La maggior parte sono bed&breakfast e affittacamere, ma nel mirino sono finiti anche 12 alberghi a 4 stelle. Controlli a tappeto in 300 strutture di accoglienza della capitale. Due di queste sono state chiuse .
Una “dimenticanza” grave, senz’altro dolosa, che stava costando alle casse comunali di Roma ben 8 milioni di euro. A tanto ammonta la somma complessiva evasa da una trentina di strutture di accoglienza che dall’inizio del 2019 avevano intascato indebitamente 8 milioni e mezzo di euro di tassa di soggiorno.
Il bilancio dell’attività del Reparto specializzato dell’Unità gruppo sicurezza sociale urbana della Polizia locale di Roma Capitale parla chiaro: su 300 strutture ricettive controllate sono state trovate irregolarità per milioni di euro e denunciate 28 persone (25 per peculato e 3 per abuso d’ufficio). Bed & Breakast, affittacamere, ma anche hotel a 4 stelle, come il Duke ai Parioli, queste le tipologie di aziende finite nella rete degli agenti.
Il Comune quest’anno ha deciso di intensificare i controlli: in tutto il 2018 le persone denunciate furono infatti soltanto 9. Agenti in azione in tutta la capitale, dal centro storico a Termini, dai Parioli, alla Balduina, fino a Ostia, Laurentina e Pineta Sacchetti.