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La ristorazione si rialza dal Covid La Fipe traccia l'unica via

Claudio Sadler, presidente de Le Soste, rinnova con orgoglio la partnership stipulata con Fipe ormai un anno fa alla luce dell'impegno profuso durante il lockdown. I pubblici esercizi hanno trovato nel presidente Lino Stoppani e nel suo staff l'unico riferimento in grado di far valere la voce del settore anche a livello istituzionale.

di Gabriele Ancona
vicedirettore
02 luglio 2020 | 08:30
La ristorazione si rialza dal Covid 
La Fipe traccia l'unica via
La ristorazione si rialza dal Covid 
La Fipe traccia l'unica via

La ristorazione si rialza dal Covid La Fipe traccia l'unica via

Claudio Sadler, presidente de Le Soste, rinnova con orgoglio la partnership stipulata con Fipe ormai un anno fa alla luce dell'impegno profuso durante il lockdown. I pubblici esercizi hanno trovato nel presidente Lino Stoppani e nel suo staff l'unico riferimento in grado di far valere la voce del settore anche a livello istituzionale.

di Gabriele Ancona
vicedirettore
02 luglio 2020 | 08:30
 

Il lockdown ha messo in ginocchio i pubblici esercizi, ma la situazione avrebbe potuto essere peggiore a questo punto. Bar e ristoranti devono ringraziare la Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe) per il costante lavoro svolto durante questi mesi (lavoro ancora in atto) che ha puntato a difendere con forza e decisione la categoria, esaltandone la centralità nel Sistema Italia per chiedere al Governo, con insistenza, aiuti massicci e degni. A margine della presentazione della Guida 2020, il presidente dell'associazione Le Soste, Claudio Sadler ha voluto concentrarsi proprio su questo aspetto cogliendo l'occasione per ribadire con orgoglio quella partnership stretta ormai tempo fa che ora si vuole ulteriormente rafforzare.

Le Soste-Fipe, un'unione di peso  Sadler: «Soluzioni cercate insieme»

Lino Enrico Stoppani e Claudio Sadler

Un’associazione, Le Soste, che ha come obiettivo lo sviluppo della ristorazione italiana; vanta poche decine di associati ma che rappresentano comunque un alto target. Uno scopo chiaro, che persegue con determinazione, interpretando un ruolo sempre più attivo nell’ambito degli organismi istituzionali e di categoria. Con il Comune di Milano, Le Soste è infatti tra i firmatari del manifesto che vuole definire le azioni chiave che orientano il rapporto della città con il cibo, in un’ottica di equità e sostenibilità. Si vuole sostenere la filosofia del fresco nell’ambito del nostro patrimonio agroalimentare. Un messaggio dal forte valore identitario, culturale ed economico.

«Nel nostro Paese vantiamo una filiera eccezionale che ha radici nelle tradizioni – ha sottolineato il presidente Claudio Sadler - E poi possiamo contare sui prodotti freschi tutto l’anno, aspetto non scontato per molte nazioni. Ma l’Italia è lunga e questa è una garanzia di approvvigionamento continuo. Con questi punti di forza dobbiamo onorare la cucina italiana».

La sinergia a livello di categoria ha avuto la sua chiave con l’ingresso de Le Soste nell’universo Fipe-Federazione Italiana pubblici esercizi ormai un anno fa. Un’unione importante per un settore che ha bisogno di coesione in un momento difficile come quello stanno vivendo la ristorazione e il Paese, ma in assoluto una collaborazione che può solo far bene alla cucina italiana. E Fipe è un riferimento solido e diffuso con i suoi quasi 120mila associati.

Le Soste-Fipe, un'unione di peso  Sadler: «Soluzioni cercate insieme»
Claudio Sadler consegna il riconoscimento Le Soste ad Anna Scavuzzo, vicesindaca di Milano

«Sono stati mesi di grandi pensieri alla ricerca di capire che cosa si poteva fare – ha raccontato Sadler a Italia a Tavola - Abbiamo lavorato tanto con il digitale collaborando con la Fipe. Un bollettino di guerra ogni giorno. Abbiamo cercato insieme di capire quali richieste potevamo fare al Governo per uscire da questa crisi con tutte le sue derive economiche che ha martoriato e sta ancora mettendo a dura prova il comparto del turismo nel suo complesso e, per quanto riguarda Le Soste, della ristorazione. Abbiamo effettuato incontri costanti con i rappresentanti sindacali della nostra categoria che ci hanno aggiornato di continuo sugli sviluppi in merito ai decreti che si susseguivano, nella speranza di riuscire ad aprire i ristoranti in una situazione non così critica, come invece, purtroppo, si sta rivelando la realtà».

