Peggio di così non si poteva fare, né in Borsa (ieri Piazza Affari ha perso il 16,9%), né ai piani alti della Bce, dove la disastrosa uscita di Christine Lagarde (“Non è compito nostro ridurre gli spread”), che solo pochi mesi fa ha preso il posto di Mario Draghi, ha generato panico e vendite sui mercati, senza precedenti.
Christine Lagarde
Questa mattina ad esprimersi da Francoforte è stato il capo economista della Bce, Philip Lane che, sul sito della Banca Centrale, ha cercato di correre ai ripari, dopo lo scellerato scivolone della Legarde, che ieri stesso ha provocato anche la decisa reazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «Siamo pronti a fare di più e ad adottare tutti i nostri strumenti, se necessario, per assicurare che gli alti spread che vediamo oggi, a causa dell'accelerazione del coronavirus, non mettano in pericolo la trasmissione della nostra politica monetaria in tutti i Paesi dell'Eurozona», ha detto
Philip Lane, sostituendosi così di fatto alla numero uno della Bce, oggi (per ora) rimasta provvidenzialmente zitta.
I mercati intanto provano un rimbalzo: la Borsa di Milano (nel primo pomeriggio oltre il +15%) accelera dopo che la Bce ha deciso di correggere il tiro, rispetto a quanto affermato ieri. Raffica di sospensioni in asta di volatilità per eccesso di rialzo tra cui Amplifon (+16%), Snam, Leonardo e Recordati (+12%) e Mediobanca (+7%). Tirano il fiato anche le Borse europee, con aperture in forte rialzo per Parigi (+4,7%), Francoforte (+3,49%), Londra (+3,2%) e Madrid (+6,5%).
Le parole di Philip Lane hanno disteso gli animi anche sul fronte dello spread, in discesa dopo le sue dichiarazioni di questa mattina. Il differenziale di rendimento tra il Btp e il Bund cala a 243 punti base da 250, col tasso all'1,79%. Il momento è critico e durerà ancora settimane. Ora forse non è il momento delle polemiche, ma c’è già chi, non solo in Italia, si sta interrogando sull’adeguatezza di Christine Lagarde come guida della Bce. L’eredità di Mario Draghi è pesante, ma serve – soprattutto in periodi come questi – una persona in grado di mostrare gli attributi, cosa che al momento l’avvocatessa parigina non ha saputo fare.