Il Parmigiano Reggiano è un prodotto a Denominazione di Origine Protetta e anche se una delle società che lo esporta fosse acquisita da un Gruppo straniero, l’origine e la qualità del prodotto non ne sarebbero intaccati.
È questo, in sintesi, il messaggio che
Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, lancia ai consumatori, dopo la notizia di un
interessamento della francese Lactalis sull’acquisizione di Nuova Castelli, uno dei maggiori esportatori italiani di Parmigiano.
Nicola Bertinelli
«Se da una parte, da italiani, vorremmo che il business rimanesse 100% italiano - ha detto Bertinelli - dall’altra l’interessamento di Lactalis testimonia la buona salute della nostra filiera e l’attrattività economico-finanziaria che è in grado di esercitare a livello internazionale. Ricordiamo che il Parmigiano Reggiano è la Dop italiana con il più alto valore alla produzione, il giro d’affari è stato pari a 1,4 miliardi di euro nel 2018, un giro d’affari al consumo di 2,4 miliardi di euro e una quota export che è arrivata a toccare il 40%».
Anche in caso di acquisizioni di società che producono ed esportano il Parmigiano Reggiano da parte di Gruppi stranieri, il Consorzio, in qualità di organismo di controllo autorizzato dal Ministero delle Politiche agricole, garantisce che la produzione è e resterà sempre circoscritta all’area di origine - come stabilito dal disciplinare di produzione – offrendo al consumatore finale quelle caratteristiche che da nove secoli rendono il Parmigiano Reggiano un alimento naturale, buono e sano. In questo senso, il modello della Dop è garanzia che il prodotto non è delocalizzabile e che quindi gli eventuali investimenti avranno ricadute sulla filiera e nel territorio stesso.