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Mozzarella di Bufala Campana Marchio Dop protetto in Usa

Firmato a Caserta un accordo tra il Consorzio di Tutela e l’US Diary, l'associazione dei produttori lattiero caseari americani. Più tutele e maggiore trasparenza anche per i consumatori. Gli Usa sono il primo Paese per l’export della Bufala Campana fuori dall’Europa. Raimondo: «Una collaborazione da estendere ad altri formaggi».

06 agosto 2019 | 12:41
Mozzarella di Bufala Campana 
Marchio Dop protetto in Usa
Mozzarella di Bufala Campana 
Marchio Dop protetto in Usa

Mozzarella di Bufala Campana Marchio Dop protetto in Usa

Firmato a Caserta un accordo tra il Consorzio di Tutela e l’US Diary, l'associazione dei produttori lattiero caseari americani. Più tutele e maggiore trasparenza anche per i consumatori. Gli Usa sono il primo Paese per l’export della Bufala Campana fuori dall’Europa. Raimondo: «Una collaborazione da estendere ad altri formaggi».

06 agosto 2019 | 12:41
 

Firmato a Caserta un accordo tra il Consorzio di Tutela e l’US Diary, l'associazione dei produttori lattiero caseari americani. Più tutele e maggiore trasparenza anche per i consumatori. Gli Usa sono il primo Paese per l’export della Bufala Campana fuori dall’Europa. Raimondo: «Una collaborazione da estendere ad altri formaggi».

La Mozzarella di Bufala Campana Dop da oggi è più tutelata negli Stati Uniti. È stato infatti firmato un accordo tra il Consorzio di Tutela e l’associazione degli industriali lattiero-caseari americani per fare chiarezza sull’utilizzo del nome “mozzarella” e per garantire una maggiore trasparenza nei confronti dei consumatori.

Più tutele per il marchio Dop in Usa (Mozzarella di Bufala Campana Marchio Dop protetto in Usa)
Più tutele per il marchio Dop in Usa

Il documento sulla protezione della denominazione Mozzarella di Bufala Campana Dop negli Usa è stato firmato dal presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo, e dal vice presidente del US Dairy Jaime Castaneda nella sede del Consorzio a Caserta. Si tratta di un accordo storico che aprirà la strada a un nuovo dialogo sulla protezione dei prodotti di origine in America e anche nei mercati globali, nel rispetto dei diritti delle aziende di produrre prodotti generici.

Jamie Castaneda e Domenico Raimondo alla firma dell'accordo (Mozzarella di Bufala Campana Marchio Dop protetto in Usa)
Jamie Castaneda e Domenico Raimondo alla firma dell'accordo

«Abbiamo intrapreso la via del confronto con le principali organizzazioni del settore negli Usa - ha detto Raimondo, che è anche presidente dell’Associazione dei formaggi italiani Dop (Afidop) - con l’obiettivo di ascoltare le reciproche esigenze e affrontarle in maniera operativa, pragmatica, senza atteggiamenti pregiudiziali. Abbiamo incontrato interlocutori seri e preparati e questo accordo è il primo frutto di una collaborazione che ci auguriamo possa estendersi ad altri formaggi e portare alla risoluzione di annosi problemi. Abbiamo lanciato un messaggio alla politica: da questo dialogo si deve partire, è il punto di inizio per distendere i rapporti. Solo così si possono evitare chiusure e politiche protezionistiche».

I due enti riconoscono il carattere distintivo della denominazione Mozzarella di Bufala Campana Dop e il documento congiunto stabilisce che qualsiasi richiamo, testuale o grafico, al territorio di produzione su un prodotto similare lede i diritti della Dop campana. Si concorda poi sul libero utilizzo del termine Mozzarella per definire un formaggio prodotto secondo quanto disposto dal Codex Alimentarius e dello standard Food and Drug Administration Usa.

Inoltre, Raimondo e Castaneda hanno inviato una lettera congiunta alla Commissione europea e ai governi degli Stati Uniti e dell’Italia chiedendo di condividere questo accordo e di sostenere gli sforzi per proteggere sia la denominazione Mozzarella di Bufala Campana sia l’uso libero del termine mozzarella nei mercati di tutto il mondo. Per l’export della Bufala Campana gli Stati Uniti sono il primo Paese extra Ue, con una quota pari al 7% e grandi potenzialità, vista la richiesta crescente di prodotto certificato.

«Questo accordo - ha sottolineato Castaneda - porterà chiarezza ai consumatori americani e globali, proteggendo al contempo la loro capacità di scegliere tra un’ampia selezione di prodotti alimentari di alta qualità. Si tratta di un passo importante sulla strada del dialogo per proteggere i diritti dei produttori di nomi generici e dei titolari di indicazioni geografiche. Non vediamo l’ora di continuare a lavorare con i nostri colleghi italiani per costruire il futuro su queste fondamenta di rispetto reciproco per le nostre rispettive industrie alimentari e vinicole».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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