A causa del lockdown, il primo trimestre 2020 ha fatto registrare un crollo rispetto allo stesso periodo del 2019 del 6,2% nel settore delle imprese dei servizi. Lo rileva l’Istat che nei suoi dati evidenzia come i cali del fatturato più sostanziosi abbiano colpito la filiera del turismo e della ristorazione dal momento che sono stati i più limitati dalle restrizioni. In questo comparto si è registrato un -24,8% rispetto al 2019, quasi quattro volte peggio della media del settore servizi.
Crolla il fatturato del turismo
La flessione - sottolinea l'istituto nel commento - ha raggiunto, “su base tendenziale, valori simili a quelli registrati durante la crisi del 2008-2009, mentre il calo congiunturale non ha precedenti (le serie storiche disponibili hanno inizio nel 2001)”.
A questo proposito è subito intervenuto il senatore della Lega (ex ministro al Turismo),
Gian Marco Centinaio, che ha anche sottolineato il calo netto del 32% del comparto delle agenzie di viaggio e dei tour operator: «Come Lega - ha detto -
abbiamo proposto al Governo un imponente piano di aiuti al settore in modo da garantire risorse a fondo perduto per
traghettare il comparto al 2021 senza troppi traumi.
Fondamentale il ricorso alla cassa integrazione prorogata sino a fine anno e regole precise per tentare di far ripartire il settore. La collaborazione con le
associazioni di categoria ci ha permesso di presentare proposte realizzabili e credibili che risultano però in contrasto con i piccoli interventi di facciata che il governo ha inserito nel decreto».