Nella prossima Manovra di bilancio non ci saranno gli investimenti per il settore del turismo termale che aveva proposto la Lega in un emendamento. Il documento è stato infatti respinto a maggioranza durante la discussione in aula. Da qui la dura reazione del Carroccio: «Il governo tasse e manette ci ha dato un'altra dimostrazione di miopia, incapacità e pressappochismo, non accogliendo un emendamento Lega che rilanciava con significativi investimenti il settore del turismo termale», spiegano in una nota i senatori Maria Gabriella Saponara, prima firmataria dell'emendamento, e Gian Marco Centinaio, già ministro delle Politiche agricole e del turismo.
I fondi chiesti dalla Lega per il turismo termale non saranno in Manovra
«Avevamo progettato l'istituzione di un fondo di 70 milioni di euro per il 2020 presso il ministero dei Beni Culturali – proseguono i due senartori – per valorizzare compiutamente il patrimonio termale del nostro Paese. Ci hanno detto di no, lo hanno bocciato, umiliando un settore che attendeva un forte segnale. Sappia però questo governo sempre più lontano dalla realtà del Paese, che i dispetti non li fanno alla Lega ma a tutti quei cittadini che invece avrebbero necessità della buona politica».