Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
mercoledì 27 novembre 2024  | aggiornato alle 07:46 | 109237 articoli pubblicati

Siad
Siad

Raffreddore e rimedi della nonna La Vitamina C non lo cura

Nonostante la sua importanza, la vitamina C non ha alcuna proprietà terapeutica nella cura dei sintomi influenzali e non può essere di aiuto nella prevenzione o nel trattamento di un raffreddore.

 
18 ottobre 2020 | 13:15

Raffreddore e rimedi della nonna La Vitamina C non lo cura

Nonostante la sua importanza, la vitamina C non ha alcuna proprietà terapeutica nella cura dei sintomi influenzali e non può essere di aiuto nella prevenzione o nel trattamento di un raffreddore.

18 ottobre 2020 | 13:15
 

In un momento come questo tra coronavirus e influenza, anche un raffreddore fa paura. Ma una volta appurato che si tratta, fortunatamente, di un semplice raffreddore, ci si interroga su come curarlo in fretta. Magari con qualche rimedio naturale.

È una vitamina fondamentale perché rafforza il sistema immunitario - Raffreddore e rimedi della nonna La Vitamina C non lo cura

È una vitamina fondamentale perché rafforza il sistema immunitario


Da sempre, ad esempio, si ritiene che assumere vitamina C sia utile per guarire dal raffreddore. Ma il famoso “rimedio della nonna” è davvero efficacie? Cioè agrumi e compagnia bella hanno davvero un ruolo chiave per contrastare il raffreddore?

La risposta è no. A confermarlo è Federico Leone, otorinolaringoiatra di Humanitas San Pio X, che in un articolo di Humanitas Salute, spiga:« Non discutiamo affatto la sua importanza: tuttavia, la notizia assai diffusa che la vitamina C “curi” il raffreddore è priva di fondamento. La vitamina C non ha alcuna proprietà terapeutica nella cura dei sintomi influenzali e non può essere di alcun aiuto nella prevenzione o nel trattamento di un raffreddore; possiede al massimo un ruolo coadiuvante nell’abbreviare l’episodio influenzale (proprio per la sua azione antiossidante e immunostimolante), ma bisogna stare attenti a non abusarne. L’eccessiva assunzione di vitamina C, infatti, può portare, nei casi più gravi, all’ipervitaminosi C, caratterizzata da disturbi ai reni (calcoli, accumulo di ferro), allo stomaco (gastriti) e all’apparato digerente in generale (diarrea, nausea, vomito, crampi). La vitamina C, o acido ascorbico, è una vitamina idrosolubile e non può essere accumulata nell’organismo, ma deve essere assunta con continuità attraverso l’alimentazione. È una vitamina fondamentale perché rafforza il sistema immunitario, ostacola la sintesi delle sostanze cancerogene (in particolare nello stomaco) e quindi contribuisce alla prevenzione dell’insorgenza dei tumori. Ha anche un’importante azione antiossidante e di contrasto dei radicali liberi».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali



Madama Oliva
Cirio Conserve Italia

Siggi
Elle & Vire
Sigep