Il mondo del cibo, si sa, è sensibile alle mode. Passeggere, come spesso sono le mode, suscitano gli interessi del mondo scientifico, riempiono giornali e scaffali e poi di solito si eclissano.
Tra gli argomenti oggi più in voga ci sono i “Grani Antichi”. Solo il nome sa di cosa preziosa, importante, speciale. Ma proprio perché c’è di mezzo la tavola bisogna approfondire, capire. Per questo siamo andati a parlare con Claudio Grossi, fisico nervoso e carattere tenace, coltivatore da generazioni, mosso da una passione totalizzante per il suo lavoro. La scoperta dei grani antichi da parte sua ha il sapore di una favola. «Mentre pulivo la soffitta ho trovato dei sacchi di gramaglie vecchie di 30 anni», racconta. «D’istinto le ho buttate nella concimaia e me ne sono dimenticato. Quando in primavera sono cresciute spighe colorate, bianche, rosse, nere, alte più di due metri, non potevo non rimanerne affascinato».
Claudio Grossi, Silvio, Andrea, Massimo e Federica Grassi
Nasce così la “storia d’amore” di Claudio con quelli che poi ha compreso essere specie di frumento andate perdute. Ha cercato sui libri, si è recato all’Istituto Agrario per una consulenza, ha confrontato, selezionato. E alla fine ha macinato, impastato e cotto. Il risultato? Aromi incredibili, sapori netti, gusti aromatici impensabili. Il salto di scala arriva con l’incontro con Molino Grassi. Claudio porta i suoi grani e dapprima i tecnici aziendali non lo assecondano. Le farine sono troppo deboli, difficili da lavorare (il livello di produttività è di 1 a 5 rispetto al grano tradizionale). Insomma, non ne vale la pena. Ma lui non si arrende.
L’equazione del successo si è ben presto delineata. Il mercato chiede sempre di più prodotti particolari, esclusivi, la gente è curiosa, vuole mangiare bene, leggero e per questo è disposta a pagare un po’ di più. Nasce così la linea dei Grani Antichi firmata Molino Grassi di cui “Miracolo” è il prodotto bandiera. Un progetto in itinere, perché Claudio ha oltre 1.400 varietà e ogni anno ne scopre di nuove. I grani si incrociano tra loro e lui li seleziona, va al Molino e li testa. Non è forse un miracolo?
“Miracolo” Molino Grassi - Farina tipo 1 di grani antichi
LA PAROLA ALL’IMPRENDITORE Massimo Grassi, direttore commerciale Molino Grassi «È nostro dovere cercare di dare sempre qualcosa di meglio ai clienti. Sino a qualche anno fa nessuno voleva sentire parlare di Grani Antichi. Abbiamo avuto la lungimiranza (e anche un po’ la fortuna) di averne capito le potenzialità per primi. Le potenzialità di mercato sono enormi. Paradossalmente l’ha capito l’industria e non l’artigiano. È nostro compito (e stiamo lavorando duramente su questo) fornirgli gli strumenti non solo per usare queste farine, ma per renderle degli interessantissimi strumenti di comunicazione e differenziazione, oltre che di marginalità». |
Per informazioni:
www.molinograssi.it