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Nuovo decreto da 70 miliardi Bonus a chi fa le ferie in Italia

Nela bozza allo studio del Governo, altre misure per arginare la crisi. Si va verso un bonus fiscale per le vacanze e a nuovi aiuti per le Partite Iva. Possibile slittamento al 2021 per plastica tax e sugar tax.

 
18 aprile 2020 | 09:46

Nuovo decreto da 70 miliardi Bonus a chi fa le ferie in Italia

Nela bozza allo studio del Governo, altre misure per arginare la crisi. Si va verso un bonus fiscale per le vacanze e a nuovi aiuti per le Partite Iva. Possibile slittamento al 2021 per plastica tax e sugar tax.

18 aprile 2020 | 09:46
 

Un pacchetto di misure per circa 70 miliardi di euro, compreso un bonus di 325 euro per chi decide di fare quest’anno le vacanze in Italia. Dopo il "Cura Italia", il Governo sta lavorando al Decreto di aprile, nel quale saranno inseriti nuovi finanziamenti per sostenere l’economia italiana azzoppata dall’emergenza coronavirus.

Il Governo vuole favorire il turismo in Italia - Nuovo decreto da 70 miliardi Bonus a chi fa le ferie in Italia

Il Governo vuole favorire il turismo in Italia

Tra i nodi da risolvere c’è senz’altro quello del reperimento dei soldi, alla luce soprattutto delle richieste che arrivano dalle diverse categorie. Al momento dal ministero dell’Economia non filtrano cifre ufficiali, che in base al metodo chiesto dal titolare dei conti Roberto Gualtieri dovranno seguire (e non precedere) la definizione puntuale delle misure. Ma le ipotesi parlano ormai di un disavanzo aggiuntivo non inferiore al 2%, su cui poggiare un provvedimento che si aggirerà appunto intorno ai 70 miliardi. Una decisione di questo tipo porterebbe teoricamente il deficit ufficiale italiano intorno al 5,3%. Ma anche su questo i primi numeri non si dovrebbero far attendere molto. Perché il Def è slittato ma dovrebbe comunque vedere la luce per la fine del mese e difficilmente nelle sue tabelle il disavanzo di quest’anno potrà fermarsi sotto il 7-8%.

Per il settore del turismo, in particolare, si pensa a un meccanismo di detrazione fiscale del valore di circa un miliardo e mezzo di euro. Allo studio, in particolare, l’ipotesi di una detrazione fiscale delle spese del 2020 per soggiorni di almeno tre notti, fino a un massimo di 325 euro per chi decide di trascorrere le vacanze in Italia. Per ora la bozza prevede che a beneficiare di questa misura siano i lavoratori dipendenti e i professionisti con redditi non superiori a 26mila euro. Lo sgravio sarebbe rapportato al numero dei componenti del nucleo familiare, con detrazioni da 100 euro (per chi non ha familiari a carico) fino ai 325 euro per chi invece ha a carico tre persone.

L’obiettivo è garantire più liquidità alle famiglie, anche per sostenere una ripresa dei consumi, a vantaggio delle aziende. Per questo motivo potrebbero essere stabilite varie proroghe, mentre le nuove tasse introdotte dalla Legge di Bilancio (sugar tax e plastic tax) entrerebbero in vigore dal 2021.

Anche l’estensione del bonus affitti agli immobili a uso non abitativo è pensato per dare una mano alle tante attività che hanno dovuto chiudere a causa delle misure di contenimento del contagio. Il credito d’imposta del 60% del canone di locazione del mese di marzo a oggi è dedicato solo a botteghe e negozi, mentre con l’ampliamento del prossimo decreto potrebbero accedervi anche alberghi, capannoni e studi professionali.

E ancora: queste le altre misure cui il Governo sta lavorando per disegnare i contorni del nuovo decreto: tre o quattro settimane in più di cassa integrazione; indennità per autonomi, professionisti e cococo che salirà da 600 a 800 euro; un mini bonus (400-500 euro) per colf e baby sitter, modulato sull’orario di lavoro (full time o part time); proroga dei congedi parentali e del voucher baby sitter; un reddito di emergenza per le famiglie senza redditi da lavoro e pensione né rendite né altri sostegni pubblici; un indennizzo a fondo perduto per le microimprese (negozi, bar, ristoranti) costrette a fermarsi

Inoltre, il Governo potrebbe trovare un modo per abbassare i prezzi delle mascherine, riducendo l’Iva al 4%. Per quanto riguarda le imprese, infine, l’Esecutivo sta studiando un modo per rendere più ampia la compensazione dei crediti d’imposta, alzando il limite delle compensazioni orizzontali almeno a un milione di euro, contro i 700.000 euro attuali.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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