È stato ufficializzato il riconoscimento dei vini naturali da parte di una Francia anch'essa in difficoltà causa emergenza coronavirus. Saranno commercializzati utilizzando il termine "vin méthode nature". Un passo in avanti, quindi, per i tanti vigneron che da anni si battevano per il riconoscimento di questa categoria di vini. È anche nata un'associazione che racchiude i produttori di vini naturali in collaborazione con il ministero dell'Agricoltura francese e l'Istituto nazionale francese per le origini e la qualità. Il presidente è Jacques Carroget.
La denominazione sarà in prova per 3 anni
In realtà le normative esistenti vieterebbero l'uso del termine "vino naturale" sulle etichette. Tuttavia i francesi hanno trovato un modo per bypassare il problema, utilizzando un escamotage: hanno creato la denominazione "vin méthode nature". Per ora la denominazione sarà in prova (per la durata di tre anni). Per poterla utilizzare, il vino deve necessariamente essere prodotto da uve raccolte a mano da viti biologiche certificate e prodotto con un lievito indigeno.
Durante il processo di vinificazione tutte le pratiche di filtrazione a flusso incrociato sono vietate, come sono altresì proibite pastorizzazioni flash, termovinificazione e osmosi inversa. Sono ammessi fino a 30 milligrammi per litro di solfiti in tutti i tipi di vino. E per distinguere tra vini naturali che contegnono solfiti e vini naturali che invece ne sono privi, sono stati creati due loghi appositi.
Ogni anno una commissione controllerà i vini che hanno richiesto la denominazione. Se non conforme ai parametri stabiliti, il vino dovrà essere commercializzato con un marchio diverso, così da non indurre in errore i consumatori. Si prevede che oltre 100 marchi di vini francesi saranno commercializzati con questa nuova denominazione nei prossimi mesi.