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Aerei, addio al bagaglio a mano Tutto in stiva, salgono i costi

La riapertura delle frontiere all'interno dell'Europa avvenuto lunedì ha riacceso anche i motori degli aerei che possono godere di più libertà. Stop però al bagaglio a mano per evitare movimento sul velivolo.

 
16 giugno 2020 | 11:24

Aerei, addio al bagaglio a mano Tutto in stiva, salgono i costi

La riapertura delle frontiere all'interno dell'Europa avvenuto lunedì ha riacceso anche i motori degli aerei che possono godere di più libertà. Stop però al bagaglio a mano per evitare movimento sul velivolo.

16 giugno 2020 | 11:24
 

Dopo 91 giorni di chiusura, l’Europa ha riaperto i confini interni - quelli dell’area Schengen - dando anche il via al decollo degli aerei. Nonostante l’Unione Europea avesse auspicato una riapertura omogenea e contemporanea i Paesi hanno agito in autonomia. Germania, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Svizzera e Grecia hanno revocato i controlli alle frontiere interne dell'Europa lunedì 15. Alti come Spagna, Portogallo e Malta non hanno ancora completamente tolto le limitazioni. La Grecia - che ha scelto di aprire anche agli italiani dopo qualche tentennamento - ha deciso di aprire lunedì i suoi confini agli europei, ma sono necessarie quarantene di sette giorni (in caso di test negativo) o quattordici giorni (positivi) per gli arrivi da alcune regioni europee particolarmente colpite dal virus.

Gli aerei tornano a volare regolarmente - Aerei, addio al bagaglio a mano Tutto in stiva, salgono i costi

Gli aerei tornano a volare regolarmente

Sorridono dunque le compagnie aeree
non solo per la possibilità di riaccendere i motori, ma anche per linee guida meno restrittive rispetto a quelle ipotizzate inizialmente. La prima buona notizia per le compagnie e di conseguenza anche per i passeggeri è relativa alla possibilità di tornare a riempire gli aeromobili vendendo tutti i biglietti a disposizione. Nessun sedile vuoto tra un passeggero e l'altro per garantire il distanziamento per non rischiare di rendere obsoleti i business model di non poche compagnie aeree e i relativi bassi prezzi dei biglietti. Proprio lo spauracchio di un’impennata dei prezzi sembra così al momento scongiurato.Aerei a pieno carico dunque (sempre che i turisti si fidino a salire su un aereo abbandonando a terra le scorie dei timori da contagio), a patto però che l'aria a bordo sia rinnovata ogni tre minuti, i flussi siano verticali e siano adottati appositi filtri in grado di garantire un'elevata purificazione dell'aria. I passeggeri, ai quali verrà misurata la temperatura prima di salire a bordo, dovranno invece avere la mascherina e, in caso di tratte lunghe, dovranno cambiarla ogni quattro ore.

Un capitolo a parte lo merita il “mitico” bagaglio a mano. Vietato infatti portare i trolley in cabina, tutto finirà nella stiva, con relativi costi che - qui sì - andranno a pesare sulle tasche dei viaggiatori, in particolare di chi vola con le low cost, dove tutto ha un prezzo. Consentite soltanto borse di dimensioni ridotte che possono essere risposte sotto al sedile. Questo, si dice, per limitare al massimo i movimenti a bordo dell'aereo evitando contatti tra i passeggeri, nel caso in cui debbano recuperare qualcosa nelle cappelliere. Se in volo c’è un po’ più di libertà, a terra le regole di distanziamento rimangono le stesse, con diverse modalità di accesso ai terminal e percorsi differenziati per regolare il flusso dei passeggeri.

L'obbligo delle mascherine a bordo è stato ribadito ieri dall'Oms. «Quello degli aeroplani è un ambiente particolare con più persone costrette le une vicino alle altre. Si consiglia di ricorrere a misure di igiene extra e ad altri sistemi che riducano il rischio di contagio da Covid-19, incluso l'uso di mascherine», ha detto Michael Ryan, capo del programma per le emergenze sanitarie dell'Organizzazione mondiale della sanità. Tra le raccomandazioni a cui sta lavorando l'Oms, quella di essere in grado di tracciare tutti i passeggeri per informare immediatamente le autorità in caso di bisogno.

Il primo volo nazionale a prendere le misure con le regole della fase 3 è stato un Easy Jet partito lunedì dal Terminal 1 dell'aeroporto di Malpensa diretto a Lamezia Terme. Poi via ad altri decolli per Napoli, Catania, Olbia, Palermo e Bari. In settimana la compagnia low cost riattiverà le rotte verso diversi paesi europei tra cui Regno Unito, Francia, Italia, Portogallo e Svizzera. Ieri, nel primo giorno di ripresa della circolazione aerea, l'aeroporto milanese ha registrato un centinaio di voli tra partenze e arrivi, un 30 per cento in più rispetto alle settimane precedenti per un totale di circa 10mila passeggeri in transito.

Tra i 25 aeroporti che appaiono nel rapporto del ministero dei Trasporti sull'apertura degli scali dopo il lockdown, non compare però quello di Linate, destinato a rimanere chiuso fin dopo l'estate a meno che l'Enac modifichi l'elenco previo parere del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il problema sarebbero i costi troppo elevati per la Sea, che gestisce entrambi gli aeroporti milanesi, in un momento di traffico aereo ridotto.

A fronte di notizie che sulla carta appaiono confortanti ci sono tuttavia stime meno serene. Secondo l’Enit i visitatori internazionali che pernottano dovrebbero diminuire del 49% (pari a 31 milioni di visitatori) e si tornerà ai livelli pre Covid-19 nel 2023 ; secondo un’indagine di Demoskopika/Statista,il calo degli arrivi si fermerà a quota 29 milioni, con il Veneto (-4,6 milioni), Lombardia (-3,9 milioni), Toscana (-3,3 milioni), Lazio (-2,9 milioni) ed Emilia Romagna (-2,5 milioni) nella top five delle Regioni più colpite. Per recuperare terreno, al momento, non ci sono incentivi stile bonus vacanze, pensato invece per stimolare il turismo interno, né progetti “di sistema”. Valgono le iniziative delle singole Regioni, sia in termine di promozione sia, per esempio, di notti regalate a fronte di una prenotazione o delle singole strutture.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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