Questo il fronte associativo. In quello professionale privato il ristoratore Claudio Sadler ha riaperto il suo ristorante storico e Chic ‘n Quick Trattoria Moderna il 3 giugno. «Ho visto crollare il fatturato del 45-50% per quanto riguarda i ristoranti e ancora del 100% in merito al comparto del catering-banchettistica, completamente fermo da febbraio. L’aspetto peggiore è che non si vede ancora nulla all’orizzonte. Questo è l’aspetto più preoccupante. La fortuna vuole che però abbiamo ottenuto la cassa integrazione per tutti i dipendenti; un costo che non ci pesa, ma bisognerà ricostruire un mercato che in questo lasso di tempo è andato disperso».

Le Soste-Fipe, un'unione di peso  Sadler: «Soluzioni cercate insieme»
L’unità di categoria è un punto di forza decisivo, una leva psicologica e strategica importante

In uno scenario così incerto l’alleanza tra Le Soste e Fipe dà vita a un blocco di peso, a una coalizione autorevole. «Certo – ha puntualizzato Sadler - È l’associazione più importante di categoria per i pubblici esercenti e in modo particolare per i ristoratori. Il nostro presidente Lino Stoppani e il direttore generale Roberto Calugi si sono molto prodigati insieme a tutto il Consiglio, di cui facciamo parte anche noi de Le Soste, per poter far sì che si possano avere quantomeno delle sovvenzioni, a fondo perduto o in merito alle locazioni o a tutto quel mosaico di agevolazioni di cui c’è urgente bisogno. Qualcosa è successo e qualcosa accadrà. Siamo fiduciosi che si riesca a uscire da questo dramma. Non è una cosa semplice, ma cerchiamo di valutare la situazione con ottimismo e andiamo avanti. La città di Milano è stata molto colpita e questo lo si vede, lo si tocca con mano, perché in giro non si captano ancora la fiducia e l’energia come magari in altre città dove l’impatto è stato meno pesante».

Una ripartenza a macchia di leopardo, comunque in salita. L’unità di categoria si può quindi rivelare un punto di forza decisivo, una leva psicologica e strategica importante. «A parte alcune situazioni che hanno visto protagonista qualche ristoratore che si è voluto muovere per conto proprio anche in maniera un po’ goliardica, per me l’unità è tutt’altro – ha fatto notare Sadler - Bisogna dare la possibilità a chi ci rappresenta di parlare alle autorità in modo corretto e concreto e con il piglio giusto. Manifestare va bene, ma non c’è solo questo aspetto. Bisogna portare un messaggio unitario che ci dia la possibilità di essere molto incisivi e soprattutto ben ascoltati».

Il legame con la Fipe in questo senso è la chiave di volta. Un’intesa virtuosa per entrambe le parti. Le Soste, nella Fipe, trova un apparato di supporto strutturato. Con all’attivo oltre 120mila soci, è la federazione leader nel settore della ristorazione, dell'intrattenimento e del turismo. D’altro canto, la Fipe, con l’appoggio de Le Soste, potrà promuovere con ancora maggiore forza e credito la nostra cultura del cibo e dell’accoglienza.

La dichiarazione del presidente Fipe Lino Enrico Stoppani che introduce la Guida Le Soste 2020 parla chiaro. «La comune finalità è tutelare e promuovere la ristorazione, settore primario della nostra economia, fondamentale per il turismo, per l’agroalimentare, di cui costituisce straordinaria vetrina per le sue eccellenze e per la cultura, perché il cibo è anche produzione culturale e identitaria di un Paese».

Per informazioni: www.lesoste.itwww.fipe.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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