerente e di valutare la presenza di complicanze del reflusso come l’infiammazione dell’esofago (esofagite); o la pH–impedenzometria esofagea, tecnica in grado di valutare la presenza di reflusso, la durata, la correlazione con i sintomi riferiti dal paziente e il tipo di reflusso gastroesofageo. In genere si tratta di un reflusso acido e quindi risponde agli inibitori di pompa protonica che riducono l’acidità dello stomaco, ma può anche essere basico e provenire dalla seconda porzione duodenale, in questo caso i pazienti non risponderanno a questo tipo di terapia.

La dieta del semaforo: cosa mangiare e cosa evitare
Se è vero che non esistono cibi categoricamente cattivi e da evitare e che ogni paziente viene valutato personalmente dal medico, è vero anche che alcuni alimenti possono essere tendenzialmente più dannosi per chi soffre di reflusso gastroesofageo.

Metaforicamente, sono stati identificati con il colore rosso gli alimenti che è bene evitare, con l’arancione i cibi da consumare con moderazione e in verde tutti quelli che hanno, invece, il via libera.
  • Rosso: cibi molto grassi, ad esempio i fritti, che appesantiscono e sono difficili da digerire, e quelli acidi, quindi ad esempio agrumi, aceto e caffè, che avendo un’azione legata al rilassamento della muscolatura dello sfintere esofageo favoriscono il reflusso verso l’alto del materiale gastrico. Per quanto riguarda, le cotture, è bene  preferire quelle leggere e prive di intingoli e spezie che aumentano l’acidità, quindi è consigliata la cottura al vapore, al cartoccio o alla piastra;
  • Arancione: cioccolato in piccole quantità, latticini (meglio se freschi e magri, come ad esempio la ricotta), uova purché non fritte;
  • Verde: e via libera a verdure crude e cotte, cibi integrali, carni bianche evitando maiale e agnello, pomodori, meglio se cotti.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena
Tecnoinox
Di Marco
FATO

Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena
Tecnoinox
Di Marco

FATO
Fratelli Castellan
La Neff Coda Nera