Un giusto apporto di proteine è fondamentale per mantenere l’organismo in salute. Le proteine contribuiscono infatti al ricambio strutturale dell’organismo, oltre a favorire il trasporto di nutrienti.
Le proteine sono una fonte energetica ed anche plastica, rispetto a carboidrati e lipidi che sono solo fonte energetica. Sappiamo come la perdita della massa muscolare, definita negli ultimi anni come sarcopenia, caratterizzata da perdita di massa e forza muscolare, sia oggi considerata un fattore di rischio per l’insorgenza di patologie cardiovascolari, sindrome metabolica, demenze, patologie autoimmuni. Ne ha parlato
Laura Maria Anna Carabelli, dietologa di Humanitas in un articolo apparso su Humanitasalute, di cui riproponiamo un estratto.
Dopo lo sport, gli integratori di proteine sono indicati
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Le proteine sono macromolecole costituite da aminoacidi, elementi costitutivi del tessuto magro (massa muscolare, ossa, annessi cutanei). Si dividono in proteine animali (carne, uova, pesce, latte) ad alto valore nutrizionale perché contengono tutti gli aminoacidi essenziali e proteine vegetali (legumi, cereali, frutta secca), considerate incomplete perché carenti di un aminoacido definito limitante. Molti esperti affermano che la maggior parte delle proteine andrebbe assunta tramite gli alimenti, ma che è possibile integrare con supplementi proteici in caso di aumentato fabbisogno (attività fisica, anoressia, cachessia, malassorbimento da patologie gastroenteriche) o scarso apporto alimentare. Tuttavia non tutti gli integratori proteici sono uguali. Prima di analizzare i pro e contro delle diverse fonti proteiche è importante capire in quali tipologie si possono suddividere gli integratori proteici.
La quantità di proteina richiesta dall’organismo viene calcolata in base a peso corporeo , attività fisica e soprattutto condizioni cliniche. Abbiamo visto come sia necessario incrementare l’apporto in caso di attività fisica intensa, ma anche patologie come malassorbimento o cachessia neoplastica ad esempio. In generale si consiglia un apporto di 0.8-0.9 gr per kg al giorno. Il fabbisogno aumenta a 1.2 gr fino a 2 gr per kg nell’atleta. La distribuzione delle proteine viene suddivisa nei vari pasti o dopo allenamento, in modo da ottimizzare l’assorbimento e l’utilizzo a livello plastico energetico, non si consiglia di superare i 30-35 gr di proteine a pasto, dose massima di assorbimento per pasto.
«Ognuno di noi avrebbe necessità di introdurre proteine come integratori qualora il fabbisogno fosse aumentato o fosse ridotto l’apporto limitato con la dieta - ha precisato la dottoressa Carabelli - La cosa andrebbe comunque valutata e personalizzata con un esperto di nutrizione, dietologo o nutrizionista».
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