(Le donne di Fipe, Picca Bianchi:
Il lavoro riparte dalla formazione)
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Il settore dei pubblici esercizi paga forse il prezzo più alto della crisi economica che si è sommata a quella sanitaria; le circa 300mila aziende associate alla Fipe-Confcommercio, che pesano per almeno il 15% sul Pil nazionale, stanno riprogettando il loro futuro. In Italia sono tante quelle al femminile: l'associazione presieduta da
Lino Enrico Stoppani è impegnata da tempo a valorizzare questa componente, sviluppando all’interno di questo segmento una nuova sensibilità alle problematiche sindacali della categoria. A rappresentare le donne della Fipe, dallo scorso ottobre e per i prossimi 5 anni, è
Valentina Picca Bianchi, imprenditrice e madre di Latina, impegnata in stretta collaborazione con Stoppani a risollevare dalla crisi questa componente essenziale dell'economia dei servizi.
Valentina Picca Bianchi
Già l'azienda è un impegno che non ammette distrazioni e, specialmente per una madre, è difficile da conciliare con la famiglia e con le sue necessità. Questa giovane imprenditrice titolare di Whitericevimenti, azienda di catering&banqueting di alta qualità, nei mesi di fermo ha tenuto via web contatti h24 con le colleghe, referenti di zona di tutt'Italia, sui problemi via via emergenti nella situazione di totale incertezza per pubblici esercizi, attivando un gruppo di lavoro ed emanando numerose direttive. E lo ha fatto senza trascurare di riprogrammare la propria attività aziendale pur in una situazione di vuoto totale nel suo settore, legato ai matrimoni e agli eventi privati e aziendali.
Valentina Picca Bianchi è anche fortemente impegnata come consigliere nella nuova associazione
Anbc – Associazione Nazionale Banqueting e Catering - a cui aderiscono 1300 aziende con particolari esigenze, diverse da quelle del settore della ristorazione. Nata nell'ambito della Fipe, rappresenta e tutela gli interessi sociali, morali ed economici dei titolari di imprese che svolgono attività di
organizzazione di eventi con somministrazione di alimenti e bevande a domicilio.
Valentina Picca Bianchi è consigliere dell'Associazione Nazionale Banqueting e Catering
Durante il lockdown l'imprenditrice ha anche pensato di istituire nella sua azienda dei corsi di #cateringlife per la formazione sul campo di professionisti del settore, relativamente recente e in grande espansione, ma ancora carente di una cultura adeguata. Ne usciranno figure in grado di unire le competenze pratiche della cucina a quelle di comunicazione e marketing, con la sensibilità e la metodologia progettuale del design.
Il primo corso, che comincerà l'8 giugno, è già sold out, ma i successivi saranno legati alle disposizioni sulla riapertura dei confini regionali. «Concretezza e formazione sono i due pilastri su cui si fonderà il nostro lavoro - aveva promesso Valentina Picca Bianchi il giorno della sua elezione alla presidenza - perché le sfide che il mondo dei pubblici esercizi si trova a dover affrontare sono molte ed estremamente complesse. È indispensabile che gli imprenditori siano incentivati ad assumere nuovo personale e formarlo, ma la vera sfida è anche quella di rendere questa formazione permanente. Troppo spesso le nuove generazioni fanno fatica a fare tesoro di un’esperienza formativa che viene loro messa a disposizione».
Il corso di formazione dell'8 giugno è già sold out, i successivi affronteranno il tema delle aperture dei confini regionali
Ed erano tempi, allora, in cui nessuno avrebbe potuto prevedere l'arrivo del ciclone Covid 19. È difficile per i pubblici esercizi riassorbire la flessione in tempi brevi. Bisogna essere sul mercato, conoscerlo, presidiarlo e prevederne le tendenze e soprattutto in questo momento in cui sono la sicurezza e il rispetto dei protocolli a guidare le scelte. Così l'imprenditrice si impegna per la categoria delle esercenti, ma anche per il futuro della sua azienda, perché non esiste un presente nel suo settore legato ai matrimoni di stranieri che vengono a sposarsi nel Belpaese, finché le frontiere saranno chiuse, i voli limitati e soprattutto non sarà ricostruita l'attrattività dell'Italia.
Ma c'è anche per la famiglia, i due figli, una ragazza di 16 e un bimbo di 6, e il marito imprenditore altrettanto impegnato, presidente di un'associazione delle piccole e medie imprese e già presidente dei giovani di Confindustria. Proprio sulla famiglia Valentina Picca Bianchi aveva puntato in un recente appello alle istituzioni. «Le donne rischiano di essere tagliate fuori e di perdere il posto di lavoro - aveva denunciato - perché manca un piano per la gestione dei figli per la loro socialità, specialmente per la chiusura delle scuole. Le imprenditrici devono essere messe in condizione di rientrare in attività con equilibrio e costanza. Non si può fare a meno del loro impegno perché questo farebbe fare alle donne un passo indietro di molti anni». Colpiscono l'energia e l'entusiasmo di questa giovane donna, laureata in Scienza della Comunicazione, orgogliosa di essere stata scelta dalle donne dei pubblici esercizi e attenta anche alle istanze di altre associazioni. «In tutto questo tempo - ci dice - non le ho mai viste disorientate nei momenti di sconforto e nelle difficoltà della ripartenza. Non le lascio un attimo e mi ridanno tanto. Ora sono impegnate a lucidare gli acciai, ma tra i problemi che ci preoccupano molto
c'è la movida che può portare assembramenti nonostante il controllo delle forze dell'ordine. Talvolta i giovani non rispettano le regole».
«È fondamentale che gli imprenditori formino nuovo personale»
Ci parla anche della sua attività. «La mia è un'azienda di catering strutturato e insieme agenzia di comunicazione. Nel nostro lavoro di progettazione puntiamo sul cibo, elemento/alimento e anche mezzo di comunicazione, su cui si può strutturare tutto, con la garanzia di tracciabilità e rispettando l'ambiente. È emozione, cultura e tradizione». Non a caso sul suo sito figura la frase di
Gualtiero Marchesi: «Se dico che un piatto è veramente bello, intendo dire che è anche buono». L'azienda è in grado di organizzare un matrimonio o un evento in tutt'Italia, dal fattore umano alla logistica grazie a una serie di rapporti fidelizzati costruiti negli anni con i fornitori ma anche con professionisti, dell'architettura di luci o del floral design. «Il nome della mia azienda, Whitericevimenti - precisa l'imprenditrice - ha tanti significati: white, bianco, significa pulito, sicurezza, equilibrio e tanto altro. E poi mio marito si chiama Bianchi».
Da Latina, sede aziendale, parte tutto. Ci si rivolge a noleggiatori solo per forni speciali o per elementi di arredo, come tavoli o sedie di cui c'è un assortimento vastissimo. Per il cibo fresco invece ci si rifornisce preferibilmente sul posto, come è avvenuto per il pesce in occasione di un evento a Panarea, dove tutto è stato portato in elicottero. Bellissime e storiche le location per gli eventi, come nel Lazio il Castello di Bracciano, Villa Aurelia, il Castello Caetani di Sermoneta o la Villa di Fiorano. «Abbiamo 22 dipendenti ora in cassa integrazione ma ci sentiamo tutti i giorni - dice - e per gli stagionali e per il servizio di sala ci rivolgiamo a cooperative e ad associazioni». È difficile gestire questa vasta rete capillare che si estende in tutto il Paese? «I progetti nascono dalla mia mente - risponde - ma non potrei svilupparli e realizzarli senza il contributo dei miei collaboratori».
Per informazioni:
www.whitericevimenti.it