Porteranno in tavole la conoscenza della storia culinaria del proprio Paese, le competenze dei singoli membri, e la capacità di gestione delle cucine e dello stress anche in momenti di vera difficoltà. I cuochi di 56 nazioni sono pronti a sfidarsi da oggi al 19 febbraio a Stoccarda alle Ika Culinary Olympics, le Olimpiadi della cucina internazionale.
La Nazionale Italiana Cuochi è impegnata alle Olimpiadi di Stoccarda
Questa la formazione della Nazionale Italiana Cuoci della Fic che scenderà in campo il 16 febbraio per la specialità Ristorante delle Nazioni e il 18 febbraio per la Chef’s Table: Gaetano Ragunì chef di Forlimpopoli e General Manager della Nazionale, Gianluca Tomasi (Vicenza) Team Manager compartimento gare - alla sua ottava olimpiade -, Pierluca Ardito (Bari) team chef Ristorante delle Nazioni - Team chef Chef's Table, Luca Borrelli (Rimini) chef allo starter Ristorante delle Nazioni - finger food Chef's Table, Marco Tomasi (Vicenza)chef main course Ristorante delle Nazioni - main course Chef's Table, Francesco Cinquepalmi (Bari) chef allo starter Ristorante delle Nazioni - finger food Chef's Table, Tommaso Bonseri Capitani (Bormio) chef main course Ristorante delle Nazioni - chef starter vegano Chef’s Table, Antonio Dell’Oro (Lecco) chef pastry dessert Ristorante delle Nazioni - dessert Chef’s Table, Giuseppe Marvulli (Altamura) chef pastry petit four Chef’s Table, Keoma Franceschi (Arezzo) piatto festivo Chef’s Table, Francesco Locorotondo (Alberobello) plonger Ristorante delle Nazioni assistente cucina, Pietro Pupillo (Palermo) assistente pasticceria, Giorgia Ceccato (Treviso) assistente cucina, Walter Della Pozza (Vigevano) alla logistica, Francesco Gotti (Bergamo) responsabile gestione cucina, Luca Bnà (Modena) pasticcere responsabile piéce, Caterina Pignata (Monza) responsabile comunicazione social, Antonio Danise (Vigevano) segreteria, Walter Dalla Pozza (Vigevano) responsabile logistica.
Una "opera d'arte" dei cuochi italiani
«In gara troveremo 56 nazioni e tutte molto agguerrite. La prova complessiva consiste in due competizioni - spiega
Gaetano Ragunì, General Manager della Nazionale - una è la Chef’s Table dove prepareremo un menu esclusivo per 12 persone, il tutto dobbiamo farlo in cinque ore. Poi ci sarà la prova Ristorante delle Nazioni in cui otto nazioni per volta prepareranno un menù di tre portate per 110 persone, di cui 100 partecipanti alla fiera culinaria e 10 giudici. Con l’introduzione dello Chef’s Table in gara abbiamo dovuto rivedere un po’ l’assetto della squadra, infatti i primi allenamenti sono stati importanti appunto perché dovevamo ricominciare daccapo tutto. Oggi possiamo dire che ci sentiamo all’altezza della competizione e siamo pronti per affrontare questa gara così importante. Mi ha commosso vedere l’impegno profuso da tutti i componenti del team Italia che hanno sostenuto allenamenti impegnativi e corsi estenuanti per arrivare oggi forti, coesi e preparati all’obiettivo».
«Le Olimpiadi della Cucina si ripetono dal 1900, il più affascinante appuntamento gastronomico del pianeta. La 25ª fiaccola olimpica accesa a Stoccarda, in realtà è stata anticipata di otto mesi rispetto al classico calendario e per questo ci siamo trovati a dover impegnarci ancor di più - afferma
Gianluca Tomasi, responsabile delle competizioni Nic - perché ha ridotto per tutti i team il tempo di preparazione. È stato un anno molto intenso, con prove concentrate e ripetute senza soste che tutto il team ha affrontato con grande impegno, passione e sacrificio. Siamo orgogliosi di rappresentare la Federazione Italiana Cuochi e questa volta presentiamo con entusiasmo una nazionale rinnovata, la più giovane di sempre, pronta a scendere in campo, sicuramente con professionalità e rispetto, con la giusta tensione e adrenalina. Sarà un’emozione forte fin dall’inizio, dallo scandire dell’annuncio “team Italy” alla cerimonia inaugurale, per i più giovani e per chi vivrà la nona partecipazione italiana con lo stesso impegno ed energia di sempre».
«Siamo pronti, carichi e determinati - dichiara Pierluca Ardito, Team Chef - orgoglioso di essere nel team più giovane della storia Nic. È stato un anno duro pieno di cambiamenti e con tanti ragazzi che per la prima volta si avvicinavano ad una sfida. Faremo il tifo per tutti con questo slogan: nuovi giovani, nuove sfide, nuove vittorie».