C’è un rapporto tra cibo inquinato e problemi alla tiroide? Per gli esperti sì. Ferruccio Balducci, farmacista e preparatore di farmaci galenici, durante uno dei convegni organizzati da Free From Hub all’interno di Sana Restart a BolognaFiere, ha rimarcato quanto sia stretto il legame tra sistema endocrino e inquinamento, sia atmosferico sia derivante da pesticidi, fitofarmaci, ormoni e antibiotici.
Fondamentale prestare molta attenzione a ciò che si mette in tavola
L’inquinamento, infatti, influenza inevitabilmente il
sistema nervoso ed
endocrino, soprattutto la
tiroide, che spesso viene
stimolata in modo negativo generando una quantità di
ormoni che non sono adeguati al reale fabbisogno del corpo umano.
Questo, in alcuni casi, può portare a sviluppare
l’ipotiroidismo,
l’ipertiroidismo o la
tiroidite.
Scegliere il biologicoPer Balducci è fondamentale prestare molta attenzione a ciò che si mette in tavola: «quando scegliamo cosa mangiare,
dall’etichetta non possiamo vedere alcuni importanti
valori nutrizionali, come ad esempio la quantità di
antiossidanti presenti in quel determinato alimento».
Meglio, per l’esperto, orientarsi verso il
biologico: «quando un alimento è certificato biologico, possiamo trovare molti più
antiossidanti rispetto a un alimento convenzionale, ma questo non si evince dall’etichetta. Così come non possiamo vedere la quantità e la qualità delle
vitamine, ma nemmeno la quantità di
pesticidi o di
fitofarmaci utilizzati per la produzione di un determinato alimento, questo perché le etichette nutrizionali sono tutte uguali e incomplete».
È necessario, quindi, affidarsi ad
aziende che producono seriamente
prodotti biologici, perché allo stato attuale, basandosi solo sull’etichetta, non è possibile valutare in autonomia la bontà o meno di un alimento.