Dopo oltre 125 anni di storia, la realtà vitivinicola di Cecchi comprende oggi 6 aziende, situate tra la Toscana e l’Umbria.
Dalla storica Villa Cerna a Villa Rosa nel comune di Castellina in Chianti nella Docg del Chianti Classico, passando per Alzatura a Montefalco in Umbria con il Sagrantino, Montalcino per il Brunello e poi Castello Montauto a San Gimignano e Val delle Rose in Maremma. Sono queste ultime due aziende che rendono protagonisti nei ristoranti delle vacanze (e non solo) i propri vini bianchi rispettivamente con la Vernaccia di San Gimignano e con Litorale e Cobalto Val delle Rose. Tre vini che sanno raccontare l’anima fresca delle tenute della famiglia Cecchi.
La
Vernaccia di San Gimignano Castello Montauto è un vino Docg costituito al 90% da uve di Vernaccia e l’altro 10% Chardonnay. La vinificazione è chiaramente in bianco con macerazione prefermentativa a freddo e un affinamento di almeno 3 mesi in bottiglia. Il risultato è un vino di profumo fine, intenso al gusto, che si rivela equilibrato con una giusta acidità e persistenza, caratteristiche che lo rendono ideale per risotti, piatti a base di pesce e formaggi.
Val delle Rose significa vigneti per circa 200 ettari nel cuore della Maremma costituiti da Sangiovese e Vermentino, ma anche da Merlot, Petit Verdot, Cabernet Sauvignon, Colorino più recentemente. Interessante la visita alla cantina di oltre 4mila metri quadrati, oggi dotata della tecnologia più avanzata. C’è anche un centro di accoglienza dove è possibile partire alla scoperta della Tenuta in Jeep o bike, oppure con tre differenti percorsi di trekking.
È da questa realtà che nasce
Litorale, un bianco ottenuto da uve Vermentino che interpreta perfettamente il territorio da cui proviene. Ha un profumo fruttato molto intenso mentre al palato si evidenzia un’importante nota aromatica unita ad una piacevole persistenza. Particolarmente indicato sul pesce, è ideale anche come aperitivo.
Anche
Cobalto è un Vermentino, ma con una particolare e originale vinificazione: il 50% fermentato in legno, il 34% in anfora e il 16% in acciaio. Importante è la sua maturazione perché per 10 mesi rimane a contatto con i propri lieviti nei diversi contenitori. Il risultato è un grande vino bianco di colore intenso, con un’eccellente brillantezza. L’intreccio fra le note fruttate della parte fermentata in acciaio e la sapidità e mineralità conferite dall’anfora si esaltano in maniera magistrale con le note finemente tostate del legno, fino a confluire in un’esplosione di erbe aromatiche che richiamano la complessità della macchia mediterranea.
Per informazioni:
www.famigliacecchi.it